Altri animali
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Coronavirus: gli animali si riappropriano degli spazi urbani

A causa dell’emergenza Coronavirus, le persone sono costrette a stare a casa e gli animali ne approfittano per ripopolare gli spazi urbani. 

A causa dell’emergenza Coronavirus, le persone sono costrette a stare a casa e gli animali ne approfittano per ripopolare gli spazi urbani. 

Delfini nei nostri porti, cigni e anatre lungo la Senna, pecore e cervi nei paesini dell’Inghilterra, sciacalli nel parco Hayarkon di Tel Aviv e scimmie a Nuova Delhi. E poi ancora macachi dalla lunga coda che popolano le città thailandesi, puma che girano indisturbate per le strade di Santiago del Cile e persino leoni che si sdraiano sull’asfalto di una strada del Kruger National Park in Sudafrica.

La lista degli animali selvatici che si riappropriano degli spazi urbani, vagando pacificamente tra piazze e strade, si allunga ogni giorno di più da quando gli umani sono stati confinati in casa, in quarantena, per contrastare la diffusione del coronavirus.

Umani reclusi, natura in libertà

I vari lockdown imposti in gran parte delle nazioni hanno reso praticamente semi deserte strade e centri urbani, spingendo gli animali di varie specie ad affacciarsi timidamente proprio in quegli spazi da cui in passato erano stati allontanati a causa di una repentina antropizzazione del territorio. Scopriamo gli effetti positivi della reclusione forzata sulla natura.

Riduzione dell’inquinamento

Foto: Sergei Uriadnikov-123RF

L’assenza di persone e la diminuzione degli spostamenti sui mezzi di trasporto, ha anche prodotto una riduzione dell’inquinamento: prova ne è il fatto che ad esempio le acque della laguna di Venezia sono tornate limpide e pulite al punto tale da essere ripopolate da pesci. Ma anche la calma ritrovata improvvisamente in alcuni porti italiani per la mancanza di barche e navi, ha spinto alcuni delfini ad avvicinarsi alla banchina portuale, come è avvenuto in Sardegna e in Calabria.

>>Leggi anche: "Il Coronavirus minaccia anche i gorilla di montagna"

Un graduale ritorno

Ora che in molti paesi si sta pian piano programmando la riapertura delle attività economiche e un po’ ovunque i lockdown sembrano avvicinarsi a una fase di allentamento, è inevitabile che il fenomeno dell’inurbamento di specie animali selvatiche scomparirà. Gli animali selvatici torneranno a rifugiarsi lontano dalle città e dall’uomo, lasciandoci comunque il ricordo di un’esperienza unica e meravigliosa che si verifica di rado e ancora più raramente si osserva.

Noi speriamo che tutto questo ci serva da lezione, perché, citando l'eterna lezione de "Il Gattopardo": «Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi».