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Elsa Morante e Procida

La meravigliosa isola di Arturo

La meravigliosa isola di Arturo

Elsa Morante è stata una scrittrice, poetessa e saggista italiana molto importante nel secondo dopoguerra. Nata a Roma nel 1912, conosce lo scrittore Alberto Moravia nel 1936 e lo sposa nel 1941. La coppia frequenta i personaggi fra i più importanti dell’epoca, come Pier Paolo Pasolini, Umberto Saba e Luchino Visconti, ma la guerra li costringe a lasciare Roma per luoghi più sicuri. Elsa e il marito passano del tempo anche nella splendida isola di Procida, nell’arcipelago delle Isole Flegree.

Il luogo suggestivo, la natura forte e il mare sconfinato ispirano la scrittrice per il romanzo L’isola di Arturo, pubblicato nel 1957, anche vincitore del Premio Strega. Damiano Damiani ne trae un film nel 1962, anch’esso vincitore di un premio al Festival di San Sebastian.

Arturo è un ragazzo di quindici anni orfano di madre, che non è mai uscito da Procida; l’isola è il confine del suo mondo conosciuto. Egli vede il padre come una specie di eroe, e quando quest’ultimo gli fa conoscere la sua nuova moglie Arturo prova sentimenti contrastanti. Da una parte prova repulsione e disprezzo, non vuole che la donna si sostituisca alla madre defunta, dall’altro lato però è attratto da questa figura femminile, e finisce per innamorarsene. Intanto nasce un fratellastro, Arturo diventa sempre più geloso, il rapporto con la matrigna si deteriora maggiormente e il padre finisce per ignorarlo, dimenticandosi persino il suo compleanno. Arturo decide così di lasciare per sempre Procida e di tentare l’avventura nel mondo.

L’isola è una parte fondamentale del racconto, non è solo lo sfondo della vicenda, ma è anche simbolo di innocenza. È la Procida dalle atmosfere magiche che Elsa Morante scopre con il marito nel dopoguerra, quando soggiornano all’Eldorado, una vecchia, affascinante pensione immersa in un agrumeto a picco sul mare. Nel libro come nell’isola si ritrovano i sentieri, le spiagge, i sapori, i colori e le architetture di Procida. Partiamo dalla casa di Arturo: ‘La mia casa sorge, unica costruzione, sull'alto di un ponticello ripido, in mezzo a un terreno incolto e sparso di sassolini di lava. La facciata guarda verso il paese, e da questa parte il fianco del ponticello è rafforzato da una vecchia muraglia fatta di pezzi di roccia…’. Potrebbe essere una qualsiasi delle casette che si incontrano visitando l’isola, percorrendo le sue stradine pittoresche.

Un altro luogo importante nel libro è la parte più alta dell'isola, cinta dalle mura del XVI secolo, dal nome suggestivo di Terra Murata: il dedalo di scale dell’abitato medievale, dove il protagonista insegue il padre per scoprire il suo segreto. C’è poi la casa circondariale, un’ombra scura che Arturo descrive così: ‘La cittadella del penitenziario mi sembrava una specie di feudo lugubre e sacro’. Assoluto protagonista del racconto però è il mare, quello che Arturo percorre con la sua barca, la Torpediniera delle Antille. Grotte, anfratti e spiagge sono le sue mete. L’isolotto di Vivara, intatto e disabitato, ricorda le solitarie incursioni del giovane a bordo della sua barchetta. Imperdibile è anche il porticciolo dei pescatori, Corricella, punto di approdo per chi arriva da Napoli o Pozzuoli, noto anche grazie alle scene del film Il Postino di Massimo Troisi, ambientato tra le variopinte mura di questo incantevole porticciolo.

Elsa ha amato l’isola a tal punto da decidere di spargere le sue ceneri proprio nel mare di Procida, quei luoghi in cui al giovane Arturo sembrava che ‘Tutti in terra non facessero altro che baciarsi: le barche, legate vicine lungo l’orlo della spiaggia, si baciavano! Il movimento del mare era un bacio, che correva verso l’isola; le pecore brucando baciavano il terreno; l’aria in mezzo alle foglie e all’erba era un lamento di baci. Perfino le nubi, in cielo, si baciavano!’.

In ricordo della scrittrice è stato istituito il premio letterario ‘Procida, isola di Arturo e di Elsa Morante’. La manifestazione consiste nella scelta e premiazione dei libri partecipanti, divisi in narrativa e saggistica, e prevede la possibilità di segnalare scrittori meritevoli.