Posizione del missionario per fare l’amore: dalla storia del nome alla tecnica della posizione più praticata di tutto il Kamasutra.
Posizione del missionario per fare l’amore: dalla storia del nome alla tecnica della posizione più praticata di tutto il Kamasutra.Quali sono le posizioni sessuali migliori per fare l’amore? La risposta è dipende: ogni coppia e ogni persona ha le sue preferenze e le sue abitudini che possono mantenersi costanti o cambiare nel corso del tempo. Ma una cosa è certa: la posizione del missionario è quella più praticata dalle coppie del mondo occidentale. Si tratta di un vero e proprio classico del Kamasutra, una delle posizioni sessuali migliori per lui, senza dubbio tra le più apprezzate assieme al doggy style e alla posizione dell’amazzone. Approfondiamo l'argomento scoprendo qual è l’origine di questa posizione sessuale classica e perché viene chiamata in questo modo: ecco tutto quello che avreste voluto sapere sulla posizione alla missionaria
Perché si chiama "Posizione del missionario"? Un po' di storia
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La prima domanda che può venire in mente in relazione alla posizione del missionario è "perché si chiama così?". Tra le storie più accreditate ce n’è una che arriva dal tempo in cui i cristiani andavano in giro per il mondo a conquistare ed evangelizzare terre lontane. Si racconta che furono proprio i sacerdoti missionari a suggerire agli indigeni di utilizzare questa posizione sessuale, perché considerata la più favorevole per la procreazione.
Altre storie, meno edulcorate, narrano invece che i missionari stupravano le donne degli indigeni adottando questa posizione, che fu chiamata così proprio per questo motivo.
La posizione del missionario nel Kamasutra (e non solo)
Quanto alla sua storia, com'è facile immaginare, la posizione del missionario è antica tanto quanto l'umanità. Basti pensare che compare su illustrazioni e ceramiche realizzate da popoli quali gli antichi greci o quelli che abitavano la mezzaluna fertile. Quanto al Kamasutra, nel famoso libro indiano la posizione del missionario è rappresentata praticamente in tutte le sue varianti.
Questo ci fa capire che quella del missionario è una delle posizioni più naturali e spontanee per fare l'amore. È necessaria però un po' di pratica e maestria da parte dell'uomo, che è colui che conduce principalmente i giochi. Soprattutto se praticata con il busto alzato, infatti, potrebbe non garantire un'adeguata stimolazione del clitoride, con conseguente difficoltà nel raggiungimento dell'orgasmo. Tuttavia, può portare a una penetrazione profonda, condizione che stimola correttamente il punto G.
Detto questo, è fondamentale un po' di complicità: la donna può guidare i movimenti dell'uomo, la vicinanza del suo corpo e la profondità della penetrazione così da trarre il meglio anche da questa posizione così "basica".
Immagine: Antonia Mulas, Public domain, via Wikimedia Commons
Missionario: posizione base e varianti
Come già anticipato, la posizione del missionario ha tantissime varianti e ognuna di queste è contenuta anche nel Kamasutra. La posizione base prevede che la donna giaccia sulla schiena con le gambe allungate e aperte, oppure con le piante dei piedi appoggiate sul letto. L'uomo sta sopra alla donna, penetrandola e decidendo la forza della spinta, il ritmo e la profondità della penetrazione.
La posizione che assume l'uomo può variare molto anche nella posizione base: può mantenere il busto alzato, tenendo il pube più staccato da quello della donna. Può così osservare il corpo della donna e il pene che entra nella sua vagina, ma non c'è alcuna stimolazione del clitoride. La penetrazione è comunque più profonda.
Per stimolare il clitoride anche durante il missionario - almeno per sfregamento - la donna deve mantenersi supina sulla schiena, allargare le gambe e permettere all'uomo di sdraiarsi sopra di lei, facendo il modo che il suo petto sia a contatto col proprio. Il movimento della penetrazione permette al pube dell'uomo di sfregare anche il clitoride mentre avviene la penetrazione, favorendo così un più probabile raggiungimento dell'orgasmo. In questo caso, la penetrazione è meno profonda, ma la stimolazione clitoridea compenserà sicuramente la cosa.
Andiamo ora a scoprire alcune delle varianti.
Missionario a gambe incrociate
È una delle varianti più praticate del missionario. Prevede che la donna, sempre in posizione supina, avvolga con le gambe la schiena dell'uomo, che procede a penetrarla.
Anche in questo caso non c'è una particolare stimolazione del clitoride, ma la penetrazione è sicuramente più profonda rispetto alla posizione base.
Foto Édouard-Henri Avril, Public domain, via Wikimedia Commons
Posizione dell'ostrica viennese
Per questa posizione c'è bisogno di un po' di flessibilità da parte della donna (lo yoga aiuta sempre!). Consente una penetrazione vaginale molto profonda - ma può essere praticata anche per il sesso anale. La donna, sempre sdraiata sulla schiena, solleva le gambe verso l'alto, mettendole di fronte al petto dell'uomo.
Quanto ai piedi:
- le caviglie della donna possono essere agganciate dietro il collo dell'uomo (variante più comoda);
- le piante dei piedi della donna possono essere appoggiate sul petto dell'uomo (variante intermedia);
- le gambe della donna possono essere sollevate verso l'altro, con le gambe dritte e perpendicolari al pavimento, appoggiando le cosce sul petto dell'uomo (variante difficile).
Come anticipato, è una posizione che permette una penetrazione profonda ma non una stimolazione del clitoride (comunque nulla vieta alla donna di toccarsi in autonomia mentre l'uomo la penetra), soprattutto nel caso in cui la donna tenga le piante dei piedi sul petto dell'uomo.
Quanto all'uomo, la posizione dell'ostrica viennese è perfetta per stimolare l'uomo dal punto di vista visivo: ha infatti una visuale completa sul pene che entra nella vagina e può per questo giocare col ritmo dei movimenti e con la forza della penetrazione, alternando movimenti di lenta e dolce penetrazione a spinte più intense e profonde.
Immagine: Édouard-Henri Avril, Public domain, via Wikimedia Commons
Posizione della farfalla
In questa posizione l'uomo sta in piedi e penetra la donna che, sempre sdraiata sulla schiena, ha il fondoschiena sul bordo di una superfice piana - un tavolo, una lavatrice o chi più ne ha più ne metta. L'altezza del letto, infatti, potrebbe non essere sufficiente per la posizione della farfalla (amenoché non venga utilizzato un sex pillow, ovvero un cuscino per il sesso).
In questa variante del missionario, la donna è leggermente più libera di muoversi: le gambe possono infatti penzolare più dalla superficie piana a cui è appoggiata, possono essere più o meno allargate, può alzarle verso l'alto o appoggiarle sul petto dell'uomo come nella posizione dell'ostrica viennese.
Tra i pro di questa posizione, oltre a un maggior movimento della donna (perché non gravata dal peso dell'uomo che "incombe" su di lei) e alla visuale completa che l'uomo ha sul suo pene e sulla vagina della sua partner, c'è anche che consente un maggior controllo da parte dell'uomo sulla penetrazione, perché i suoi movimenti sono resi più semplici e decisi dalla posizione in piedi.
L'uomo infatti può:
- ritirare totalmente il pene per poi farlo entrare di nuovo completamente in vagina (attenzione, movimento da fare quando la vagina è ben bagnata e lubrificata);
- può gestire l'intensità della penetrazione, cominciando magari con dolcezza e terminando assestando spinte più intense;
- può gestire il ritmo della penetrazione, rendendola lenta o molto veloce all'occorrenza.
Come si può intuire, questa posizione riduce (se non annienta del tutto) la stimolazione del clitoride perché viene anche meno l'eventuale sfregamento dato dal movimento del corpo dell'uomo. Anche in questo caso, il clitoride può essere stimolato manualmente: può pensarci la donna in autonomia con le mani o un vibratore oppure - se comodo - può provvedere direttamente l'uomo mentre la penetra, magari usando un succhiaclitoride.
Immagine Édouard-Henri Avril, Public domain, via Wikimedia Commons
Immagine di apertura di apertura: all-art.org, Public domain, via Wikimedia Commons