Amore
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Tipi di amore: quanti ne esistono?

Dalla Bibbia alla letteratura, passando per la psicologia: i tipi di amore che sono stati teorizzati nel tempo.
 

Dalla Bibbia alla letteratura, passando per la psicologia: i tipi di amore che sono stati teorizzati nel tempo.
 

Sono tante le teorie elaborate negli anni sull’amore: andando indietro nel tempo, il concetto di amore è stato teorizzato nell’Antica Grecia, per esempio dal filosofo Platone, ma se ne parla anche in un testo della tradizione come la Bibbia. Dal passato al presente, vediamo quali sono le forme di amore che esistono e che portano gli esseri umani a instaurare tra loro diverse tipologie di relazione.

Le componenti dell'amore: passione, intimità e impegno

Tra le teorizzazioni più diffuse sull’amore, troviamo quella elaborata negli anni ‘80 dallo psicologo Robert Stenberg: la teoria triangolare dell’amore, in base alla quale l’amore non può essere un mero sentimento, ma deve essere accompagnato dalla consapevolezza di voler costruire qualcosa assieme a un’altra persona. Secondo Stenberg, l’amore è il risultato di tre componenti fondamentali, che possono combinarsi tra loro in modo differente:

  • l’intimità, che rappresenta il sentimento di confidenza, affinità e condivisione che si instaura nella coppia;
  • la passione, che è rappresentata dal senso di appartenenza all’altro, dall’attrazione fisica e dal desiderio sessuale;
  • l’impegno, ovvero la decisione di portare avanti la relazione nel tempo, con l’interesse e la volontà di farla funzionare.

Tipologie di amore: e tu come ami?

Dalla teoria triangolare sull’amore è possibile sottolineare la differenza tra innamoramento e amore: il primo termine rappresenta la fase nella quale si inizia una relazione con qualcuno e ci si rende conto di provare dei sentimenti nei suoi confronti. L’amore è un’altra cosa: è sentimento, passione e impegno che concorrono allo stesso modo nella creazione di una relazione che altrimenti non avrebbe le fondamenta per stare in piedi e crollerebbe alla prima difficoltà. Ci sono anche altri tipi di amore che sono stati concettualizzati negli anni: vediamo insieme di cosa si tratta.

L’amore per i Greci

Nell’antica Grecia, si parlava di amore ttraverso termini differenti. In particolare, venivano utilizzate le parole:

  1. Agape (αγάπη), per indicare l’amore indondizionato e di ragione, che a volte è anche non corrisposto;
  2. Philia (φιλία), che indica l’amore di affetto e piacere, come quello che si prova per i propri amici;
  3. Eros (έρως), ovvero l’amore sessuale, ma il termine era utilizzato anche per definire concetti astratti, come “l’amore per la conoscenza”;
  4. Anteros (αντέρως), cioè l’amore corrisposto, quello caratterizzato da un legame;
  5. Himeros (Iμερος), che indica il “desiderio irrefrenabile”, la passione del momento che vuole essere soddisfatta;
  6. Pothos (Πόθος), termine che indica il desiderio verso cui tendiamo, quello che sogniamo;
  7. Stοrgé (στοργή), ovvero l’amore parentale-familiare o quello filiale;
  8. Thélema (θέλημα) che designa invece l’amore per quel che si fa, il desiderio di fare.

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Tre tipi di amore

L’antropologa Hellen Fisher ha terorizzato l’esistenza di tre tipi di amore, che scaturiscono dall'attivazione di 3 diversi sistemi cerebrali. Nello specifico, si tratta di:

  • l’impulso sessuale, che consiste nel soddisfacimento delle pulsioni fisiche, attraverso il quale si crea un processo non solo fisico, ma anche psicologico. A livello neuronale, infatti, l’attrazione sessuale provoca il rilascio di ormoni quali dopamina, endorfina, adrenalina e noradrenalina, una sostanza in grado di annebbiare il giudizio nei confronti di qualcuno e di renderlo più tollerabile al fine di permettere il soddisfacimento dei nostri desideri;
  • l’amore romantico, che è quell’impulso che fa nascere il bisogno di vedere e di stare con una sola persona: il suo effetto a livello cerebrale è molto simile a quello che viene provocato da droghe come la cocaina, in quanto attiva l’area tegmentale ventrale e il nucleo caudato. Si instaura una sorta di dipendenza che è il motivo per il quale la fine di una relazione amorosa fa così male dal punto di vista fisico, oltre che emotivo;
  • l’amore profondo o affetto: questo tipo di amore si manifesta nel momento in cui le varie sostanze chimiche rilasciate nel cervello dall’impulso sessuale e dall’amore romantico si stabilizzano, mentre si attiva il pallido ventrale, una zona del cervello che è associata a sensazioni di calma e tranquillità. Le coppie che giungono a questa fase dell’amore possono vivere una relazione stabile e, molto probabilmente, anche duratura.

Foto apertura: arthurhidden-123RF