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Le Twins, il no season contro il fast fashion

Eleganza, comodità, ma soprattutto eternità: i modelli creati dalle gemelle Sara e Tania sono senza tempo, strada seguita da molti brand di moda etica e slow fashion. La ricetta vincente? Produrre quando serve, da sempre

Eleganza, comodità, ma soprattutto eternità: i modelli creati dalle gemelle Sara e Tania sono senza tempo, strada seguita da molti brand di moda etica e slow fashion. La ricetta vincente? Produrre quando serve, da sempre

Sara e Tania sono le menti e le braccia che danno vita a Le Twins, brand di slow fashion etico radicato tra la Romagna e Milano. Gemelle omozigoti, diverse ma compatibili, le sorelle Testa sono riuscite a mettere a frutto la propria passione per la moda, ribaltando i paradigmi temporali e produttivi del fast fashion. «Lo stile parte dalle idee di entrambe, siamo intercambiabili. Il campionario? Ce lo abbiamo in testa», spiegano. E quando l'idea arriva va realizzata, senza rispettare i tempi delle collezioni, lezioni che anche brand come Armani o Van Houten stanno imparando.

Ecco qual è la filosofia dietro il brand Le Twins e la loro ricetta per uscire dall'empasse economica della pandemia.

Primi passi con innovazione

Dopo aver lavorato a lungo come modelle e operatrici del settore, le sorelle Testa hanno visto che in quel mondo c'era qualcosa che non apparteneva loro. Da questo disagio nasce nel 2013 Le Twins. Tania si occupa della produzione, dislocata in Romagna. Sara gestisce lo show room e la comunicazione da Milano.

«All'inizio facevamo capi su ordinazione – spiega Sara – Non ci siamo mai occupate di total look, abbiamo puntato su abiti, parka e cappotti ecologici, t-shirt. Abbiamo iniziato fregandocene della moda o dei tempi di consegna dettati dal sistema. Per noi è assurdo vedere abiti invernali nei negozi quando è estate e viceversa. E ora se ne stanno accorgendo anche i grandi brand».

Il Coronavirus ci ha messo del suo nel sottolineare questa assurdità. «La pandemia ha messo a dura prova le aziende e ha fatto notare che il prodotto è tanto, troppo – spiega Tania – L'abbigliamento è una voce di inquinamento. Noi puntiamo sul recupero dei tessuti in magazzino, li acquistiamo in stock e li rimettiamo in circolo». I capi di Le Twins sono “sciccosi” ma anche pratici: non hanno zip e modellano il tessuto in un pezzo unico. L'abito è etichettato seguendo un principio: associare nomi di donne – amiche o personaggi conosciuti – o di luoghi cari alle creatrici.

La ricetta vincente del #NoSeason

«I nostri abiti non hanno data, sono senza tempo, in contrasto con la velocità del consumismo – spiega Tania – e a livello di produzione e logistica funziona. Per la multinazionale il No Season è impossibile: c'è bisogno di creare nuovi desideri. Noi possiamo permettercelo. Facciamo viscose, cotoni: i nostri abiti possono essere indossati tutto l'anno, anche perché da noi non c'è più l'inverno».

La moda secondo le Twins Testa

«La moda è qualcosa che colpisce subito e appaga lo sguardo. Quando vedo una donna vestita bene, mi giro a guardarla – spiega Sara – A vent'anni la moda era tutto quello che mi piaceva. Ora voglio che un capo sia anche comodo». «È un modo di essere, di trasmettere l'eleganza – aggiunge Tania – ma ci deve essere anche facilità nell'indossarlo, ci deve far stare bene». «Il Covid-19 ha dimostrato che la nostra è una ricetta vincente – dice Sara – ci siamo ritrovati a vendere gli abiti di seta perché c'erano 15 gradi».

Le Twins si definiscono service perché si sentono al servizio del cliente e della boutique. I loro capi si trovano a Milano, Roma, Montecarlo, Milano Marittima a Ibiza. Ma il grosso del business ora si fa online. Durante la quarantena hanno lanciato l'hashtag #restaacasamanoninpigiama.

«L'ho ideato perché in un momento così triste era importante sentirsi belli non solo per se stesse, ma anche per chi abbiamo accanto – ricorda Sara – I nostri abiti non sono solo per andare fuori la sera, ma sono facili e comodi per stare a casa». La fascia dei prezzi di questi capi è medio-alta. Si va dai 280 euro ai 500 per i capi in seta e con paillettes. «Il lusso sarà un settore che funzionerà sempre – spiega Sara – Ci fa piacere che il nostro prodotto possa arrivare a chiunque, ma il prezzo resta una barriera per alcuni».

Il futuro de Le Twins

Per Le Twins la strategia per affrontare il Mondo Nuovo resta la stessa. «Forse perché siamo state delle precorritrici. Forse altri stanno cambiando verso direzioni che abbiamo già preso – dice Tania – Quando Armani dice che le collezioni devono rimanere fino alla fine della stagioni, quella lì è la nostra filosofia. Quindi asseconderemo il tempo, le necessità dei clienti e dei negozi soprattutto in questo momento. In fondo non faremo niente di nuovo».

Sara aggiunge: «In più staremo ancora più attente. Se prima lanciavamo 15 modelli, ne lanceremo meno. Sosterremo le fibre naturali ed ecosostenibili». Anche perché un cambiamento è necessario, «non possiamo far finta di niente. Ci ha cambiato la vita. La cosa che dobbiamo fare tutti è prenderne atto, reinventarci, cercando di capire quelle che sono le necessità, le nuove abitudini del mercato. Per noi è un cambiamento relativo» aggiunge Sara.

«Non possiamo far finta che i negozi lavoreranno con gli stessi numeri. Vorrei che questo cambiamento non fosse solo negativo, ma anche positivo: un ritorno alle cose semplici, vere. Con meno consumismo, meno spreco. Fare le cose insieme ha permesso a me e Tania di confrontarci e migliorarci. Sarebbe bello se la condivisione fosse più diffusa».

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