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Lavorare da casa: i pro e i contro

Il lavoro in ufficio vi va stretto e siete pronti a cambiare vita? Ecco qualche consiglio per chi è deciso a dire addio a capi e colleghi e a iniziare a lavorare da casa.

Il lavoro in ufficio vi va stretto e siete pronti a cambiare vita? Ecco qualche consiglio per chi è deciso a dire addio a capi e colleghi e a iniziare a lavorare da casa.

“Come vorrei lavorare da casa”: alzi la mano chi non si è mai ritrovato a fissare sconsolato la scrivania desiderando di essere tra le mura sicure della propria abitazione, senza avere intorno colleghi, capi o clienti pronti ad avanzare richieste e senza stress su orari, sveglie e trasporti.

Eppure, anche se lavorare da casa può sembra la soluzione migliore per abbassare i livelli di stress e gestire al meglio il proprio tempo, restano molte sfide da affrontare su base quotidiana: i benefici sono tanti, ma le difficoltà non sono da meno, ed è importante tenere conto di tutte le variabili prima di decidere di dire addio all’ufficio e iniziare a guadagnare da casa (arrotondando qualcosina, volendo, anche con le app per guadagnare da casa). 

A oggi sono molti i paesi e le aziende che hanno scelto di puntare sul lavoro online per facilitare la vita dei dipendenti - soprattutto delle donne e in generale di chi deve anche occuparsi della famiglia - sperando così di aumentarne la serenità e la produttività. E con la nascita di professioni sempre più moderne che per essere esercitate richiedono soltanto un computer e una buona connessione a Internet, con l’intuizione giusta è possibile inventarsi un lavoro (basta chiedere a Chiara Ferragni) e iniziare a guadagnare da casa rinunciando all’ufficio, alle sale riunioni e a tutto ciò che vi gravita intorno. Dopo aver capito come lavorare da casa e prima di lanciarsi a capofitto nella nuova esperienza, però, è bene valutare attentamente tutti i pro e i contro.

I pro di lavorare da casa

  • Orari flessibili e su misura: il primo vantaggio del lavoro da casa è che gli orari sono solitamente più flessibili rispetto a quello d’ufficio. Soprattutto in caso di lavoro indipendente, siamo noi a dettare i ritmi della giornata: una sveglia mancata o una pausa pranzo prolungata non comportano lavate di capo o straordinari per recuperare, a patto che non diventi una regola. E l’orario su misura consente di “incastrare” tra un impegno e l’altro anche commissioni o esigenze personali.
  • Riduzione dello stress: lavorare comporta per tutti un determinato livello di stress, che il luogo di lavoro stesso può amplificare. Magari perché l’ambiente e i colleghi non sono dei migliori, magari perché la sede è distante e si impiega molto tempo a raggiungerla sacrificando ore con la famiglia o da dedicare alle proprie passioni: quale che sia la ragione, lavorare da casa contribuisce ad abbassare notevolmente lo stress legato al luogo di lavoro
  • Mai più colleghi o capi sgraditi: lavorare da casa significa dire addio all’ufficio o allo spazio condiviso, e dunque anche a tutte quelle persone poco gradite che contribuivano a rendere la giornata un inferno. Magari dovrete averci ancora a che fare, ma in mezzo ci sarà quasi sempre lo schermo di un computer o di un telefono, cosa che mitigherà notevolmente il fastidio.
  • Riduzione delle spese extra: addio abbonamenti per i mezzi pubblici o soste regolari dal benzinaio, basta caffè, spunti o pranzi al bar (se non per scelta). Lavorare da casa taglia gran parte delle spese extra legate al trasporto e alla “sopravvivenza” in esterna.
  • Anche il parco può diventare l’ufficio: ultimo ma non ultimo, tenete conto del fatto che lavorare da casa significa semplicemente che non avete l’obbligo di andare in ufficio. Il che significa che, se in una determinata giornata non avete in programma videochiamate o telefonate particolarmente importanti, potete portare con voi computer e tutto ciò che vi serve e trasferire l’ufficio al parco, in spiaggia o dovunque vogliate.

I contro di lavorare da casa

  • Incertezza economica: vale soprattutto per i lavoratori autonomi, che guadagnano sulla base di quanto producono e di quanto il loro lavoro viene (puntualmente) pagato. Ci sono giorni e mesi in cui gli affari possono andare benissimo, e altri in cui invece languono: l’incertezza economica è una fattore di cui bisogna tenere conto, soprattuto agli inizi
  • Solitudine: lavorare da casa può essere alienante. Il fatto di non dover incontrare colleghi, capi e in generale persone se non il postino o il fattorino può far venire voglia di restare in pigiama tutto il giorno (tanto chi deve vederci?), e si possono trascorrere ore senza pronunciare una sola parola né fare pause caffè per spezzare la monotonia.
  • Difficoltà a dividere il lavoro dalla quotidianità domestica: lavorare tra le mura di casa ha parecchi benefici, come già detto, ma c’è un fattore particolarmente insidioso di cui spesso non si tiene conto. E cioè, il rischio di farsi “attirare” dalle faccende domestiche o distrarre da figli e compagni, tralasciando il lavoro. Che pur flessibile, deve comunque seguire una routine ed essere basato sulla disciplina
  • Rischio burn-out: disciplina va bene, ma non troppa. Chi lavora da casa non ha orari fissi, il che significa che una giornata può finire prima, ma può anche ritrovarsi davanti a un computer per 12 ore di fila, senza nulla a interrompere la sessione di lavoro. Con il rischio di arrivare a sera con occhi e mente stanchi e non riuscire a staccare, cosa che invece avviene quando si lascia l’ufficio e si torna a casa.