Prevenzione
Prevenzione

Mascherina perfetta per l'estate: quale scegliere?

In vista della stagione estiva è importante scegliere un modello di mascherina che protegga dalla diffusione del virus, ma che al tempo stesso sia confortevole. Scopriamo i pro e i contro delle varie tipologie di dispositivi. 

In vista della stagione estiva è importante scegliere un modello di mascherina che protegga dalla diffusione del virus, ma che al tempo stesso sia confortevole. Scopriamo i pro e i contro delle varie tipologie di dispositivi. 

Indossare le mascherine è necessario per proteggersi e per limitare la diffusione del virus. Tuttavia, con l’arrivo del caldo e della bella stagione diventa sempre più difficile indossare i dispositivi di protezione per molte ore. Complici anche le temperature elevate, in estate aumenta la sudorazione e con essa anche molti disturbi cutanei. Ma allora qual è il modello perfetto per la stagione più calda? Scopriamolo insieme.

Quando è obbligatorio indossare la mascherina

Ad oggi c’è l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e in quelli aperti quando non si può garantire il distanziamento sociale.

Sono esenti da tale prescrizione i bambini di età inferiore ai 6 anni e i soggetti con una disabilità non compatibile con l’uso continuativo del dispositivo.

In commercio esistono vari tipi di mascherine, ognuna delle quali ha delle caratteristiche particolari. Analizziamo, dunque, i pro e i contro dei vari dispositivi anche in vista del caldo estivo.

5. Mascherine Ffp (con valvola)

mascherina con valvola

Le mascherine Ffp (Filtering Face Piece) si dividono in tre gruppi, a seconda della capacità filtrante delle particelle sospese nell’aria e in modelli con o senza valvola. La valvola permette all’aria calda espirata di uscire dalla mascherina, così da rendere meno faticoso il suo utilizzo. Di contro, questo dispositivo protegge e tutela chi le indossa, ma non le altre persone (e infatti è nota anche come mascherina da egoista).

4. Mascherine Ffp (senza valvola)

Foto: ANUCHA RUENIN-123RF

L’assenza della valvola tutela non solo chi indossa la mascherina, ma anche le altre persone. Tuttavia, l’umidità e il calore tendono ad accumularsi sul viso, rendendo particolarmente faticosa la respirazione. Sono sconsigliate per chi ha problemi polmonari o difficoltà respiratorie particolari, senza contare che sono più difficili da reperire sul mercato e più costose degli altri dispositivi in commercio.

3. Mascherine chirurgiche

mascherine chirugiche

Questa tipologia di mascherine a uso medico è generalmente di forma rettangolare ed è costituita da tre strati sovrapposti di tessuto-non-tessuto. Permette di proteggere le altre persone (perché di fatto impedisce di disperdere le goccioline emesse durante l’espirazione), tuttavia non tutela strettamente chi è le indossa. I dispositivi di protezione a marcatura CE devono rispettare determinare requisiti tecnici conformi alle normative vigenti. Tuttavia, in commercio si possono acquistare anche delle mascherine chirurgiche monouso prive di tale marcatura. Leggera e traspirante, questa mascherina è ottima per la calda stagione.

>>Leggi anche: Destinazione Italia: la speranza del turismo sono gli italiani

2. Mascherine di comunità

Foto: Oksana Mironova-123RF

Questa è una categoria molto ampia, perché include dispositivi non certificati o autoprodotti realizzati con una molteplicità di materiali diversi. Una mascherina semplice, quindi, può essere realizzata in tessuto-non-tessuto, ma anche in cotone, carta o in altri materiali. Di fatto protegge le altre persone (e non chi le indossa), ma al tempo stesso può essere personalizzata in base alle esigenze individuali. Anche in vista della stagione estiva. Qualsiasi modello deve coprire naso, bocca e mento. Se riutilizzabile, deve essere lavato a 60° avendo cura di indossare e rimuovere il dispositivo in modo corretto e ottimale.

1. Sciarpe e bandane

Sebbene non siano mascherine vere e proprie, le sciarpe (ma anche i fazzoletti, le bandane o gli strofinacci) talvolta vengono comunque utilizzate all’aperto. Meno aderenti rispetto ai classici dispositivi di protezione, hanno una sorta di funzione di filtro per preservare le altre persone dalla trasmissione del virus. Perlopiù realizzate in materiali traspiranti, permettono di respirare facilmente, ma non possono essere considerati presidi medici. Per aumentare la capacità protettiva, infine, è importante scegliere un tessuto spesso.

Foto apertura: Teeramet Thanomkiat -123RF