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Interval training: 3 varianti tra cui scegliere

Tre esempi di workout per allenarvi con l’interval training, dal più semplice al più efficace! Provateli tutti!

Tre esempi di workout per allenarvi con l’interval training, dal più semplice al più efficace! Provateli tutti!

L’interval training è uno dei modi per allenarsi che garantisce il massimo nel minimo: massimo risultato, minimo tempo.

Si sa che un workout basato su sprint veloci e intensi migliora il vostro stato di salute fisica molto più di un workout lungo ma poco intenso. A patto che l’intensità sia davvero massima: dovete andare oltre la vostra zona di “comfort”.

Come scegliere tra i workout a interval training? Ce ne sono di molto diversi: ecco tre esempi da valutare e da provare, per ogni esigenza. Potrete trovare il workout che fa per voi!

Nell’interval training conta l’alternanza tra il massimo sforzo e il recupero: i tempi possono variare, ma l’intensità deve essere massima!

Volete tetare di mantenere alta l’intensità fino a 5 minuti? Oppure preferite un workout semplice? O ancora avete poco, pochissimo tempo? Scegliete l'alternativa che fa per voi, oppure provatele tutte e scoprite quella che più si addice al vostro stile!

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Foto: maridav / 123RF Archivio Fotografico

Interval training: 3 varianti

  • Workout più breve. Provate un allenamento da 10 minuti, in cui eseguire 3 sprint a intensità massima, da 20 secondi l’uno. L’intensità deve essere davvero alta, se volete dei risultati. Questa routine, secondo gli esperti, fatta per 3 volte a settimana, aiuta a migliorare la resistenza cardiovascolare e la crescita muscolare, ed è utile per diminuire gli zuccheri nel sangue. 
  • Workout più efficace. In questo caso, gli sprint al massimo dell’intensità vanno dai 3 ai 5 minuti. Non è semplice mantenere così alta l’intensità per tanti minuti, anche se a prima vista potrebbe sembrare una passeggiata! Un workout del genere massimizza la resistenza cardiovascolare.
  • Workout più semplice. In questa variante, un minuto di sprint massimo si alterna a un minuto di recupero. In questo modo, sarà più semplice fare i conteggi dei tempi di alta e bassa intensità, molto più che non resistere per 3 minuti o conteggiare 20 secondi.

Foto: vereenna / 123RF Archivio Fotografico