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Cos'è il sexting? Guida pratica

Parliamo di sexting: le origini del nome, come funziona, qualche esempio, le app da utilizzare ma anche i possibili pericoli che si nascondono dietro questa pratica.

Parliamo di sexting: le origini del nome, come funziona, qualche esempio, le app da utilizzare ma anche i possibili pericoli che si nascondono dietro questa pratica.

Mai sentito parlare di sexting? Potresti rientrare in quella categoria di persone che lo praticano già, ma non ne conoscono ancora la definizione. Di cosa si tratta nello specifico e da dove arriva questa parola inglese? Di seguito troverai maggiori informazioni su un argomento di grande interesse non solo per le coppie di lunga data, ma anche per chi si frequenta da poco tempo. Cos’è, allora, il sexting?

Sexting: la definizione

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Il termine è un neologismo nato dalla fusione fra le parole sex e texting: in poche parole, dunque, il sexting è semplicemente la pratica di inviare frasi, foto o video dal contenuto erotico, al fine di stuzzicare il proprio partner sessuale - potenziale o ufficiale.

Nella maggior parte dei casi il sexting diventa una vera e propria ancora di salvezza per le coppie che vivono una relazione a distanza, lo strumento che permette di tenere accesa la fiamma della passione, nonostante i chilometri. Ma anche le coppie che vivono nella stessa città lo praticano, perché costituisce un modo per dimostrare interesse sessuale nei confronti dell’altra persona. Spesso il sexting è anche la prima tappa fra due persone che si sono conosciute nella chat di un’app di incontri ma non hanno ancora mai fatto sesso dal vivo.

Uno studio condotto dalla Drexel University di Philadelphia ha evidenziato che 8 persone su 10 - di età compresa fra gli 18 e gli 82 anni - hanno fatto sexting almeno una volta nella loro vita. Ma come si fa, nel concreto, a fare sexting con qualcuno?

Sexting: da dove iniziare

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In genere, il sexting è qualcosa che nasce da sé. Non bisogna lanciare segnali di chissà che tipo, ma semplicemente iniziare a scrivere all’altro ciò di cui si ha voglia. E lo si può fare o in modo esplicito, oppure in modo velato con dei riferimenti e delle allusioni. Un esempio? “Vengo a casa tua”. “Spero non una sola volta…”.

Il sexting può accendere il desiderio in un modo incredibile: può rendere l’attesa che separa il momento in cui si vedrà il proprio partner davvero infuocata. Inoltre, quando si fa sexting si può scegliere se dare più importanza alle parole o alle immagini, che spesso fanno impazzire gli uomini molto più di certe frasi. Nell’era delle emoji, poi, ci si può sbizzarrire con la fantasia.

Ovviamente non sempre la persona che si trova dall’altra lato dello schermo sarà disponibile a fare sexting nel momento in cui lo vogliamo anche noi: in quei casi, se al primo messaggio l’altro non dovesse cogliere al volo e se ne uscirsse con una risposta abbastanza neutra, è meglio lasciar perdere. Il bello del sexting è lo scambio reciproco: farlo da soli non è divertente. Comunque sorprendere la persona che si ama con una foto di nudo o una frase piccante quando meno se l’aspetta dovrebbe essere sempre cosa gradita, quantomeno in una relazione che funziona.

Sexting: gli esempi pratici

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Il sexting, quindi, può essere praticato in modi diversi. Si può, per esempio:

  • descrivere una performance sessuale che ha eccitato particolarmente entrambi, perché magari eravate in un luogo in cui la possibilità di essere scoperti era molta alta;
  • comprare dell’intimo nuovo, molto sexy e succinto, e iniziare mandandogli la foto dell’acquisto per catturare la sua attenzione;
  • chiedergli cosa sta facendo e poi continuare a scrivere “vorrei essere a gambe aperte su di te in questo momento”…;
  • le classiche “ti voglio, viene qui, così mi fai impazzire, sono appena uscita dalla doccia” sono frasi con le quali è praticamente impossibile fallire;
  • potreste anche scrivergli mentre vi state masturbando con un semplice “ti sto pensando e mi tocco”. Impazzirà.

Sexting: le app migliori per godere a distanza

Ci sono applicazioni, quali per esempio Telegram, che permettono l’invio di foto con la successiva cancellazione dal telefono dell’altro. Anche WhatsApp permette di cancellare foto e messaggi, ma c’è un limite di tempo e il rischio che comunque nel frattempo l’altro li abbia già salvati e screenshottati. Ci sono, poi, altre app che vengono utilizzate proprio per la questione privacy legata al sexting. Fra queste, si possono menzionare:

  • Dust, nella quale i messaggi spinti spariscono dopo 24 ore dall’invio, e che permette di impostare anche l’auto-cancellazione subito dopo essere stati inviati;
  • Confide, con la quale si ha la sicurezza di proteggere le immagini hot grazie alla funzione “screenshot blurring”, che oscura le foto inviate a un’altra persona, soprattutto se la persona in questione prova a fare una foto allo schermo;
  • YoCutie, che è più una classica app di dating, che mette in contatto con le persone vicine tramite la geolocalizzazione. Perfetta per chi ha voglia di fare sexting con degli sconosciuti!

I pericoli del sexting

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Quando si parla di sexting, soprattutto nel caso delle foto e dei video, bisogna stare molto attenti e prendere qualche precauzione. Un conto è fare sexting con il proprio ragazzo, discorso completamente diverso è invece quello di mandare un’immagine un po’ porno a uno sconosciuto: non si avrà mai la certezza che quella foto rimanga solo ed esclusivamente sul suo smartphone.

Il sexting può diventare un vero e proprio pericolo, soprattutto fra gli adolescenti, per i quali è normale inviarsi "porno selfie" sul cellulare. Spesso la foto della ragazza carina di turno fa il giro della scuola contribuendo a “rovinarle la reputazione”. I teenagers, ognuno dei quali possiede già il cellulare alle medie, sono molto più leggeri nell’invio di foto svestiti. In genere, lo fanno infatti:

  • per puro divertimento;
  • perché hanno ricevuto una richiesta esplicita da qualcuno per il quale hanno una cotta;
  • per compiacere il fidanzato di turno;
  • per curiosità o, a volte, pure per noia.

Per questo motivo, è molto importante parlare con i propri figli al fine di creare maggiore consapevolezza. E se non hai figli e a fare sexting sei tu, be’, presta molto attenzione.

Foto apertura: parilovv © 123RF.com