Divertimento
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Tutto su Doris Day, la fidanzatina d'America simbolo degli anni '60 di Hollywood

Dal successo come cantante alla grande fama ottenuta anche al cinema: tutto su Doris Day, cantante e attrice icona degli anni ’60. 

Dal successo come cantante alla grande fama ottenuta anche al cinema: tutto su Doris Day, cantante e attrice icona degli anni ’60. 

Il suo nome all’anagrafe era Doris Mary Anne Kappelhoff ma per tutti è sempre stata Doris Day, la cosiddetta “fidanzatina d’America”, una donna iconica che è diventata un vero e proprio simbolo degli anni ’60 e che ha avuto una carriera a dir poco sfavillante sia nel mondo del cinema che in quello della musica.

Doris Day: la biografia

Nata a Cincinatti nel 1922, Doris Day è considerata una delle più talentuose attrici di tutti i tempi: ha lavorato a fianco dei più grandi attori, è stata protagonista di famosissimi film e commedie ed è riuscita a sfondare anche nella musica come cantante di Big Band.

Dopo un’infanzia piuttosto serena, trascorsa nella sua città natale con i suoi genitori, entrambi figli di immigrati tedeschi, a 12 anni Doris Day inizia a coltivare la sua passione per la danza.

Dopo anni di studio comincia ad esibirsi sul palco in coppia con un ballerino di tip tap ma a seguito di un brutto incidente, nel 1937, subisce un brutto infortunio ed è costretta ad abbandonare il suo sogno di diventare una ballerina professionista ed è costretta a fermarsi.

Ma l’incontro con il successo è solo rimandato perché è proprio dopo aver abbandonato la danza che comincia a muovere i primi passi nel mondo della musica che le regalerà la grande fama.

Gli inizi, il successo musicale e le canzoni celebri 

Dopo l’incidente infatti Doris Day decide di studiare canto e grazie al suo talento già un paio di anni dopo inizia ad esibirsi in radio e nel 1940 viene addirittura ingaggiata da un paio di orchestre.

Nel 1945 la cantante statunitense incide la sua prima hitSentimental Journey” che scala immediatamente le classifiche. L’anno dopo collabora come vocalista con la “Les Brown Band”, lancia grandi successi come “Till the end of time”, “I got the sun in the morning” e “Come to baby do” e proprio come questa band inizia una lunga tournée in giro per l’America.

La carriera cinematografica: i suoi film migliori 

Ma Doris Day è riuscita a imporsi anche come attrice dimostrando di avere delle grandi doti cinematografiche. Dopo aver firmato un contratto con la Warner Bros, casa che ha sempre creduto in lei e che ha effettivamente lanciato la sua carriera, debutta nella commedia musicale “Amore sotto coperta”.

Poi, a partire dal 1950, è una delle protagoniste di “Chimere”, con Kirk Douglas; “Tè per due”, con Gordon MacRae; “La ninna nanna di Broadway”; “Aprile a Parigi”; “Vecchia America”; e “Non sparare, baciami”.

Tra le sue interpretazioni migliori, ci sono sicuramente “Amami o lasciami”, “L’uomo che sapeva troppo” di Alfred Hitchcock e “Il giuoco del pigiama”, ma è sicuramente grazie alle commedie che l’attrice statunitense conosce la grande popolarità.

“Con il letto racconta”, “Non mandarmi fiori”, “Il visone sulla pelle”, “Attenti alle vedove”, “Non mangiate le margherite”, “Fammi posto tesoro” e “Quel certo non so che” sono solo alcuni dei suoi lavori più celebri.

Vita privata dell’attrice: gli amori (sfortunati) e i figli 

Se sul lavoro Doris Day ha avuto solo soddisfazioni, lo stesso non si può dire della sua vita privata dove non è stata altrettanto fortunata.

Dal matrimonio con il trombettista Al Jorden, sposato nel 1941, è nato il suo unico figlio, Terry Paul.

Dopo il divorzio dal primo marito, la cantante sposa poi il sassofonista George Weidler ma la relazione tra i due dura solo tre anni e nel 1951 Doris sposa Martin Melcher con cui rimane insieme fino alla morte di lui, nel 1968.

Nel 1976 arriva anche il matrimonio con Barry Comden, ma dopo 5 anni anche questa storia d’amore giunge al capolinea.

Alcune curiosità: dall’altezza al suo grande amore per gli animali 

Ma ecco svelata qualche altra piccola curiosità sulla diva americana.

1. Dal video non sembra ma Doris Day era una bellezza mignon: l’attrice infatti era alta appena un metro e settanta.

2. Da sempre grande amante degli animali, Doris Day verso la fine degli anni ’80 ha acquistato un albergo che ha poi trasformato in rifugio per i cani. Anche negli ultimi anni della sua vita si è dedicata anima e corpo alla protezione degli animali dando vita persino a una sua fondazione nata proprio con questo obiettivo.

3. È stata la musa ispiratrice di diversi artisti: dai Beatles che l’hanno citata nella canzone “Dig it” a Elton John che le ha persino dedicato “Wrap her up”.