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A m'arcord: bon ton, libertà e lettere d'amore

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Pentalogo di certe maniere che gli uomini dovrebbero riprendere dai loro nonni

Le lettere d'amore, la portiera aperta ... e non solo. 5 cose sulle quali gli uomini moderni dovrebbero prendere esempio dai loro nonni.

Il babbo mi ha sempre detto che il nonno aveva nel suo cassetto un nutrito mazzo di lettere d’amore. Peccato solo non fossero indirizzate alla nonna.

D’altra parte mica c’erano Whatsapp per dire “Lov U”, Tinder per “matchare” o Snapchat per tradire. Le lettere facevano tutto, e se le mettevi nel posto sbagliato, venivi scoperto all’istante.

Sfociando forse anche in certi luoghi comuni, ci sono cose degli uomini di una volta su cui ogni tanto fantastico. Nella maniera più “si stava meglio quando si stava peggio” possibile.

Vi faccio un elenco di cinque cose sulle quali vorrei che l’uomo moderno prendesse esempio da suo nonno.

I FIORI

Foto: Julia Sudnitskaya@123rf.com

Non c’è donna d’un qualsiasi emisfero che non vada in brodo di giuggiole alla ricezione d’un bel mazzo di rose, a casa o in ufficio. Al lavoro poi meglio ancora: tutte ti guarderebbero come se fossi la donna più fortunata del mondo, quindi non faresti fatica a sentirti tale.
Basterebbero anche dei semplici ranuncoli.

IL CONTO A CENA

Qui dobbiamo davvero essere sincere: abbiamo combattuto per la parità dei sessi, giochiamo spesso il ruolo delle donne a cui non si deve chiedere mai, ma quando a cena lui ci dice: “allora quant’è a testa?”, segretamente, dentro di noi, scrolliamo il capo. Ok, ok, i tempi sono cambiati, c’è la crisi e tutto, però l’uomo che offre fa sempre un altro effetto. Provate a dire il contrario.

LE LETTERE

Foto:  liligraphie - 123rf.com

Con il loro profumo di carta, la calligrafia non sempre decifrata e quelle parole che per cercare non devi smanettare in qualche chat di chissà quale social network per ore, ma dirigerti nel cassetto del tuo comodino, hanno sempre il loro fascino. Perché sono più personali, richiedono davvero uno sforzo non indifferente (ormai siamo in pochi a scrivere a mano), e la loro conservazione rimane comunque un feticcio. Io e Leonardo ci siamo scritti delle lettere. Anche per questo m’ha conquistata.

LA SEDIA COME LA PORTIERA COME LE VALIGIE

La galanteria non è un dettaglio, o per lo meno, non dovrebbe esserlo. Quando mi siedo a tavola con un uomo gradirei vivamente che fosse lui a farmi accomodare, vale lo stesso per la macchina o gli ingressi in generale. Una delle cose che mi fa più spesso imbestialire è quando in treno ho una valigia pesantissima e nessun bellimbusto non solo non mi aiuta ma fa lo gnorri. Grazie a dio ho i muscoli (con i quali vorrei dispensare anche sonori ceffoni).

L'ELEGANZA

M’è capitato recentemente di vedere un video di Young Signorino: aspetto non sano, vestiti che paiono stati sbranati da un cane, capelli senza senso e atteggiamento scomposto. Ecco no. Io faccio parte del partito dell’”Eleganza-la-domenica”, del senso estetico basato sull’armonia e l’equilibrio delle forme, del non eccesso, della decenza, dei pantaloni a vita alta e i cappelli borsalino. Ma ti pare debba uscire con uno con i calzoni a vita sotto il sedere, i capelli tagliati da un pota erba impazzito e che non alza i piedi quando cammina? Non scherziamo.

Autore: Valentina Mele e Lucia Del Pasqua
Regia: Valentina Mele
Montaggio: Valentina Mele
Grafica: Fabio Danisi
Produzione: TwoShot
Executive producer: Adriana Penati