Gatti
Gatti

Gatto di Pallas: tutto sul felino più antico della terra

Pare sia uno dei felini più antichi del pianeta: andiamo alla scoperta del gatto di Pallas, un animale molto schivo e selvatico che vive in Asia.

Pare sia uno dei felini più antichi del pianeta: andiamo alla scoperta del gatto di Pallas, un animale molto schivo e selvatico che vive in Asia.

Osservando alcune foto di gatti buffi ed espressivi, balza subito all’occhio come il gatto di Pallas (Otocolobus manul) sia una delle razze di gatti più strane al mondo, tanto da ricordare nell’aspetto un gufo, per via del suo muso piatto e i grandi occhi. 

Noto anche come Manul o gatto delle steppe o gatto delle sabbie, il gatto di Pallas è stato classificato come “Felis Manul" nel 1776 dal naturalista tedesco Peter Pallas.

Le caratteristiche del Gatto di Pallas

Il suo nome scientifico “otocolobus” deriva dal greco antico e si può tradurre in “dalle orecchie brutte”, mentre la parola “manul” ha le sue radici nella lingua mongola. Il gatto di Pallas è un felino molto schivo che conduce una vita prevalentemente notturna.

Foto: Andrea Izzotti@123rf.com

Aspetto fisico

Il gatto di Pallas è caratterizzato da zampe corte, corporatura tozza, testa corta e larga con fronte piatta, grandi occhi rotondi e orecchie ampie. Il Felis Manul pesa tra i 6 e i 10 chili e misura fino a 70 cm di lunghezza con una coda di circa 20-30 cm. A un primo sguardo può sembrare il gatto più grande del mondo ma in realtà, a farlo sembrare imponente, è solo il folto e lungo pelo, necessario per resistere al freddo.

Il manto di questa razza felina in inverno è tendenzialmente grigio, mentre in estate presenta striature ocra e color ruggine marrone. Sono presenti anelli neri sulla coda, macchie nere sulla fronte e strisce scure vicino a occhi e guance: il mento e la gola invece sono di solito bianchi.

Dove vive? L'Habitat

Il Gatto di Pallas vive in ambienti semidesertici dell’Asia centrale: predilige la steppa di Russia, Mongolia e Tibet perché non è molto abituato a muoversi nella neve alta. La sua diffusione si registra anche ad ovest fino all'Iran, all'Armenia e all’Azerbaigian: alcuni esemplari sono stati avvistati a 5.050 m di altitudine.

Questo felino solitario e notturno, passa le sue giornate in grotte, crepacci, anfratti e tane in precedenza scavate da altri animali.

L'alimentazione

Il gatto di Pallas è un predatore carnivoro che si ciba di piccoli mammiferi lagomorfi come il pika, di roditori come le arvicole e di uccelli.

Foto: belizar-123rf.com

Poiché si nutre di animali spesso dannosi per l’agricoltura, il Manul viene considerato un animale benefico, ciononostante è stato a lungo cacciato per la sua pelliccia. Anche se il commercio internazionale delle sue pelli è in gran parte cessato dalla fine del anni ’80, il Manul è comunque classificato come animale “quasi a rischio” estinzione dalla IUCN.

Gatto di Pallas: carattere

Il gatto di Pallas è di fatto un gatto selvatico, che ama dedicarsi alla caccia. Non è molto amichevole con l'uomo, tende a nascondersi come difesa, ma tendenzialmente lo tollera abbastanza bene (purché vengano mantenute le distanze).

Come tutti i gatti è molto attivo all'alba e al crepuscolo, gli orari dedicati alla caccia, mentre per il resto della giornata resta nascosto in tane e grotte per proteggersi da potenziali predatori.

Gatto Pallas: non provate ad addomesticarlo

Foto: Nikolai Vakhrushev - 123rf.com

Questo felino dall’aspetto buffo e adorabile, non può però essere tenuto come animale domestico: non solo gli risulta difficile sopravvivere a bassa quota, ma soprattutto è un animale molto schivo e tendenzialmente selvatico.

Gatto di Pallas: perché non ha prezzo

Proprio perché questo gatto buffo a pelo lungo suscita un'enorme simpatia, in questi ultimi anni sono aumentate le ricerche Google dedicate a "gatto di Pallas dove comprarlo" e "gatto di Pallas prezzo".

In realtà questo meraviglioso felino giallo verdastro non può essere acquistato. Si tratta di una specie protetta, un gatto selvatico che deve vivere nel suo habitat. Creare un allevamento di gatto Manul non avrebbe quindi senso, perché non può essere addomesticato e, a bassa quota, ha un rischio di sopravvivenza minimo.

Il rischio di estinzione del micione della Mongolia

Il gatto di Pallas è una specie a rischio di estinzione. Uno dei motivi del calo drastico della popolazione di gatto Manul è la scomparsa della marmotta della Mongolia, una tra le sue prede preferite (se non l'unica in determinate zone desertiche).

Ma meno marmotte non significa solo meno cibo, ma anche un numero inferiore di tane in cui rifugiarsi. In questo modo, questo splendido felino resta più esposto agli attacchi di possibili predatori, tra cui i cani pastori. Questi ultimi vivono con le famiglie di pastori, ma sono in grado di allontanarsi diversi chilometri dalle loro case girovagando liberi. Quando trovano un gatto di Pallas sono in grado di ucciderlo senza alcuna difficoltà.

La battaglia dei ricercatori italiani per salvare il Manul

Claudio Augugliaro, ricercatore palermitano, da anni segue le tracce del gatto di Pallas e, insieme al suo team, ha compiuto un'impresa impressionante: catturare con le fototrappole l'elusivo felino, individuando una quindicina di esemplari in un'area di circa 100 km quadrati, attraverso oltre 500 scatti.

Questo risultato è molto importante, poiché stabilendo il numero di felini presenti su un determinato territorio è possibile effettuare delle stime attendibili e procedere con delle azioni di salvaguardia concrete per preservare questa meravigliosa specie.