Psiche
Psiche

I 10 aforismi più belli di Giovanni Allevi

Giovanni Allevi è uno dei pianisti italiani più famosi. E’ anche compositore e scrittore. La sua passione per la musica e per la parola lo rendono un artista-poeta tra i più profondi del momento. La sua melodia conduce l’ascoltatore a toccare parti di sé inesplorate, fa emergere emozioni e rilassa. La musica di Allevi è come una dolce carezza: egli, quando suona, diviene un tutt’uno con lo strumento e si fa da ponte tra il divino e il terreno per portare bellezza, armonia, calore.

Di recente egli stesso ha dichiarato pubblicamente di essere affetto da mieloma multiplo e di doversi allontanare dal palco per curarsi. Anche in questa sua dichiarazione pubblica si respira tutta la saggezza, la poesia e l’amore per la vita di questo artista così profondo e vero. 

Queste le sue parole apparse sul suo profilo Facebook:

Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa.
La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto.
Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica.
Questa volta perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco
”.

Per conoscere meglio Giovanni Allevi, il suo pensiero e la sua passione, oltre ad ascoltare la sua meravigliosa musica, abbiamo pensato di riportare 10 tra le sue frasi più toccanti, estrapolate dal suo profilo Facebook e dai suoi libri. Le sue parole sono veri e propri insegnamenti di vita da afferrare e da custodire nei nostri cuori.

Scrivetevele, imparate a memoria quelle che vi colpiscono maggiormente, regalatele: è un modo per far circolare bellezza e per far trionfare la saggezza! E, leggendole, possiamo anche riuscire ad essere vicini con il cuore a Giovanni, in questa sua difficile prova della vita!

1. “Non bisogna mai aver paura di rompere le regole, se è il nostro cuore a chiederlo. Mai temere di destabilizzare un sistema: è nella sua natura la necessità di cambiare.” 

2. “Io sono piccolo, fragile, indifeso. Posso sbagliare, commettere errori, anche per ingenuità, leggerezza. Allora, prendo tutto me stesso e mi abbandono all'universale fluire delle cose, perché in fondo sono solo un minuscolo granello dell'universo. Affido a Dio queste mie paure. E se davanti alla sua onnipotenza, riesco a riconoscere la mia infinita piccolezza, cosa mai può essere la mia ansia, o la mia paura del futuro, cosa potrà mai farmi la sofferenza?

3. Sono seguito da un popolo di sognatori, che si riconosce nelle mie note... Io li chiamo "ascoltatori".
Hanno un tratto comune: nei loro occhi leggo un barlume di disorganizzazione, un senso di inadeguatezza che li rende speciali, liberi o desiderosi di spiccare il volo. 
Sono persone che vanno in una direzione diversa rispetto alla consuetudine, rifiutando l'omologazione e l'arroganza, scegliendo la poesia e il mistero. Per questo sono davvero fiero che si siano riconosciuti nella mia musica e verso di loro nutro un grande senso di gratitudine

4. "Vorrei che l’Angelo dentro ognuno di noi prendesse il volo sulla spinta di queste note ribellandosi alla quotidianità che ci fa dimenticare le nostre ali.

5. “Il panico è il segnale che qualcosa di esterno impedisce alla nostra vera natura di esprimersi, ma soprattutto è una forza atavica che ci aiuta a scoprire parti di noi altrimenti sconosciute.” 

6. “Non esiste la fortuna: è l’alibi che s’inventa chi ha smesso di sognare e per questo pensa che un altro sia più fortunato.” 

7. “È meraviglioso come la musica abbia la possibilità di salvarci dall'irrigidimento, dalle convenzioni a cui tutti andiamo incontro e farci tornare uno stupore incantato nei confronti delle cose.” 

8. “Credo che non esista gesto più sublime del primo abbraccio: quello tra la madre e il suo neonato, quello tra due amanti, quello tra la Terra e i suoi abitanti. Il tempo si ferma, ogni preoccupazione finisce momentaneamente sullo sfondo, l’amore avvolge ogni cosa con la sua calda presenza…"

9. "Ogni persona è un labirinto infinito di emozioni, di immagini, di storie vissute. Dobbiamo uscire dalla massa e recuperare la visione incantevole dell’individuo nella sua unicità". 

10. "Credo che il senso del vivere non sia il controllo; ritengo invece che sia giusto farsi travolgere.