Psiche
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Marilyn Manson: i lati oscuri del maledetto del rock

Marilyn Manson è stato di recente accusato da diverse sue ex di abusi psicologici e fisici. Tra risse, autolesionismo, simpatie sataniste e atti osceni, quella del rocker è stata una vita all'insegna dell'eccesso e della provocazione, nella quale si fatica a distinguere tra personaggio e persona. L'abbiamo ripercorsa.

Marilyn Manson è stato di recente accusato da diverse sue ex di abusi psicologici e fisici. Tra risse, autolesionismo, simpatie sataniste e atti osceni, quella del rocker è stata una vita all'insegna dell'eccesso e della provocazione, nella quale si fatica a distinguere tra personaggio e persona. L'abbiamo ripercorsa.

«Ovviamente, la mia arte e la mia vita sono state a lungo una calamita per le polemiche, ma queste accuse recenti sono orribili distorsioni della realtà. Le mie relazioni intime sono sempre state interamente consensuali, con partner che la pensavano allo stesso modo. A prescindere da come, e perché, alcune ora stanno scegliendo di presentare in modo falso il passato, è questa la verità». Così ha scritto Marilyn Manson su Instagram, cercando di difendersi dalle accuse rivolte dall’ex Evan Rachel Wood (e non solo da lei), per le quali è è già stato scaricato dall'etichetta discografica Loma Vista, che aveva distribuito i suoi ultimi lavori: «Smetteremo di promuovere il suo album e non avremo più rapporti con lui in futuro», ha fatto sapere la casa discografica. 

Le accuse di abusi sessuali e mentali

Nel corso degli anni l’attrice Evan Rachel Wood, “esplosa” con Thirteen e oggi star di Westworld, aveva detto a più riprese di aver subito abusi psicologici e fisici da un partner, senza però mai farne il nome dell’aggressore. Fino a pochi giorni fa, quando ha dichiarato: «È Brian Warner, più noto a tutti come Marilyn Manson. Mi ha adescata quando ero un'adolescente ed ha abusato di me in modo terribile per anni». I due hanno avuto una relazione diventata pubblica nel 2007, quando lei aveva 19 anni e lui, 38enne, stava divorziando da Dita von Teese. Wood ha detto di essere stata vittima di un «lavaggio del cervello», nonché di aver vissuto a lungo nella paura di ritorsioni e ricatti, aggiungendo di essere stanca di tutto ciò e di aver trovato il coraggio di dire la verità «prima che quest’uomo pericoloso possa rovinare altre vite». 

Tra alti (durante un concerto le chiese di sposarlo) e bassi («Ho fantasie ogni giorno di spaccarle il cranio con una mazza», disse lui durante un’intervista), Marilyn Manson è stato insieme a Evan Rachel Wood fino al 2010. A cavallo del nuovo millennio, un paio d’anni era durata la relazione con la paladina del #MeToo Rose McGowan, che ha subito appoggiato la collega: «Sono profondamente dispiaciuta per coloro che hanno sofferto gli abusi e la tortura mentale di Marilyn Manson. Io sto con Evan Rachel Wood e con chiunque si è fatto o si farà avanti». Eh sì, perché dopo Wood hanno parlato dei comportamenti malsani del cantante altre sue cinque ex partner, tra cui la pornostar Jenna Jameson, che ha rivelato di averlo mollato nel 1997 perché la mordeva durante i rapporti sessuali e fantasticava di bruciarla viva. E la donna con cui il cantante ha avuto la relazione più significativa? Beh, la diva del burlesque Dita Von Teese ha detto di non aver mai subito violenza, anche perché altrimenti non lo avrebbe mai sposato, e che i motivi della separazione sono stati altri: «Me ne sono andata 12 mesi dopo il matrimonio a causa di infedeltà e abuso di droghe». Per la cronaca, Marilyn Manson sarebbe convolato a nozze di nuovo, con la fotografa Lindsay Usich, in piena pandemia. 

Tutte le controversie del passato

Una calamita per le polemiche, per sua stessa ammissione. Oggi quasi 52enne, Brian Hugh Warner alias Marilyn Manson è finito spesso nell’occhio del ciclone. Per il suo look, per le provocazioni sul palco, per le simpatie sataniste, per le tante dichiarazioni scomode. Ma d’altra parte, è anche per questo che ha avuto tanto successo. Una maschera, che nasconde una persona in realtà posata e piuttosto colta (come emerge da alcune sue interviste), la quale a sua volta cela un vero lato oscuro, di gran lunga peggiore di quelli creati ad arte? A quanto pare sì. Mentre lo scandalo recente che lo vede al centro sembra destinato ad allargarsi, ecco un breve excursus delle controversie del passato. 

Marilyn Manson è in realtà il frontman di una band omonima, della quale è fondatore e unico membro stabile. Fino al 1996, chi ne entrava a far parte sceglieva un nome d’arte accostando il nome di una sex symbol e il cognome un serial killer. Ebbene, Marilyn Manson (Monroe più Charles) ha avuto problemi di natura legale (leggasi cause milionarie) con diversi ex “suoi” musicisti, tra cui il bassista Gidget Gein, il chitarrista Daisy Berkowitz e il tastierista Madonna Wayne Gacy. Nel 1998, il caporedattore della rivista Spin Craig Marks ha intentato una causa di risarcimento danni da 24 milioni di dollari contro Manson, che l’avrebbe minacciato di morte e poi fatto aggredire dalle sue guardie del corpo. Il motivo? Una copertina promessa e poi negata all’ultimo. Un’altra causa (persa) dal cantante risale al 2001, quando fu accusato di cattiva condotta sessuale nei confronti di un addetto alla sicurezza di un suo concerto in Michigan. 

Tra risse, autolesionismo, provocazioni e simpatie sataniste

Autolesionismo (nel 1995, durante un concerto a San Francisco, si ferì volutamente con una bottiglia rotta), bibbie bruciate (è successo anche nel 2015 a Firenze), risse con gli spettatori (nel 2001 invitò un ragazzo sul palco e gli tirò un pugno), botte ai suoi musicisti (nel 2003, al Rock am Ring, colpì con un calcio in faccia il chitarrista), finti fucili (nel 2017, a poche ore dalla strage di Sutherland Springs), atti osceni simulati più volte durante i concerti (spesso con l’ausilio di peni finti). A Roma, nel 2001, fu addirittura arrestato per blasfemia, dopo che era salito sul palco vestito da cardinale. I live di Marilyn Manson sono pura eccentricità, spettacoli in cui la freakness della band si manifesta all’ennesima potenza. Ma anche fuori dal palco non si è fatto mancare niente: basti pensare alle dichiarazioni choc agli Mtv Video Music Awards del 1997, quando paragonò il cristianesimo al fascismo, alla copertina di Holy Wood, che lo ritrae crocefisso, o al video di The Dope Show, in cui appare come un alieno androgino.

Marilyn Mason, che dal 1994 si può fregiare del titolo di “Reverendo” attribuitogli dal fondatore della Chiesa di Satana Anton LaVey, è stato accusato di tutto e di più: ad esempio, di aver utilizzato i soldi della band per acquistare scheletri di bambini, maschere fatte con pelle umana, animali imbalsamati (tra cui qualche babbuino) e cimeli nazisti. Così come di aver traviato i giovani assassini che nel 1999 fecero una strage alla Columbine High School. Lui stesso, invece, durante un’intervista, aveva raccontato di aver fumato delle ossa umane con il chitarrista Twiggy Ramirez, dopo averle reperite in un cimitero di New Orleans. Verità o fantasia? Chissà. Di sicuro avremmo preferito che non avesse mai abusato delle sue compagne. E invece questo sembra terribilmente reale. 

Foto apertura: LaPresse