Secondi Piatti

Sarde a beccafico: ricetta casalinga e facile

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Secondi Piatti

  • Porzioni

    4

  • Tempo preparazione

    15 min

    PT15M

  • Tempo cottura

    20 min

    PT20M

  • Tempo totale

    35 min

    PT35M

  • Cucina

    Siciliana

  • Cottura

    Al forno

Come portare in tavola le sarde a beccafico: la tipica delizia siciliana dalla farcia irresistibile e dal profumo inebriante che si può cuocere al forno o in padella.

Come portare in tavola le sarde a beccafico: la tipica delizia siciliana dalla farcia irresistibile e dal profumo inebriante che si può cuocere al forno o in padella.

Le sarde a beccafico sono una ricetta della nonna della cucina siciliana conosciuta e apprezzata in tutta la penisola. Nonostante sia una pietanza che affonda le sue radici nella cucina povera dell'isola - nell'ambito della quale il pesce azzurro era un alimento comune ed economico – è una prelibatezza estremamente gustosa.  Merito degli ingredienti che costituiscono il ripieno della ricetta siciliana delle sarde a beccafico: pangrattato, uvetta e pinoli.

In questo articolo vi guidiamo passo passo nella loro preparazione: da ciò che vi serve per portarle in tavola a come pulirle e arrotolarle, fino alla cottura in padella o in forno per soddisfare ogni preferenza. Vediamo come si fanno le sarde a beccafico.

La ricetta originale delle sarde a beccafico

Quella delle sarde a beccafico è una ricetta semplice che, come anticipato, non richiede che pochi ingredienti e ancor meno lavoro. Forse non tutti lo sanno, ma è un piatto inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Come spesso accade quando si parla di piatti tipici, anche di questo esistono diverse varianti all'interno della stessa Sicilia. La ricetta che vi proponiamo è quella alla palermitana, ma basta spostarsi di pochi km per trovare, nella versione catanese, il caciocavallo nel ripieno e, nella versione messinese, che è fritta, anche i capperi.

Innanizitutto, per un ottimo risultato, bisogna utilizzare sarde freschissime. In quanto alla loro pulizia, potete delegarla al vostro pescivendolo di fiducia, oppure seguire le istruzioni che trovate sotto.

Una volta a casa, potete metterle a bagno nell'aceto, che ne smorza in parte il sapore dolce. E, se dovessero avanzare, potrete sempre utilizzare quelle rimaste in una delle tante ricette con le sardine tipiche della cucina siciliana, e non solo, come la pasta con le sarde o le sarde in saor.

Ingredienti

  • 500 g di sarde fresche già pulite e spinate
  • 80 g di pangrattato
  • 50 g di uvetta sultanina
  • 30 g di pinoli
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio d’aglio
  • 50 ml di olio extravergine di oliva
  • Succo di 1 limone
  • Sale e pepe q.b.

Procedimento

  1. Preparate il ripieno
    In una ciotola, mescolate il pangrattato fatto precedentemente tostare con i pinoli, l'uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida e strizzata, il prezzemolo tritato, l'aglio tritato finemente, un filo d'olio extravergine di oliva, sale e pepe.
  2. Mescolate fino a ottenere un composto omogeneo
    Se dovesse risultare troppo secco, potete inumidirlo con un po' di olio.
  3. Pulite le sarde a libro
    Incidetele lungo il ventre, rimuovetene la testa e le interiora, apritele a metà senza staccare la coda, eliminate la lisca centrale e sciacquatele delicatamente sotto l'acqua fredda.
  4. Farcite le sarde
    Prendete ogni sarda, asciugatela con della carta assorbente, adagiatela con la pelle rivolta verso il basso, aggiungete un cucchiaio di ripieno vicino alla parte più larga del pesce e arrotolatela delicatamente fino a chiuderla. Fissate il tutto con uno stecchino.
  5. Preriscaldare il forno a 180°C.
    Disponete le sarde su una teglia leggermente unta di olio o foderata con della carta da forno. Conditele con un filo d'olio e qualche goccia di succo di limone in superficie.
  6. Fatele cuocere per circa 20-25 minuti, girandole a metà cottura, fino a quando il pangrattato diventa dorato e croccante. Servite le sarde a beccafico alla palermitana calde o tiepide.

Variante fritta in padella

Esiste anche una versione fritta delle sarde a beccafico in padella. In questo caso, dopo averle farcite accoppiandole a due a due, si passano nell'uovo sbattuto per ottenere una crosticina dorata e per impedire al ripieno di fuoriuscire. Quindi, si friggono in olio caldo fino a doratura da ambo i lati.

Cosa vuol dire sarde a beccafico?

Il termine “beccafico” ha origini curiose. Deriva dai beccafichi, uccelli dei quali solo i nobili siciliani potevano permettersi di andare a caccia. Che venivano mangiati farciti e serviti con ancora attaccata la codina.

Essendo al di fuori della portata dei contadini, questi ultimi li sostituirono con le sarde, mantenendo la codina. E utilizzando lo stesso ripieno.

Varianti

Questa ricetta per le sarde è molto versatile e ammette diverse varianti che non vanno a stravolgere particolarmente il sapore originale. Potete aggiungere il finocchietto selvatico, il succo di limone o di arancia, i pomodorini. Potete sostituire il pangrattato con della mollica di pane o cuocere le sarde a beccafico nel sugo.

Come mangiarle

Vi consigliamo di mangiarle appena fatte, per apprezzarne oltre la croccantezza, anche l'umidità del ripieno che, man man mano che si raffreddano, va a seccarsi.

Potete gustarle come antipasto, calde o tiepide, accompagnate da fette di pane casereccio o adagiate sui crostini. Come secondo piatto, accompagnandole con un contorno semplice come dell'insalata verde, delle patate al forno o delle verdure grigliate.

Se volete abbinare loro un vino, optate per un bianco siciliano, come il Grillo o l'Inzolia, che vanno a bilanciare la dolcezza del ripieno.

Conservazione

Se dovessero avanzare, potete lasciarle raffreddare completamente, poi sistemarle in un contenitore a chiusura ermetica e trasferirle in frigo. Dove possono durare fino a 2 giorni. Potete anche congelarle già cotte. Avvolgetele con della pellicola trasparente e riponetele in un sacchetto da freezer. Si conserveranno fino a 1 mese.

Quando andrete a consumarle nuovamente, fatele riscaldare in forno a 160°C per 10 minuti o in padella a fuoco basso. Senza esagerare perché potrebbero seccarsi. Vi sconsigliamo il microonde che potrebbe rendere il ripieno gommoso.

Credit Photo Apertura | Pixabay