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Benessere del bambino: cos'è la crosta lattea?

La testa di tuo figlio è coperta da piccole scaglie? Non temere: quasi sicuramente è per via della crosta lattea, una condizione davvero comune e per nulla grave. Ti spieghiamo passo dopo passo cosa fare per prenderti cura del tuo bimbo.

La testa di tuo figlio è coperta da piccole scaglie? Non temere: quasi sicuramente è per via della crosta lattea, una condizione davvero comune e per nulla grave. Ti spieghiamo passo dopo passo cosa fare per prenderti cura del tuo bimbo.

Anche tu, al momento del bagnetto, hai notato che la testa del tuo bimbo è coperta da crosticine untuose e piccole scaglie di colore bianco o giallastro? Se sì, non ti preoccupare: è semplicemente la crosta lattea, un fenomeno innocuo e molto comune. Con questo articolo ti spiegheremo passo dopo passo di cosa si tratta.

Cos’è la crosta lattea

La prima cosa da sapere sulla crosta lattea è che… non si chiama davvero così! Il suo nome scientifico, infatti, è dermatite seborroica neonatale. Si tratta di una patologia infiammatoria, localizzata e benigna, che si manifesta appunto con la desquamazione della cute.

Nelle forme più lievi (che poi sono la maggioranza) la crosta lattea coinvolge solo il cuoio capelluto; più di rado invece si nota anche sul volto e, se risulta particolarmente acuta, sul tronco. Anche se dall’esterno ti può sembrare incredibilmente fastidiosa, puoi star certa del fatto che il tuo bimbo non sentirà nessun dolore né prurito. Per giunta, non è nemmeno contagiosa.

Di solito la crosta lattea emerge nelle prime settimane di vita del neonato, per poi scomparire da sola verso i cinque-sei mesi. In casi molto più sporadici si ripresenta durante l’adolescenza, ma con una forma leggermente diversa, che prude e interessa anche la zona delle sopracciglia, oltre al cuoio capelluto.

Perché ai neonati viene la crosta lattea?

Se chiedi al tuo pediatra, ti confermerà che ogni giorno gli suona il telefono perché dall’altro c’è una neomamma allarmata per la crosta lattea. Si tratta infatti di una condizione davvero frequente, che interessa circa la metà dei bambini e quasi sempre scompare da sola, senza alcuna conseguenza.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché viene la crosta lattea? Sappiamo che è l’effetto di un aumento della produzione di sebo da parte delle ghiandole del cuoio capelluto, ma non è ancora chiara la causa scatenante. Secondo alcuni esperti è dovuta agli ormoni androgeni materni ancora in circolazione, secondo altri invece è collegata a un fungo presente sulla pelle.

Magari ti è capitato di sentirti dire che la “colpa” è tua, perché segui una dieta sbagliata o c’è qualcosa che non va nel tuo latte: non perdere tempo ad ascoltare questo falso mito, che è assolutamente privo di fondamento.

Come curare la crosta lattea: consigli e rimedi

Ora che abbiamo chiarito che la crosta lattea non è nulla di grave o di insolito, mettiamo nero su bianco l’unica cosa che non devi mai fare: “grattare via” manualmente le crosticine dal capo di tuo figlio, con le dita o con un pettinino. Così facendo, infatti, finiresti per irritare la cute e provocare involontariamente tante piccole escoriazioni, terreno fertile per i batteri.

Nell’attesa che la crosta lattea scompaia spontaneamente, puoi seguire questi semplici accorgimenti:

  • Scegli un detergente ad hoc per il bagnetto, arricchito da sostanze emollienti.
     
  • Fatti consigliare dal pediatra o dal farmacista di fiducia una crema da applicare dopo aver asciugato il tuo bimbo. La pelle così sarà più morbida e le crosticine tenderanno a staccarsi spontaneamente, senza traumi.
     
  • Invece della crema puoi anche fare ricorso a un olio: esistono formulazioni specifiche per i lattanti, ma possono rivelarsi utili anche l’olio di mandorla, di calendula o di noci che trovi in qualsiasi erboristeria. Anche in questo caso, chiedi sempre il parere di un professionista.
     
  • Pettina tuo figlio con una spazzola morbida, che favorisca il naturale ricambio delle cellule.
     
  • Una moderata esposizione al sole può essere d’aiuto, ma per pochi minuti ed evitando le ore più calde della giornata.

Se il tuo bimbo dà segnali di particolare fastidio, o se la crosta lattea persiste più del dovuto, non esitare a contattare il tuo pediatra. Solo un medico è capace di valutare il tuo caso specifico e consigliarti i rimedi adatti!

Foto apertura: Oksana Mironova © 123RF.com