Divertimento
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Eurovision Song Contest 2022: la nostra top 10

Da Stefania dei Kalush Orchestra a Jezebel dei The Rasmus, fino a Lock Me In dei Circus Mircus, le canzoni che non vediamo l’ora di ascoltare.

Da Stefania dei Kalush Orchestra a Jezebel dei The Rasmus, fino a Lock Me In dei Circus Mircus, le canzoni che non vediamo l’ora di ascoltare.

Il countdown è finito: è il grande giorno dell’Eurovision Song Contest, che in virtù della vittoria dei Maneskin nel 2021 torna in Italia. Per la precisione a Torino. Grande attesa per le performance, per i voti di scambio tra le varie nazioni, per la trashate che non mancheranno. Un po’ meno per le canzoni in sé, visto che in fondo non si tratta di brani inediti. Per (s)fortuna sono tutte facilmente reperibili su YouTube (sono tutte disponibili qui). In attesa dell’inizio del concorso canoro che dal 1956 unisce musicalmente l’Europa, ecco i dieci pezzi da tenere d’occhio, nel caso foste interessati a fare scommesse. Spoiler: non c’è Brividi di Mahmood e Blanco, perché sappiamo già benissimo com’è.

1. Stefania - Kalush Orchestra (Ucraina)

I bookmakers non hanno dubbi: è l’Ucraina la grande favorita dell’Eurovision Song Contest. A rappresentarla i Kalush Orchestra, un gruppo musicale costituito dal rapper Oleh Psjuk e dai musicisti Ihor Didenčuk e MC Kilimmen. A Torino portano Stefania, che non è una loro amica bensì il titolo del brano in gara: mix di musica popolare ucraina e hip hop, è un’ode a tutte le mamme del mondo.

2. Stripper – Achille Lauro (San Marino)

Come detto, niente Mahmood e Blanco in questa shortlist. Ma questo non vuol dire che non ci siano italiani. Achille Lauro rappresenterà infatti San Marino, con la sua Stripper. Il brano, spacciato secondo i bookmakers, è in realtà piuttosto orecchiabile. La curiosità riguarda anche un altro aspetto: secondo il regolamento canzoni, scenografie e coreografie non devono avere contenuti politici, pubblicitari o offensivi. Cosa si inventerà sul palco?

3. Halo – LUM!X feat. Pia Maria (Austria)

Una che si chiama Pia Maria non te l’aspetti sul palco dell’Eurovision Song Contest, soprattutto a cantare un brano à la Lady Gaga. E invece… Ci sarà, a impreziosire con la sua voce la base del dj LUM!X. Tra l’altro, probabilmente per attirare il prezioso voto della Grecia, il testo fa riferimenti a figure (mitologiche) e non dell’antica Ellade: Ercole e Socrate.

4. Intention - Intelligent Music Project (Bulgaria)

La Bulgaria meriterebbe di vincere solo per il nome della band (in realtà un supergruppo con cantante cileno) che ha mandato all’Eurovision Song Contest. Ma c’è di più: viaggiando nei Paesi dell’Est si ha la sensazione che il tempo si sia fermato e questo accade anche ascoltando la canzone, destinata a diventare una guilty pleasure dei nostalgici degli Anni ‘80. Forza Bulgaria, che non bisogna dimenticare ci ha fatto il dono del Pipppero.

5. Jezebel - The Rasmus (Finlandia)

L’inserimento della Finlandia in questa lista esula dal brano in sé. La Finlandia non ci ha regalato solo (metà) Anna Falchi e i Bomfunk MC's, ma anche i The Rasmus, che nel 2003 conquistarono l’Europa con In the Shadows. Era l’epoca d’oro di MTV, quando esisteva, trasmetteva videoclip e Andrea pezzi aveva ancora i capelli. C'erano i Nickelback, c’erano gli Hoobastank, c’erano i The Rasmus. Chi dimentica è complice.

6. Lock Me In – Circus Mircus (Georgia)

Fuori da qualsiasi canone, come nel consueto stile della Georgia. All’Eurovision Song Contest, si intende. Ma il brano è catchy, eccome se lo è. I Circus Mircus promettono di fare scintille al PalaOlimpico. Occhio, perché Mika già durante la gara di Torino potrebbe proporre loro una collaborazione.

7. The Show – REDDI (Danimarca)

Delicato e al piano nella prima metà, più rock nella seconda. Come Bohemian Rhapsody, ma un po’ peggio. Ecco The Show, il brano che la Danimarca presenta all’Eurovision Song Contest con la band (formatasi da poco) delle REDDI, tutta al femminile ma per metà svedese. Girl power.

8. Eat Your Salad - Citi Zēni (Lettonia)

Se avete un debole per il rap delle origini, così come per il funk, Eat Your Salad dei Citi Zēni è il brano da votare senza ritegno all’Eurovision Song Contest. Ma una roba tipo da farsi venire i calli alle dita. In più, altro che dieta vegana: il testo è infarcito di riferimenti sessuali. Diventata virale su TikTok, la canzone ha ottenuto 30 milioni di visualizzazioni in meno di un mese.

9. Give that wolf a banana – Subwoolfer (Norvegia)

I Subwoolfer sono un duo di lupi gialli di nome Keith e Jim, sulla cui identità aleggia il mistero, che si esibiscono a Torino con una canzone intitolata Give that wolf a banana. Basterebbe questo a garantire alla Norvegia una caterva di voti. Dopo l’addio dei Daft Punk, il duo elettronico di cui avevamo bisogno. Con i lupi, con i lupi, ciao ciao.

10. Trenuleţul - Zdob şi Zdub & Frații Advahov – (Moldavia)

“Hey ho, let’s go!”, ma non sono i Ramones, bensì la band punk-rock-folk dei Zdob şi Zdub, insieme ai fratelli musicisti Advahov. Apprezzabilissimo îl brano, così come îl video ambientato sul treno Chisinau-Bucarest. Ed è subito Kusturica, cosa che capisce anche chi non ha mai visto un film di Kusturica.