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Che cosa è la nevrosi da app di dating?

In questo mondo di match, in cui un'uscita tira l’altra e il pollice va più a sinistra che a destra. Ecco in che cosa consiste la nevrosi da app.

In questo mondo di match, in cui un'uscita tira l’altra e il pollice va più a sinistra che a destra. Ecco in che cosa consiste la nevrosi da app.

“Ma stiamo scherzando? Con questa foto si è giocato il match”. Pollice a sinistra, giudizio tagliante e chance annullata. Per lui. Perché per te ci sono almeno altri 50 match in attesa.

Per le donne il mondo delle Dating app è così: un sacco della Befana da cui tirar fuori un po’ di tutto.

Non solo il 6 gennaio ma quando si vuole, e per il tempo che va. Per gli uomini, invece, raggiungere il “match” è più difficile. Sarà che la competizione è tanta, sarà che la critica femminile non si accontenta, sarà che non tutti i match si evolvono in conversazioni. Anzi. Una volta che la compatibilità è stata accertata, se la chat si evolverà in positivo (o quanto meno fino al fatidico punto in cui tu accetterai di uscire), arriverà il momento dell’appuntamento. O meglio: degli appuntamenti.

Perché Tinder e le sue app gemelle incentivano quella che potremmo chiamare “nevrosi da app”.

Quando qualcuno ci piace sul serio, ci ripetiamo che potrebbe vedere comunque altre (è legittimo: è su un’app!). Quando qualcuno non ci piace sul serio, non ci facciamo invece problemi a scartarlo alla prima uscita (è legittimo: siamo su un’app!). E, naturalmente, neppure a rivedere subito altri.

Tutto va alla velocità di match.

Se da un lato con le app è più facile conoscere nuove persone (che magari non avremmo mai incontrato senza), dall’altro è anche più facile perderle. Insomma: se abbiamo l’occasione di incontrare quello “buono”, potremmo provare a fermarci, a bloccare fretta e nevrosi. A fare le "app-polically-correct” e a non vedere altri per concentrarci solo su di lui. Senza preoccuparci che dall’altra parte si faccia lo stesso.

Foto @ Argus | Fotolia.com