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Hair oiling: la routine per capelli sani

Hair oiling: tutto quello che c’è da sapere sulla tecnica ayurvedica per prendersi cura dei capelli con gli oli naturali.

Hair oiling: tutto quello che c’è da sapere sulla tecnica ayurvedica per prendersi cura dei capelli con gli oli naturali.

Sarà capitato anche a voi di guardare con invidia le chiome delle influencer su Instagram e chiedervi quale sia il loro segreto. Spoiler: non servono i filtri per avere capelli nutriti e luminosi, ma i giusti metodi di bellezza. L’hair oiling, ad esempio, è una tecnica semplicissima (ma molto efficace) che viene dall'India e sta spopolando anche da noi. Anche nota come oleazione, fondamentalmente consiste nell’applicazione - secondo certe regole - di oli naturali sui capelli prima del lavaggio. Sembra una cosa da nonne, ma l’hair oiling funziona davvero, e vi spieghiamo perché.

Cos'è l'hair oiling

Hair oilingFoto: Unsplash - mashuncell

Allora, mettiamo subito le cose in chiaro: l'hair oiling non è, banalmente, ungere a caso i capelli sperando in miracolo, ma una tecnica precisa e di origine antichissima, che sfrutta la struttura peculiare dei nostri capelli. Come sa chi già conosce il balsamo lamellare, infatti, i nostri capelli sono come “spugne”, capaci cioè di assorbire, ad esempio, una sostanza untuosa e nutriente come un olio. Quando sono danneggiati - che sia dal calore eccessivo di phon e piastre, da colorazioni sbagliate o dall’azione meccanica della spazzola, oppure ancora dal sole o da altri fattori esterni, come cloro e inquinamento - i capelli presentano come delle piccole crepe, che li rendono fragili e opachi. Gli oli vegetali, grazie alla loro struttura, riescono a infilarsi dentro queste crepe e a ripararle dall'interno.

Pensateci bene: quando avete i talloni screpolati, cosa fate? Utilizzate una crema grassa che "riempia" le fessure. Ecco, il concetto è più o meno lo stesso, solo che lo applicate ai capelli.

I benefici dell'hair oiling

Benefici hair oilingFoto: Unsplash - paul_siewert

Qui arriva la parte bella, perché i benefici dell' hair oiling li vedete davvero e anche abbastanza in fretta, anche dopo una sola applicazione (se il livello di partenza dei vostri capelli non è drammatico). Già dopo il terzo o quarto trattamento inizierete a notare che i capelli sono diversi al tatto: molto più morbidi. Per vedere capelli più forti e resistenti alla rottura, ci vorrà almeno qualche settimana. E se puntate sulla crescita, armatevi di pazienza: servono almeno due mesi di costanza. Ma non esagerate: nel costruire la vostra hair oiling routine, ricordate che troppo olio può appesantire i capelli, soprattutto se sono fini.

Il motivo per cui l’hair oiling funziona così bene è che lavora su più fronti. Da una parte, ripara la struttura del capello, dall'altra migliora la situazione del cuoio capelluto. Quando massaggiate l'olio sulla testa, fate arrivare più sangue ai follicoli - è un po' come innaffiare una pianta che stava seccando. Non è che l'olio contenga chissà quali sostanze magiche: semplicemente, il massaggio stimola la circolazione e porta più nutrimento alle radici.

Un'altra cosa che adorerete dell'hair oiling routine è che protegge i capelli anche nei giorni successivi. È come se creasse uno scudo invisibile che contribuisce a difenderli dall'inquinamento, dal calore del phon e dallo stress ossidativo. Non è poco, soprattutto se vivete in città.

Come fare hair oiling

Ma soprattutto: come farlo senza complicarsi la vita? Troppo olio, troppo caldo… ecco alcuni trucchetti che fanno la differenza tra un risultato pessimo e un “wow” totale. Innanzitutto, un consiglio non tecnico, ma da amiche: scegliete il momento giusto. Come fare hair oiling è più semplice, se si ha la possibilità di farlo con calma. Ad esempio, la domenica sera, così da poterci “dormire sopra” e poi lavare i capelli il lunedì mattina. L'importante è non avere fretta, perché il tempo (inteso in senso cronologico, non meteorologico) è l’ingrediente più importante per un hair oiling degno di questo nome.

Per quanto riguarda la quantità di olio da utilizzare, dipende ovviamente dalla lunghezza dei capelli: in generale, è meglio iniziare con poco e aggiungere a mano a mano, se serve. Perché possiate regolarvi, per capelli alle spalle bastano due cucchiaini scarsi - sembra pochissimo, ma l'olio si distribuisce più di quanto pensiate. L'olio va scaldato leggermente: potete scegliere se tenerlo qualche secondo nel palmo delle mani prima di applicarlo, oppure immergere un po’ di prodotto in un piccolo contenitore in acqua calda, per un paio di minuti.

Qui arriva la parte più importante: l’applicazione. Non dovete diventare delle massaggiatrici professioniste, ma qualche minuto di massaggio sul cuoio capelluto fa la differenza: provate per credere.

  • Usate i polpastrelli, non le unghie, e fate dei movimenti circolari partendo dalla fronte e andando verso la nuca. L’effetto è rilassante, quasi una forma di meditazione.
  • Dopo aver massaggiato per bene le radici, distribuite quello che resta sulle lunghezze. Qui potete anche usare un pettine a denti larghi per essere sicure di non tralasciare nessuna ciocca: se possibile, lavorate proprio ciocca a ciocca.
  • Raccogliete tutto in una crocchia morbida e via, potete fare quello che volete per le prossime ore.
  • Per evitare di gocciolare olio, potete avvolgere sulla chioma della pellicola per alimenti.

Per togliere l'olio il giorno dopo, ecco un piccolo consiglio da provare: fate il primo shampoo a secco. Sì, avete capito bene. Versate lo shampoo direttamente sui capelli oleosi, massaggiate per bene finché non si forma una specie di crema, e solo dopo aggiungete l'acqua. Se saltate questo passaggio, rischiate di lavare i capelli tre volte per togliere tutto l'unto.

Hair oiling: quale olio usare?

Hair oiling: quale olio usareFoto: Unsplash - christinhumephoto

Magari avete già provato in passato delle ricette fai da te di cosmesi naturale, come degli impacchi di olio pre-shampoo, ma se volete testare l’hair oiling dovete sapere che alcuni oli sono più adatti di altri per questo impiego:

  • L'olio di cocco, grazie alle sue molecole di dimensioni minute, è un vero “infiltrato” e riesce ad arrivare fino al centro del capello (ma può risultare troppo pesante sui capelli fini). Altri oli, invece, restano più in superficie, ma non vuol dire che siano meno utili in campo cosmetico: semplicemente, danno il loro meglio se utilizzati in altro modo. 
  • L’olio di jojoba, in virtù della sua elevata dermocompatibilità, assomiglia per composizione al sebo naturale, è particolarmente adatto per capelli sottili.
  • L’olio di argan, ricco di vitamina E e acidi grassi, ha la capacità di “resuscitare” i capelli secchi e rovinati.
  • L’olio di ricino è tra i più adatti nell’hair oiling per far crescere i capelli e favorire quindi la crescita della chioma (ma va mescolato con un olio meno denso).
  • L’hair oiling olio di mandorle dolci è lo step di partenza per chi vuole avvicinarsi a questo trattamento.

Chi ha la cute grassa o seborroica può considerare l’aggiunta di una o due gocce di oli essenziali, a scelta tra lavanda, rosmarino, tea tree o menta, in base alle proprietà, astringenti o purificanti, che volete sfruttare.

Foto di apertura: Freepik