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Cos'è la skoliosessualità?

Avete sentito qualcuno parlare di skoliosessualità per indicare le proprie preferenze sessuali ma non sapete di cosa si tratta? Leggete questo articolo!

Avete sentito qualcuno parlare di skoliosessualità per indicare le proprie preferenze sessuali ma non sapete di cosa si tratta? Leggete questo articolo!

Quando facciamo riferimento al vocabolario dei termini usati per definire il genere e l’orientamento sessuale, non sempre è facile tirare fuori la parola esatta che le persone utilizzano per esprimere le proprie preferenze ed identità: per esempio, avete mai sentito qualcuno parlare di skoliosessualità per indicare i propri gusti sessuali? Io non ancora, ma spero che succeda. 

Da quello che si sente in giro molte cose stanno cambiando in meglio, seguendo quella naturale evoluzione che è alla base del progresso in tutte le cose. Io sogno ancora un mondo in cui non ci sia bisogno di usare parole per giustificare quello che si prova verso gli altri, ma nel frattempo sono comunque contenta che tutti gli orientamenti abbiano finalmente una voce in capitolo… e nel dizionario. Ma torniamo alla domanda di prima: cos’è la skoliosessualità?

Cosa significa essere skoliosessuali?

Gli skoliosessuali sono persone che non hanno preferenze per una particolare categoria di organi genitali o per il genere che è stato assegnato alla nascita. Quindi non provano attrazione per un uomo o una donna o entrambi, come gli etero, i gay e i bisessuali, ma per tutte quelle persone che vanno al di là di queste categorie.

Nella pratica, sei skoliosessuale se sei sessualmente, romanticamente e/o esteticamente attratto da categorie transgender, nelle loro varie stratificazioni. In altri termini, sei attratto da tutte quelle persone che appartengono alla categoria genderqueer, ovvero il genere non-binario.

Da dove arriva il termine skoliosessualità

Skoliosessualità è una parola che fa pensare più a una malattia che non a un orientamento sessuale. Il termine è apparso per la prima volta nel 2010 e al suo interno è presente la parola greca Skolio che vuol dire “strano” (l’etimologia è la stessa della parola scoliosi).

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Sebbene il termine non voglia caricarsi di significati offensivi, anzi cerca di rafforzare l’originalità di uno skoliosessuale che è attratto da persone che hanno un aspetto ambiguo, androgino, e che vive le relazioni dimenticando le distinzioni di genere, è stato comunque oggetto di qualche critica. Skolio vuol dire anche tortuoso, deviato, quindi rischia di diventare una vera e propria offesa. Per questo motivo la comunità LGBT internazionale ha deciso di introdurre termini più neutri come ceterosexual o allotroposexual.