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Le 10 maschere regionali di Carnevale più famose

Pulcinella, Arlecchino & Co.: ecco quali sono le maschere regionali di Carnevale più famose d’Italia.

Pulcinella, Arlecchino & Co.: ecco quali sono le maschere regionali di Carnevale più famose d’Italia.

Quando si tratta di Carnevale, l'Italia non ha rivali in quanto a maschere regionali. Alcune provengono dalla commedia dell'arte, altre dal teatro dei burattini, altre ancora sono state appositamente inventate per questo giocoso periodo dell'anno, come simbolo di una determinata città o regione. 

Le maschere tradizionali di Carnevale nascono con l'intento di scacciare le forze maligne dell'inverno per accogliere il tepore e i colori primaverili. Ognuna di essere ha caratteristiche e origini molto diverse. Ecco le dieci maschere più famose. 

Le maschere di Carnevale più famose d'Italia

Le maschere italiane di Carnevale sono moltissime. Farne un elenco sarebbe davvero impossibile. Abbiamo comunque provato a stilare una lista delle 10 maschere regionali più famose del nostro Paese: lasciatevi ispirare dalla tradzione!

10. Maschera di Carnevale toscana: Stenterello

maschera stenterello

Foto sultronodiuominiedonne.forumfree.it

Ideato nel XVIII secolo dall'attore fiorentino Luigi Del Buono, Stenterello è l'unica maschera del Carnevale e del Teatro di Firenze. Magro, pallido e con il naso prominente, è il tipico personaggio fiorentino chiacchierone e impulsivo, ma anche saggio e pronto a schierarsi dalla parte del più debole. Ha un difetto: la tremarella, che però è il fulcro della sua comicità.

9. Maschere di Carnevale milanesi: Meneghino

maschera meneghino

Foto www.lacasadinando.org

Meneghino è un personaggio del teatro milanese, ideato da Carlo Maria Maggi nel Seicento e diventato in seguito una delle maschere della commedia dell'arte. Il suo nome probabilmente deriva dal nome dei servi usati la domenica, i "domenighini": spesso infatti il suo ruolo negli spettacoli teatrali è quello del servo, ma nel corso dei secoli, Meneghino ha assunto è stato anche padrone, mercante o contadino. Simbolo dell'animo patriottico contro la dominazione asburgica, si identifica con Milano: i suoi abitanti non a caso sono chiamati anche "meneghini".

8. Maschera di Carnevale bergamasca: Brighella

maschera brighella

Credit it.wikipedia.org

Brighella è il migliore amico di Arlecchino: entrambi nati a Bergamo, sono i servi della commedia all'italiana. Questa maschera bergamasca deve il suo nome al carattere vivace, attaccabrighe, insolente e dispettoso. A differenza del suo coloratissimo compare, viene raffigurato quasi in total white, tranne alcune decorazioni su giacca, pantaloni e mantello.

7. Maschere del Lazio: Rugantino

maschera rugantino

Foto luli118961.wordpress.com

Rugantino è una maschera del teatro capitolino, che impersona un tipico personaggio romanesco, il giovane strafottente ma in fondo buono e amabile. L'aspetto caratteristico di Rugantino è la ruganza, parola romanesca che significa "arroganza". Questo personaggio è protagonista di una fortunatissima commedia teatrale andata in scena per la prima volta nel 1962 e anche dell'omonimo film del 1973.

6. Maschere Bolognesi: Balanzone

maschera balanzone

Foto wikipedia.org

Guance rosse, vestito nero e una grossa pancia: è il dottor Balanzone. Maschera di origine bolognese, è il classico personaggio serio, sapientone e presuntuoso, sempre pronto a vantarsi dei suoi titoli: dice di conoscere ogni campo della scienza umana, ma si perde sempre in verbosi discorsi che lasciano il tempo che trovano. Il suo equivalente genovese è Tartaglia, riconoscibile dagli abiti verdi a strisce gialle. E sempre a proposito di Liguria, merita una citazione in questo elenco Capitan Spaventa.

5. Maschera di Carnevale piemontese: Gianduja

maschera gianduja

Credit www.castellalfero.net

Eccolo con il suo panciotto giallo: Gianduja è una maschera popolare piemontese, che la tradizione lega al territorio astigiano. Amante del buon vino, della buona tavola e dello stare in compagnia, incarna lo spirito gioviale degli abitanti del Piemonte. Generoso, ospitale e sorridente, Gianduja è il galantuomo sempre pronto a fare del bene.

4. Maschere del Veneto: Pantalone

maschera pantalone

Foto it.wikipedia.org

Pantalone una delle maschere più longeve della Commedia dell'Arte: è nato praticamente insieme ad essa, verso a metà del Cinquecento, e rappresenta il tipico mercante vecchio, avaro e lussurioso di Venezia. Pantalone, la più famosa tra le maschere veneziane, deve il nome a quello tipicamente imposto ai maschi delle famiglie agiate della Serenissima. Figura tra i protagonisti della commedia Il servitore di due padroni, di Carlo Goldoni.

3. Maschera veneziana di Carnevale: Colombina

maschera colombina

Foto it.wikipedia.org

Colombina, tra le maschere tradizionali della commedia dell'arte, è la servetta furba, oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone e causa della gelosia di Arlecchino. Già dal 1530 si ha notizia di un personaggio con questo nome. Giovane dalla parola facile e maliziosa, non ricopre un ruolo di protagonista nella commedia, ma risulta importante nell'economia degli spettacoli grazie all'abilità di risolvere le situazioni più complicate.

2. Maschere bergamasche di Carnevale: Arlecchino

maschera arlecchino

Credit www.trip2venice.com

Arlecchino, famosa maschera bergamasca della commedia dell'arte, incarna lo spirito villanesco e sciocco del servo. La maschera di Arlecchino è riconoscibilissima, con l'inconfondibile costume a losanghe colorate (e maschera nera): nella Commedia dell’Arte è sempre in prima linea per ingannare il suo padrone e fare dispetti agli altri servi che lavorano con lui. Insomma, altro che sciocco: un servo furbo.

1. Maschere di Carnevale Napoletane: Pulcinella

maschera pulcinella

Foto pulcinellapasta.wordpress.com

Pulcinella è la maschera simbolo del Carnevale napoletano e, insieme ad Arlecchino, al più riconoscibile di quello italiano. Inventata a Napoli nella seconda metà del Cinquecento, la maschera napoletana di Pulcinella è l'anti-eroe per eccellenza: pigro e opportunista, ma anche sfrontato e chiacchierone, è un grande amante del cibo, per il quale è disposto a mettere in atto gli espedienti più fantasiosi.