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Il cimitero di Fontanelle - Angoli nascosti delle città

Il cimitero di Fontanelle - Angoli nascosti delle città. Una cava di tufo trasformata in ossario che il culto popolare ha reso uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di Napoli.

Carta d’identità

  • Nome: cimitero delle Fontanelle
  • Luogo di nascita: Napoli, rione Sanità
  • Segni particolari
    Il cimitero delle Fontanelle si sviluppa nel sottosuolo di Napoli su una superficie di circa 3000 mq all’interno delle vecchie cave di tufo. Quando alla metà del ‘600 una grave epidemia di peste si abbatté sulla città, e sotto le chiese o nelle fosse comuni non vi era più posto per seppellire i morti, i corpi vennero ammassati nelle cave ormai abbandonate. Il cimitero fu utilizzato fino all’epidemia di colera del 1836; fu invece alla fine del XIX secolo che il parroco Barbato, con alcune donne fedeli dette 'e mast', ebbe pietà dei corpi abbandonati e cominciò a riordinarne le ossa.

    Il cimitero divenne nel tempo un luogo di culto popolare.‘E cape ‘e muort, i teschi dei cadaveri anonimi abbandonati nelle cave, chiamati anime pezzentelle, venivano adottati dai fedeli, in una sorta di scambio reciproco. Il refrisco era la preghiera di sollievo dalle pene del Purgatorio che le anime chiedevano a chi ne aveva adottato il teschio, il quale, in cambio, chiedeva una grazia o i numeri fortunati da giocare al lotto. Se il voto veniva esaudito, i fedeli ringraziavano costruendo teche o altari oppure offrendo merletti, centrini o cuscini in base alle proprie possibilità economiche.

    La livella
    , la celebre poesia di Totò in cui un nobile si lamenta perché è stato sepolto vicino al cadavere di un pover’uomo, è appropriata per il cimitero delle Fontanelle, dove trovavano riposo non solo i poveri ma anche i ricchi. Infatti, sebbene le famiglie più agiate pagassero per ottenere una degna sepoltura, era usanza che in occasione di decessi di massa tutti i cadaveri venissero nottetempo trasferiti nelle cave di tufo.

In pratica

  • Dove: Napoli, rione Sanità
  • Quando: in base al calendario delle visite organizzate
  • Come: per prenotare la visita telefonare al Comune oppure all’APT di Napoli

Autore
Valentina Mele

Regia
Valentina Mele
Valeria Spera

Producer
Valentina Mele

Interpreti
Valentina Mele

Operatori
Enrico Boccato

Montaggio
Valentina Mele

Si ringrazia
L’Assessorato alla Difesa del Suolo del Comune di Napoli

  • Esistono varie leggende sul cimitero delle Fontanelle, tra cui famosa è quella del teschio del "capitano".
    Una giovane promessa sposa, molto devota al teschio del "capitano", si recava spesso a pregarlo e a chiedergli grazie. Una volta il suo fidanzato, scettico e forse un po' geloso delle attenzioni che la futura moglie dedicava a quel teschio, volle accompagnarla. Giunto davanti al rivale estrasse un bastone di bambù che si era portato appresso conficcandolo nell'occhio del teschio e, mentre lo derideva, lo invitava a partecipare al loro prossimo matrimonio. Il giorno delle nozze apparve tra gli ospiti un uomo vestito da carabiniere. Incuriosito di tale presenza, lo sposo chiese chi fosse e questi gli rispose che proprio lui lo aveva invitato, accecandogli un occhio. Detto ciò si spogliò mostrandosi per quel che era... uno scheletro! I due sposi - e chissà quanti altri invitati - morirono sul colpo.  

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