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Stepchild Adoption: tutto quello che c'è da sapere

Ecco cosa si intende per Stepchild Adoption, uno dei punti più discussi del decreto Cirinnà.

Ecco cosa si intende per Stepchild Adoption, uno dei punti più discussi del decreto Cirinnà.

Il termine Stepchild Adoption significa letteralmente "adozione del figliastro".

In linguaggio giuridico indica la possibilità che il genitore non biologico ha di adottare il figlio, naturale o adottivo, del partner

Forse in pochi lo sanno ma in Italia la legge che contempla questo diritto esiste già dal 1983 anche se restringe la possibilità di adozione solo alle coppie sposate da almeno 3 anni o che abbiano vissuto more uxorio, e dunque convissuto, per almeno 3 anni e siano sposate al momento della richiesta.

La Stepchild Adoption è oggi uno dei punti più discussi del decreto legge Cirinnà in materia di unioni civili.

Il motivo?

Il ddl punta a una svolta ovvero, principalmente, all'estensione della Stepchild Adoption alle unioni civili tra persone dello stesso sesso: in questo modo anche alle coppie omosessuali verrebbe riconosciuto il diritto di adottare il figlio naturale di uno dei due partner.

Il decreto negli ultimi mesi è stato a centro di numerosi dibattiti oltre che di campagne politiche e sociali, finendo per dividere l'opinione pubblica.

Da un lato c'è chi infatti sottolinea l'esterema necessità di estendere la Stepchild Adoption alle coppie omosessuali come forma, in primis, di doverosa tutela dei bambini cresciuti dalle cosiddette famiglie arcobaleno, ovvero con due mamme o due papà. 

La possibilità infatti di essere adottati dal genitore non biologico sarebbe fondamentale per tutelate i piccoli nel caso, per esempio, di morte improvvisa del genitore naturale.

Ciononostante c'è chi invece tende a puntare il dito contro questo aspetto del decreto Cirinnà considerandolo un primo passo verso la possibilità accordata alle coppie gay di adottare bambini.

I dati emersi da numerose statistiche, però, non lasciano spazio, e soprattutto tempo, ad altri dubbi: mentre discutiamo su un decreto che in molti altri Paesi è in vigore ormai da anni, in Italia i bambini che fanno parte di famiglie arcobaleno sono tantissimi. Quasi 100.000,  aveva rivelato uno studio condotto con il patrocinio dell'Istituto Superiore di Sanità.

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