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Paola, professione schiacciatrice

Scelta come portabandiera olimpica a Tokyo, l'italiana Egonu è oggi la pallavolista più forte al mondo. Specialista nel superare i muri avversari, fa lo stesso con i pregiudizi. Scopriamola meglio.

Scelta come portabandiera olimpica a Tokyo, l'italiana Egonu è oggi la pallavolista più forte al mondo. Specialista nel superare i muri avversari, fa lo stesso con i pregiudizi. Scopriamola meglio.

Forte, fortissima. Ma anche italiana di colore e bisessuale. Chi se ne frega, verrebbe da dire, del colore della pelle di Paola Egonu e, soprattutto, di chi va a letto con lei. E invece no, conta parecchio nel caso della pallavolista azzurra scelta dal CIO (insieme ad altri sette atleti) come portabandiera olimpica a Tokyo, perché Egonu non è solo il simbolo del nostro volley, ma anche il volto della nuova Italia, di una generazione pronta a sfidare convenzioni e bigottismo, finalmente a testa alta. Nel suo caso, altissima (è 1,93 m). 

Pallavolista per caso

Papà camionista a Lagos e mamma infermiera a Benin City prima dell’arrivo in Italia, Paola Egonu nasce il 18 dicembre 1998 a Cittadella da genitori nigeriani. Cresciuta in Veneto insieme ai fratelli Angela e Andrea, da piccola è interessata molto agli studi e poco, anzi per niente, allo sport: finiti i compiti, tanta tv. A spingerla verso la pallavolo è allora il padre, che la convince a trovarsi un hobby. La ricerca del “passatempo”, durata non si sa quanto, finisce decisamente nel modo giusto, perché Paola fin da subito si rivela letale nel ruolo di opposto.

La nascita di una stella

Già, opposto. O schiacciatrice, per intenderci. Questo il ruolo di Egonu, principale terminale offensivo della squadra, sempre pronta a far “male” alle avversarie con i suoi attacchi. Dopo i primi passi nella realtà pallavolistica della sua Cittadella, nel 2013 Paola entra a far parte della squadra federale del Club Italia, società con sede a Roma che ha lo scopo di formare giovani atlete provenienti dai vivai delle varie squadre della penisola. Quattro le stagioni trascorse nella Capitale, la prima in B1, la seconda in A2, le ultime in A1: durante la terza giornata del campionato 2016/17 realizza 46 punti contro il San Casciano (dove gioca oggi la cugina Terry Enweonwu), record per una singola giocatrice nella massima divisione. All’epoca.

La più forte di tutte

Affermatasi nel frattempo punto fisso della Nazionale, nel 2017 viene ingaggiata dall’AGIL Novara: in due stagioni con il club piemontese si aggiudica altrettante Coppe Italia, una Supercoppa e soprattutto la Champions League, torneo in cui viene premiata come miglior giocatrice. A fine anno torna in Veneto, accasandosi all'Imoco Conegliano, club diventato in pochi anni una superpotenza del volley femminile italiano. Con lei nel ruolo di opposto, Conegliano conquista non solo due “scudetti” (e Coppe Italia), ma soprattutto il Campionato Mondiale per Club 2019 e la Champions League 2021, con Egonu sempre MVP. E tanto per non farsi mancare niente, durante una gara dei play-off scudetto realizza 47 punti, ritoccando il record precedente che già le apparteneva. Nel 2022 vince con la nazionale italiana la medaglia d'oro alla Volleyball Nations League, venendo riconosciuta sia come miglior opposto che come MVP, seguita dal bronzo al campionato mondiale. Non è dunque strano che oggi Egonu sia una delle giocatrici più pagate al mondo, con uno stipendio di 400 mila euro l’anno.

Il coming out nel 2018

Sempre pronta ad abbattere i muri avversari, Paola Egonu vuole fare lo stesso anche con i pregiudizi. A novembre 2018, intervistata dal Corriere della Sera fa coming out, rivelando di essere fidanzata con la pallavolista polacca Katarzyna Skorupa, conosciuta durante la militanza comune nell’AGIL (stagione 2017/18). La loro storia è finita da tempo, ma il peso di questa dichiarazione è vivo ancora oggi, in un mondo dello sport ancora refrattario a certe ammissioni.

Nell'estate 2022 Egonu è stata fotografata con il pallavolista della massima divisione turca Michal Filip. Insieme hanno trascorso le vacanze in Sardegna. Alle domande dei giornalisti, la giocatrice ha dichiarato: "A me piacciono le persone, il genere conta poco".

Sul tetto d’Europa

Inserita da Forbes nella classifica degli Under 30 europei più influenti, Paola Egonu non è “solo” volley: nel 2020 doppia infatti il personaggio di Sognaluna nel film Soul della Disney, premiato come miglior pellicola d’animazione agli Oscar. Poi il prestigioso ruolo di portabandiera olimpica a Tokyo, in una spedizione che ha visto l’Italia alla ricerca della vittoria più prestigiosa, sfumata ai quarti contro la Serbia, di nuovo, dopo l’amarissimo argento al Mondiale del 2018. Infine l’ennesima sfida contro le campionesse del mondo, questa volta con il sapore dolce del trionfo, in finale ai campionati europei: dopo la delusione olimpica, una slpendida rivincita.

Paola Egonu a Sanremo

Paola Egonu ha raggiunto un altro risultato importantissimo. Infatti, è stata co-conduttrice del 73esimo Festival di Sanremo. Lo aveva annunciato Amadeus al Tg1, anticipando che, nella serata di giovedì 9 febbraio, la campionessa azzurra di pallavolo sarebbe salita sul palco dell'Ariston.  Ed è lì che Paola ha conquistato tutti, con la sua grande e genuina umanità. 

Per la stella della nazionale italiana di pallavolo è stata la sua prima esperienza in questo ruolo inedito, anche se già l'anno scorso aveva sperimentato la ribalta televisiva, conducendo una puntata de Le Iene su Italia 1.

Foto: @LaPresse