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Yummy dummies - ricette a prova di incapacy

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Dolci

  • Porzioni

    4

  • Tempo preparazione

    30 min (riposo) +20 min

    PT20M

  • Tempo cottura

    circa 5 min

    PT5M

  • Tempo totale

    25 min

    PT25M

  • Cucina

    Italiana

  • Cottura

    In pentola + a freddo

Quando si tratta di dolci al cucchiaio, c'è sempre un alleato contro la nostra incapacity: quale? Ce lo spiega Sofia!

Quando si tratta di dolci al cucchiaio, c'è sempre un alleato contro la nostra incapacity: quale? Ce lo spiega Sofia!

Ogni volta che dovete fare questi benedetti dolci al cucchiaio iniziate con le vostre teorie matematiche e fisiche sul ricalcolo della gelatina. Mi scrivete messaggi strazianti con allegate foto di torte collassate e sciolte. «Ti prego Sofia, dimmi come recupero», la mia risposta è sempre la stessa: non recuperi, te la bevi con la cannuccia.

La dura (?) legge della gelatina

La gelatina è come la legge: non ammette ignoranza. Se la usi correttamente ti promuove, se fai come dici tu non solo ti boccia, ma ti rovina ore di fatiche lavorative, che verosimilmente sarebbero comunque andate vanificate per qualche altro motivo che dipende sempre da voi. L’alternativa al dolce da bere è il dolce di plastica, che si deforma ma non si spezza, una sorta di blob indurito, dato sempre dalla vostra incapacità di fidarvi di chi ha bilanciato per voi le ricette. In certi campi (alcuni illegali), due grammi (di gelatina) fanno la differenza.

Un alleato per andare al sodo: il cioccolato fondente

C’è qualcosa però che troverete sempre dalla vostra parte, qualcuno che non è interessato al vostro intervento: quella persona non sono io. C’è qualcosa che ce la fa sempre, da sola, e non vi giudica come fa la matrigna gelatina: il cioccolato fondente.

Non sto per dirvi frasi tipo "il cioccolato è sempre la risposta alla vostra domanda", anzi, sono in causa presso il Tribunale della Maleducazione Online per aver mandato messaggi cattivi e cinici alle mie colleghe romantiche. Vi voglio dire che se volete fare un dolce al cucchiaio e non avete alcuna competenza, il cioccolato fondente è sempre un buon amico.
Non facciamo la torta ai tre cioccolati, vi prometto che la faremo, ma solo quando mi avrete mandato la foto di una mousse al cioccolato fondente venuta bene.

Questa versione di mousse parte da una ganache al cioccolato, che ricordo a me stessa, perché voi come sempre sapete tutto, è unione di cioccolato e panna. Solo che in questo caso non vi insulto e non vi strillo se incorporate un po’ d’aria, perché tanto dopo va montata, quindi poco male.
Questa è una ricetta a prova di insicurezza, perché viene sicuramente bene, a patto che usiate un cioccolato di qualità. Perché è l’unica cosa che darà sapore al vostro dolce, quindi se prendete cioccolato 1% cacao 50% segatura di legno e 49 % varie ed eventuali saprà di segatura di legno e varie ed eventuali, vietato piangere come sempre.

Cosa vi serve, per 4 porzioni

Ingredienti

  • 150 g di cioccolato fondente
  • 150 g di panna di ottima qualità (anche qui, vietato scegliere panna al pecorino e caciotta)

  1. Spezzettate il cioccolato in un contenitore abbastanza capiente.
  2. Scaldate 80 g di panna in un pentolino, non la sfondate con l’ebollizione, deve essere molto calda ma non bollente.
  3. Montate la panna rimanente, ben ferma - anche qui, cercate di non fare un incrocio fra ricotta e burro - e lasciatela da parte.
  4. Torniamo alla panna calda, versatela sul cioccolato spezzettato e con l’aiuto di una marisa mescolate bene fino a che non sia tutto sciolto.

    Ganache per mousse al cioccolato

  5. Lasciate a riposare in frigorifero per poco meno di 30 minuti.
  6. Passato questo tempo in planetaria con la frusta o con le fruste elettriche montate questo composto. Non vi aspettate che monti tipo la panna, deve solo incorporare un po’ d’aria, ci vorranno circa 5 minuti.
  7. Unite la panna montata e versate dove volete.

    Aggiunta panna musse al cioccolato

Teoricamente è già pronta da servire, ma se state cucinando a Tunisi e siete lenti come la mia guarigione dalle placche alla gola, dovreste rimetterla un po’ a tirare in frigo, a raffreddare intendo.
Mi raccomando non fatevi ripetere sempre le stesse cose: il riposo in frigo della ganache è fondamentale altrimenti da ‘’tiepida’’ non monta e perdete solo tempo a fissare le fruste che girano, girano, girano, non vi dico come cosa.

Vi voglio dire incapacy miei che al risultato ci si può arrivare in mille modi e che quello più difficile non è per forza quello di valore massimo. Relax.

Foto: Ilaria Muri