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Perché il 17 febbraio è la festa del gatto?

Il 17 febbraio si festeggia la giornata nazionale del gatto, una ricorrenza istituita nel 1990 per celebrare il felino domestico.

Una festa, tante date

Per essere più corretti la festa del gatto è diversa da Paese a Paese: in Italia e in buona parte d'Europa si festeggia appunto il 17 febbraio, invece in Giappone si celebra il 22 febbraio e il 1º marzo in Russia. Poi nel 2020 l'International Fund for Animal Welfare ha deciso di fissare il World Cat Day, la giornata mondiale del gatto, l'8 agosto.

La festa del gatto in Italia

Nel nostro Paese la festa del gatto ricorre il 17 febbraio per vari motivi: la storia vuole che sia stata la giornalista Claudia Angeletti a proporre ai lettori della rivista “Tuttogatto” un referendum per stabilire il giorno da dedicare al micio e alle varie razze di gatto. Venne poi scelta la prosposta della signora Oriella Del Col che motivò la data sostenendo che il mese di febbraio, secondo i detti detti popolari, era considerato “il mese dei gatti e delle streghe”. Ma non solo, il secondo mese dell'anno venne scelto anche perchè legato al segno zodiacale dell’Acquario, il segno degli spiriti liberi che proprio come i gatti non amano essere oppressi da troppe regole.

Il mondo della magia e i gatti

Sempre tenendo conto del collegamento fra il mondo magico e i gatti, si scelse poi il numero 17 che per tradizione è sempre stato considerato un numero portatore di sventura: fama che purtroppo è stata riservata anche al gatto, in particolare al gatto nero.

Le sette vite del gatto

Il numero 17, scritto in numero romano è “XVII” e può essere anche considerato l’anagramma della parola “VIXI” che in latino significa “sono vissuto” e di conseguenza “sono morto”: questa considerazione non varrebbe per il gatto che può, secondo la leggenda, vantare molte vite e per la precisione di 7: infatti il 17 può anche essere letto come “1 vita per 7 volte”.