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Sulle tracce de ‘L'ombra del vento'

La Barcellona dello scrittore Carlos Ruiz Zafón

La Barcellona dello scrittore Carlos Ruiz Zafón

Barcellona, città magica dove perdersi tra le stradine e le piazzette del Barri Gòtic, tra le meraviglie di Gaudí, il colorato mercato della Boqueria. Insomma impossibile descrivere tutto quello che questa città dinamica, moderna e antica allo stesso tempo può offrirvi. Per questo voglio farvi viaggiare all’indietro nel tempo e portarvi a visitare la Barcellona di qualche anno fa, del dopoguerra precisamente. Seguendo i movimenti dei personaggi del famoso libro di Carlos Ruiz Zafón L’ombra del vento si può scoprire la città in modo alternativo e divertente.

La storia del romanzo comincia proprio in un quartiere che non potete assolutamente perdervi: è il Raval e si trova a destra de La Rambla, venendo da Plaça de Catalunya. Lì un giorno il padre di Daniel decide di portare il ragazzo a scoprire un luogo magico: il Cimitero dei libri dimenticati, dove il giovane Sempere verrà in possesso del romanzo di Juliàn Carax che cambierà la sua vita. Oggi il Raval è un quartiere multietnico e colorato, ed è anche la sede di Palau Güell, una residenza cittadina costruita da Gaudí: se salirete sul tetto dell’abitazione scoprirete un mondo di comignoli colorati, vi sembrerà di vivere in una favola.

Sia la casa che la libreria del protagonista de L’ombra del vento si trovano nello storico Barri Gòtic: è tra le viuzze del cuore antico di Barcellona che si muovono Daniel, il padre e Fermin. In calle Santa Ana l’appartamento dei Sempere, in calle Fernando la libreria dell’altezzoso don Gustavo Barcelò. Poi l’Ateneo, dove Daniel incontra il suo primo amore, Clara. Centrale è anche la bellissima Plaça Reial, dove abitano i Barcelò e dove una notte Daniel conosce Fermin sotto i portici. Molto importante è anche una piazzetta deliziosa, da non perdere: Plaça de Sant Felip Neri, dove abita Nuria Monfort.

In Carrer de Josep Anselm Clavé c’è il negozio dove un commerciante disonesto vendeva la famosa  Montblanc di Victor Hugo, mentre in Carrer de Montcada, nel Born, si trova la via dell’ospizio di Santa Lucia, dove si rifugiava l’inconsolabile governante Jacinta e in cui oggi sorge il Museo di Picasso, da vedere. Juliàn e Nuria passeggiavano lungo la spiaggia: è la Barceloneta, zona che oggi ospita il Museu d’Història de Catalunya, oltre a ristorantini e locali per chi ama la movida per cui Barcellona è nota. La settimana del 29 settembre una grande festa anima la Barceloneta: il patrono San Miquel viene ricordato in quel periodo.

Il cuore del romanzo è ‘spaccato’ tra due luoghi simbolo della città, entrambi meravigliosi: Montjuïc e il suo castello, dove Fermin ha vissuto esperienze bruttissime, che saranno svelate nei successivi romanzi della saga, e la collina del Tibidabo. In Avenida del Tibidabo c’è la villa maledetta della famiglia Aldaya, ove si era consumato l’amore di Juliàn Carax e Penelope anni prima e dove nasceva quello tra Daniel e Beatriz. Per raggiungere la sommità di questa strada piena di splendide ville, l’altro lato di Barcellona, quello residenziale e sontuoso, si può prendere un tram blu che arriva fino alla cima; da lì un altro collegamento conduce al parco di divertimenti posto sulla sommità del monte, da cui si gode un panorama mozzafiato. È una meta da non mancare la cima del Tibidabo, e mentre passerete lungo la via, sul tram o a piedi, ammirerete le ville e potrete immaginarvi Daniel che si reca lì per incontrare Beatriz.

La Barcellona che ci descrive Zafón nel romanzo è quella del dopoguerra, ancora lacerata dai conflitti, ma pronta a risorgere e a guardare al futuro. Ci si comincia a concedere piccoli lussi, come andare in un caffè: il preferito di Daniel è il famoso Els Quatre Gats, in Carrer de Montsió, nel Barri Gòtic. Li si incontrarono i suoi genitori per la prima volta e il protagonista parla a Don Gustavo del romanzo di Juliàn, recuperato al Cimitero dei libri dimenticati. Daniel e Clara terminavano le loro passeggiate in una latteria in Carrer de Petritxol.   

Ne L’ombra del vento c’è tutta la città: La Rambla, il Raval, il Barri Gòtic, Montjuïc e il Tibidabo. Il romanzo abbraccia completamente Barcellona, dedicandogli uno splendido ritratto.

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