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Infedeltà finanziaria: cos’è e come evitarla

Dai conti correnti nascosti ai debiti mai confessati: quando è giusto parlare di infedeltà finanziaria? Definizione, esempi e possibili vie d'uscita.

Dai conti correnti nascosti ai debiti mai confessati: quando è giusto parlare di infedeltà finanziaria? Definizione, esempi e possibili vie d'uscita.

«Ho conosciuto Giacomo 2 anni fa. Innamoratissimi fin dal primo giorno, siamo andati a vivere insieme dopo 6 mesi, senza aver quasi mai parlato di soldi, se non per il minimo indispensabile sulle spese di casa. Fin da principio, però, mi sono resa conto che, nonostante le buone intenzioni dichiarate, c’era qualcosa di strano nel suo modo di spendere, negli impegni presi e non mantenuti, anche se guadagna molto bene. La cosa mi ha insospettita, ma inizialmente non ci ho dato peso. Solo col tempo ho capito che mi nascondeva davvero qualcosa: un accumulo di debiti di ogni tipo molto più grande di quanto potessi immaginare, del quale ancora oggi non mi ha parlato in alcun modo».

La storia di Patrizia potrebbe essere quella di chiunque di noi. E ha un nome ben preciso: infedeltà finanziaria.

Che cos’è l’infedeltà finanziaria

Quando si pensa al tradimento, solitamente il pensiero va subito all’infedeltà amorosa o sessuale
Eppure, esistono anche altri tipi di situazioni meno conosciute: c’è l’infedeltà emotiva, quando si è segretamente legati emozionalmente più ad un’altra persona rispetto a quella con cui si è in coppia; c’è l’infedeltà tecnologica, propria di chi ha rapporti virtuali intimi con altre persone online o tramite social; e c’è l’infedeltà finanziaria, che si realizza quando i segreti nella coppia riguardano le risorse economiche.

Dal tenere nascoste determinate spese al non mettere l’altro a conoscenza dell’esistenza di un particolare bene/patrimonio, l’infedeltà finanziaria è ormai tra le principali cause di separazione e divorzio.

5 esempi di infedeltà finanziaria

Ma cosa significa realmente e come riconoscerla nella vita di ogni giorno?
Ecco alcuni esempi concreti:

1. Acquisti effettuati di nascosto

C’è chi tende a nascondere dei vizi dispendiosi (e le relative conseguenze sul conto in banca) come il gioco d’azzardo, le scommesse sportive, ma anche pornografia, alcool e droga. 
C’è chi invece si lascia trasportare da shopping compulsivo (abbigliamento, tecnologia, trattamenti di bellezza) e, per non incorrere nel giudizio altrui, volutamente non comunica al partner questo tipo di spese.

2. Debiti taciuti

In questo caso è spesso l’orgoglio a farla da padrone: c’è chi prova vergogna per una drastica situazione debitoria, chi invece nemmeno si rende conto che l’accumulo di rate potrebbe diventare un reale problema per tutta la famiglia.

3. Risparmi accumulati ed occultati

Esistono anche delle spiacevoli situazioni in cui il denaro diventa un’arma per mantenere il totale controllo sul coniuge, non permettendo all’altro l’accesso alle risorse economiche della famiglia.

4. Bugie sull’effettivo ammontare dello stipendio

Secondo uno studio di Lloyds Bank, il 30% delle coppie affronta l’argomento denaro per la prima volta dopo oltre 6 mesi dall’inizio della relazione e in ogni caso se ne parla solo molto dopo essersi raccontati di viaggi, lavoro e animali domestici preferiti.

5. Possesso di conti correnti clandestini sconosciuti al coniuge e/o carte segrete

Molte persone non sanno che mentire sulla propria disponibilità economica, aprire un conto in banca segreto o nascondere denaro può anche avere rilevanza nelle cause di separazione di tipo civile e addirittura anche penale, se vengono sottratti mezzi al bilancio familiare necessari per il sostentamento dei figli.

In tutti questi casi c’è alla base un’unica e grande verità: la mancanza di comunicazione su un tema importante come quello delle proprie finanze, volutamente taciuto all’altro per timore delle conseguenze.

Statisctiche: l’infedeltà finanziaria è tutt’altro che rara

Secondo la National Endowment for Financial Education®, il 41% degli americani mente al partner sulla gestione dei soldi, mentre il 75% ammette che queste bugie, più o meno gravi, hanno compromesso la relazione.

In Italia la situazione peggiora: secondo un’analisi dello studio legale Albini, specializzato in Diritto di Famiglia, situazioni di infedeltà finanziaria si presentano addirittura in 6 coppie su 10, tra conti segreti, menzogne sul proprio stipendio e acquisti nascosti.

La scoperta di una o più di queste situazioni fa scaturire mancanza di fiducia e spesso, da chi la subisce, viene descritta come un’esperienza umiliante e dolorosa.

Infedeltà finanziaria: come venirne fuori

Ripartendo proprio dalla comunicazioneabbattendo i tabù: nessuna vergogna e nessun pregiudizio sono le basi per un rapporto di coppia sano, anche dal punto di vista economico.

Il primo passo da fare è non aspettare che si presentino dei problemi per iniziare a parlare di soldi ma condividere l’argomento come uno dei tanti aspetti della fase di conoscenza, al fine di comprendere se anche in quest’ambito c’è affinità e si possono costruire obiettivi comuni.

Inoltre, a prescindere dal valore delle entrate e dall’attività svolta (quindi anche chi lavora in casa), entrambi i partner è bene che siano coinvolti nelle scelte di carattere economico, affinché ci sia equilibrio e consapevolezza e si eviti fin da principio di generare situazioni scomode.

Se invece ci si trova già in una situazione di difficoltà, anche in questo caso è importante ripartire dall’ascolto reciproco e dall’evitare il più possibile gli attacchi personali. Parlare, ascoltare, riflettere e agire di conseguenza diventano i passi indispensabili da seguire per fare delle scelte consapevoli sulla coppia.

Qualora sia opportuno, ci si può anche rivolgere a degli specialisti per andare a fondo e affrontare concretamente le origini delle bugie economiche che hanno dato vita a questo tipo di infedeltà o a dei consulenti che possano aiutare nella risoluzione del problema economico.

Per evitare che tutto ciò accada, è importante trovare nel tempo il giusto equilibrio: se si lavora entrambi, una buona idea è quella di tenere ognuno il proprio conto personale ed aprirne eventualmente un terzo condiviso per le spese e gli obiettivi comuni, come ad esempio acquistare la casa o le spese per i figli.

In questo modo sarà più semplice mantenere la propria autonomia ma allo stesso tempo condividere e raggiungere gli obiettivi comuni, partendo sempre da chiarezza, sincerità e comunicazione.

Foto apertura: bialasiewicz - 123RF