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Diventare papà: come non sentirsi inadeguati dopo la nascita di un figlio

Gli uomini, quando diventano papà, provano molto spesso un senso di inadeguatezza. Ma da cosa scaturisce? Come combatterlo?

Gli uomini, quando diventano papà, provano molto spesso un senso di inadeguatezza. Ma da cosa scaturisce? Come combatterlo?

Maternità e paternità sono i due diversi lati di una stessa medaglia, quella della genitorialità. Ma se la maternità è un qualcosa che si costruisce poco a poco - durante i nove lunghi mesi della gravidanza - diventare papà è diametralmente opposto. In effetti non è raro sentir dire che un uomo diventa padre proprio nel momento in cui stringe il suo bambino tra le braccia per la prima volta: quest'affermazione non è poi così lontana dalla realtà!

Perché gli uomini vivono la gravidanza di riflesso: vedono il pancione crescere, mese dopo mese, ma non hanno coscienza diretta di tutte le sensazioni che la gestazione porta con sé. La prova concreta e tangibile di essere diventati papà arriva con il primissimo contatto fisico col bambino, subito dopo la sua nascita.

Diventare papà, insomma, è un evento particolarmente travolgente: e nell'occhio del ciclone è piuttosto facile sentirsi persi, inadeguati e non all'altezza della situazione.

Perché i neo papà si sentono inadeguati?

A cosa è dovuto il classico senso di inadeguatezza che provano gli uomini quando diventano papà? Oltre al diverso modo di vivere (e sentire) la gravidanza, dopo la nascita del bambino non è raro che i neo papà si trovino a sperimentare un profondo senso di esclusione, che comincia già in sala parto. I quasi papà si sentono inermi di fronte al dolore della donna, a cui tocca - a tutti gli effetti - portare alla luce il bambino. 

E, nei primi mesi di vita del bebè, il senso di esclusione potrebbe amplificarsi a causa del rapporto simbiotico che il neonato instaura con la madre, favorito sia dall'allattamento al seno sia dal fatto che, solitamente, è la mamma a rimanere a casa dal lavoro per accudire il pargolo.

Accade quindi spesso che gli uomini si sentano quasi degli intrusi e, di conseguenza, inadeguati ai compiti che la paternità porta con sé. Come reagire in modo corretto e costruttivo a queste sensazioni?

Come combattere il senso di inadeguatezza dei papà 

Diventare papà: come combattere il senso di inadeguatezza

I papà di oggi sono comunque avvantaggiati rispetto ai papà di qualche decennio fa: oggi la paternità è mutata profondamente, sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista emotivo. Il papà non è più l'uomo tutto d'un pezzo che insegna ai bambini il senso del dovere, ma è un uomo che partecipa alla crescita emozionale dei propri figli, prendendosi cura di loro anche dal punto di vista pratico.

E in queste parole troviamo già la chiave della soluzione al nostro problema: perché per combattere il senso di inadeguatezza non bisogna far altro che partecipare attivamente alla cura del bambino, nonostante il lavoro e le incombenze quotidiane. 

Quando il bambino è piccolo, quindi, cambiategli il pannolino, calmatelo quando è agitato, stringetelo a voi e parlategli senza timore. Quando è un po' più grandicello ritagliatevi degli spazi solo vostri: fate per esempio diventare fisso l'appuntamento con la favola della buonanotte, createvi un rituale su misura per voi e, soprattutto, giocate insieme. Per far scomparire il senso di inadeguatezza, insomma, non bisogna far altro che creare un legame con il bebè.