Educazione
Educazione

Margot Sikabonyi: di bambini, mindfulness e felicità

L’ex Maria della fiction "Un medico in famiglia" torna in tv al timone del primo programma televisivo che avvicina famiglie e bambini alla mindfulness.

L’ex Maria della fiction "Un medico in famiglia" torna in tv al timone del primo programma televisivo che avvicina famiglie e bambini alla mindfulness.

Cinque minuti con i nostri bambini. Cinque minuti per contare, assieme, i petali di un fiore. Cinque minuti per guardare le nuvole … per poi farle volar via, all’improvviso, come i cattivi pensieri. Cinque minuti per ascoltare, mano nella manina, le fusa di un gatto. Cinque minuti per disegnare la paura.

Nel nostro tempo del tutto e del subito queste ci sembrano attività superflue, inutili. Eppure sono fondamentali: “Dedicare al proprio bambino 5 minuti, scegliere di sedersi accanto a lui, di essere presenti con quella cosa lì, che sta succedendo solo in quel momento, ha un valore immenso. Questi 5 minuti possono essere molto più arricchenti di due ore spese da un’altra parte”, spiega Margot Sikabonyi, volto noto della tv ma anche insegnante di yoga e health coach, che quest’anno è al timone della seconda stagione di MindfulCamp, il primo programma che avvicina mamme e bambini alla mindfulness, su DeAJunior dal 17 ottobre dal lunedì al venerdì alle 14.05.

La mindfulness, per me, – spiega Margot - è quel superpotere che mi consente di essere qui, presente in questo momento, anziché pensare a quello che ho fatto prima, a dove devo andare dopo. È la differenza tra l’avere una mente piena e stressata che mi giudica e una mente calma, presente”.

Aveva 15 anni, l'attrice romana, quando ha iniziato a praticare meditazione. Giovanissima protagonista di Un Medico in Famiglia, si è trovata a gestire un successo precoce: “Mi sono accorta che molte persone intorno a me, che avevano molto successo, erano anche molto tristi. Quindi ho iniziato a farmi un po’ di domande e a ho iniziato una ricerca personale. Lo yoga e la meditazione mi hanno aiutata a capire che la felicità non me l’avrebbe portata l’esterno, e quindi il successo, ma che era qualcosa che avrei trovato solo dentro di me". Il percorso è stato lungo, a volte faticoso: "Ho affrontato traumi, sconfitto “mostri”, sono andata a studiare in vari parti del mondo con vari maestri… e alla fine ho deciso di diventare insegnante di yoga nel 2007, a Hong Kong. Adesso i miei figli sono i miei più grandi maestri”.

Valori come l’accoglienza, la gratitudine. Il respiro come mezzo per affrontare e gestire le emozioni negative, trasformandole. Sono strumenti potentissimi che possiamo dare ai nostri bambini attraverso la pratica della mindfulness. E pensate un po’, molte cose i bambini, le sanno fare già, persino meglio degli adulti: “Insegnare a un adulto a respirare bene è difficilissimo, al bambino invece la respirazione diaframmatica viene molto più naturale, è qualcosa di istintivo, quindi i benefici sono immediati. Già dopo il primo respiro profondo inizia a calmare il proprio sistema nervoso… ”, continua Margot.

Con i suoi piccoli, Bruno e Leonardo (7 e 5 anni) la dolce Maria de Un medico in famiglia pratica spesso meditazione: “La loro preferita è la meditazione guidata della sera: gli faccio immaginare di essere al mare, nella loro spiaggia preferita, dove andiamo d’estate... essere lì, sentire il vento... e poi, finalmente, il sole ...“.