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Illmitz: l'ultimo romanzo di Susanna Tamaro

Il romanzo d'esordio della scrittrice, autrice di "Va' dove ti porta il cuore", rimasto inedito per 33 anni, vede finalmente la luce nelle librerie

Il romanzo d'esordio della scrittrice, autrice di "Va' dove ti porta il cuore", rimasto inedito per 33 anni, vede finalmente la luce nelle librerie

Parente alla lontana di Italo Svevo, la triestina Susanna Tamaro (classe 1957) è divenuta nel corso della sua carriera, iniziata all'insegna del cinema, una delle scrittrici più note nel campo della letteratura femminile italiana.

Nonostante ciò Illmitz, pubblicato da Bompiani e in uscita oggi in tutte le librerie del Paese, ben descrive le difficoltà che ogni grande autore deve affrontare all'inizio del suo percorso.

Scritto nel 1981, Illmitz venne rifiutato da varie case editrici nonostante il parere positivo di alcuni lettori celebri e rimase nel cassetto fino ai giorni nostri

Oggi la Tamaro è un'autorità indiscutibile, dopo essere divenuta uno dei casi letterari più discussi degli anni 90, quando il suo romanzo Va' dove ti porta il cuore conquistò le classifiche di vendita, venendo persino giudicato come uno dei grandi libri della storia d'Italia.

L'appoggio del pubblico non venne però accompagnato da quello della critica, che ai tempi accusò la Tamaro di sentimentalismo e cerebralità al tempo stesso, nonostante l'opera epistolare fosse una sofferta cronaca di un dramma familiare.

Con la pubblicazione di Illmitz la scrittrice si prende dunque la rivincita, riuscendo a proporre ai suoi lettori un testo che era stata scartato dall'istituzione editoriale.

Ambientato nella città omonima al confine tra Austria e Ungheria, il libro narra la storia del giovane protagonista che compie un viaggio fisico e mentale da Roma verso i luoghi delle proprie origini, tornando dove vissero i suoi genitori.

Illmitz è la cronaca di un percorso di maturazione necessario per superare insicurezze e senso di inadeguatezza, ostacolato dalla permanenza di alcuni fantasmi

Quello della sorella Agnese, morta per un esperimento compiuto per testare la propria fede, l'amico d'infanzia Andrea, rimasto a coltivare le sue radici. Ma sopratutto a emergere è la fidanzata Cecilia, passionale e irruenta, vitale e istintiva, così diversa dal protagonista, fragile e quasi evanescente.

Foto:©Andreas Bohnenstengel