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Come carteggiare un mobile da restaurare

Durante il restauro di un mobile ti capiterà di doverne carteggiare la superficie in modo da prepararla alle operazioni di stuccatura, verniciatura e ceratura. 

Durante il restauro di un mobile ti capiterà di doverne carteggiare la superficie in modo da prepararla alle operazioni di stuccatura, verniciatura e ceratura. 

La carteggiatura è un’operazione che solitamente si svolge durante il restauro di un mobile per eliminare una precedente stuccatura o per predisporre il legno a una nuova verniciatura e ceratura.

Quando si inizia il restauro di un mobile, a maggior ragione se si tratta di un esemplare d’antiquariato, si deve assolutamente evitare di usare delle levigatrici a motore per non far saltare le stuccature e per non rischiare di danneggiare l’intera struttura. Bisognerà piuttosto ricorrere a carte o tele abrasive da strofinare a mano sulla superficie del mobile.

Per carteggiare si usano carte abrasive acquistabili in fogli di varie dimensioni e grana diversa: la finezza o la grossolanità della carta è indicata da una numerazione progressiva.

I numeri più bassi, ad esempio 40-80-100, indicano un grado di abrasività molto ruvido mentre i numeri alti, ad esempio 320-380-400 indicano una maggior finezza della carta.

In genere si considerano grossolane le carte abrasive al di sotto del numero 180 mentre si considerano fini quelle al di sopra del valore 240.

L’ideale sarebbe eseguire la carteggiatura a mano con movimenti che seguono la venatura del legno e non in senso inverso, evitando di compiere passaggi bruschi e trasversali che potrebbero lasciare segni visibili e graffi sulla superficie del mobile.

Per carteggiare più comodamente si può avvolgere la carta abrasiva su un pezzetto di legno tenero o di poliuretano espanso. Per carteggiare particolari profili come i pezzi modanati si tende di solito ad avvolgere la carta su una spugna morbida o uno straccio, in modo da adattarsi al profilo del legno.

Durante la carteggiatura è consigliabile rimuovere di continuo la polvere che si accumula, così da evitare di segnare il legno con le particelle residue. Allo stesso modo la carta abrasiva sporca va sostituita perché i residui di legno intrappolati tra i granelli della carta possono lasciare segni sulla superficie.

Di solito si effettuano due o più fasi di carteggiatura a seconda dell’effetto che si vuole raggiungere, comunque dopo la prima carteggiatura grossolana segue sempre una levigatura più fine.

Al termine dell’operazione si deve sempre rimuovere la polvere con un aspiratore e poi ripulire il legno con uno straccio umido per catturare ogni minimo residuo.

A questo punto si procede a ripassare e riempire ulteriormente le parti stuccate in precedenza e, una volta seccatosi il nuovo stucco, effettuare una seconda mano di carteggiatura.

Se invece si deve procedere alla lucidatura e verniciatura del mobile ovviamente non bisognerà più mettere mano alla carta vetrata.

Foto © djtaylor - Fotolia.com 

Tipsby Dea

Carteggio e impiallacciatura

La carteggiatura si può effettuare anche su un mobile impiallacciato, trattando la superficie esattamente come se si trattasse di legno massello.