Amore
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Che cos’è l’ecologia del sentimento

Conservare, nutrire, ripulire i sentimenti. Ecco cosa si intende per ecologia del sentimento.

Conservare, nutrire, ripulire i sentimenti. Ecco cosa si intende per ecologia del sentimento.

Ogni relazione è una sorta di micro-ambiente. Ci sei tu, c’è l’altro e c'è un sentimento tra voi in condivisione.

A volte diamo il partner per scontato: come una pianta che non ha bisogno di essere annaffiata.

Nel tempo, sommando le trascuranze, il rapporto può indebolirsi fino a rischiare l’inaridimento. Tenere al sentimento vuol dire ricordarsi ogni giorno di nutrirlo. Ci preoccupiamo della conquista, ci diamo da fare per agganciare qualcuno che ci colpisce ma quanto alla manutenzione affettiva non sempre siamo “sul pezzo”.

Occuparsi dell’ecologia del sentimento significa preoccuparsi dell’ambiente emotivo di coppia.

Accorgersi delle incomprensioni e di quanto in più si possa comprendere, dei gesti mancati e di quelli che si potrebbero fare, di cosa si possa fare a meno e di cosa valga la gioia aggiungere. Ma non solo. Perché non è esclusivamente durante una relazione che il sentimento va nutrito. Anche prima e dopo una storia, occorre prendersene cura.

Partiamo da quel che succede prima di entrare in intimità affettiva con l’altro.

Se dentro di noi non avremo coltivato la nostra parte sensibile (quella dolce, che sa aprirsi e prendersi cura di qualcuno), faremo più fatica ad entrare in contatto con persone che potranno amarci. Probabilmente incapperemo in profili aridi, o che non si sporgono troppo sul piano sentimentale: non tanto perché non abbiano qualcosa da dare, quanto perché fanno fatica a cederlo a qualcun altro. Viceversa, se ci saremo prese cura di noi stesse e avremo nutrito il nostro lato più gioioso, le probabilità di attrarre qualcuno che sappia riconoscerlo e amarlo a propria volta aumenteranno.

Quando, invece, chiudiamo una storia, abbiamo a che fare col sentimento che resta. O meglio con i detriti sentimentali.

Ci sentiamo svuotate e, al tempo stesso, ancora portatrici sane di quell’affetto che l’altro ci ha donato e di cui non sappiamo più cosa farne. A volte abbiamo fretta: di eliminare qualcuno dalla testa, di ripulirci emotivamente, di liberarci da ricordi, di disinfettare le ferite per riaprirci a qualcun altro.

Ma per smaltire i detriti di una relazione finita ci vogliono tempo, dedizione e cura.

Non basta dire “non voglio più pensarci”, non basta promettersi che “farò altro”. Per ritornare a circondarci di energia e sentimenti positivi, è essenziale ripristinare prima l’equilibrio dentro di noi. Sentirci di nuovo nel posto giusto e a posto col cuore. Allora sì che potremo aprirci a un ambiente più ampio, in cui potrà entrare e radicarsi qualcun altro.

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