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Miopia: quando è consigliato l’intervento correttivo e quando invece non lo è?

La miopia è un difetto della vista molto diffuso. Scopriamo con l'esperto Domenico De Felice in cosa consiste e come si corregge, anche con la chirurgia laser.

La miopia è un difetto della vista molto diffuso. Scopriamo con l'esperto Domenico De Felice in cosa consiste e come si corregge, anche con la chirurgia laser.

La miopia è un difetto refrattivo in cui l'occhio ha un asse antero-posteriore (ovvero quello che collega idealmente la parte posteriore a quella anteriore) maggiore che nella norma.

Quindi maggiore è la miopia maggiore è la lunghezza dell'occhio.
Questo difetto per essere corretto necessita di lenti biconcave che permettano di riportare il punto focale sulla retina, che è la parte dell'occhio che trasmette le immagini, perché nei miopi è posizionata anteriormente e causa lo sfuocamento delle immagini tipico della miopia.

La miopia si corregge con occhiali o lenti corneali (dette comunemente lenti a contatto): la lente viene appoggiata sull’occhio dopo un’accurata visita da parte di un ottico per verificare che il diametro e la curvatura della lente creino le condizioni di tollerabilità necessarie all’uso quotidiano.
In alcuni casi, ben selezionati, si può utilizzare il laser che, con un effetto a scansione, brucia lo strato corneale (stroma) riducendone l'asse e la lunghezza.

In pratica il laser pialla la parte anteriore della cornea, all’apice, dopo che l’epitelio corneale è stato abraso chimicamente (io utilizzo una soluzione alcolica) e quindi rimosso. Il trattamento con laser dura circa un minuto. Viene impiantata una lente a contatto terapeutica per far riepitelizzare meglio il tessuto e ripristinarne l’integrità.
Maggiore è la miopia minore è la possibilità, da parte del chirurgo, di correggere con il laser perché occorrerebbe assottigliare troppo lo spessore corneale con rischio di far diventare più debole l'occhio.

La miopia correggibile va dalle due alle otto diottrie

ma questa affermazione va confermata solo dopo una attenta valutazione del caso e in seguito ad esami clinici preoperatori che servono a selezionare i pazienti con i requisiti necessari.

La metodica chiamata PRK (o fotoablazione corneale di superficie) è quella con minor rischio chirurgico e con buon risultato funzionale.
I candidati al trattamento laser sono esclusivamente le persone che non sopportano le lenti corneali e che non gradiscono in modo assoluto gli occhiali.

Tutti gli altri casi di miopia, ad esempio le miopie elevate, non devono essere trattate con altri metodi che possono portare a complicanze importanti intra e post operatorie quali gli impianti di lenti intra-oculari o sostituzione di cristallino (se in assenza di cataratta). Il cristallino è una lente posta dietro l’iride (la parte colorata) dell’occhio. La tecnica della sostituzione del cristallino è rischiosa: può essere causa di complicanze importanti che possono arrivare al distacco della retina.

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