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Come sopravvivere a un logorroico

Chi sono le persone logorroiche, quali sono i loro tratti psicologici e come imparare a gestirle.

Chi sono le persone logorroiche, quali sono i loro tratti psicologici e come imparare a gestirle.

In ogni gruppo di amici ci sono sempre tutta una serie di tipi umani. C’è il timidone di turno, che diventa una persona loquace solo al terzo bicchiere di gin tonic. Il viaggiatore che è stato praticamente ovunque (certo con i soldi di papà).

E poi c’è lui, quello per il quale vorresti che le persone si potessero spegnere con un interruttore: il logorroico. Chi sono di preciso le persone affette da logorrea e quali sono i loro tratti psicologici? Cerchiamo di capire qualcosa di più approfondito per imparare ad averci a che fare (quando è proprio necessario).

Definizione di logorroico (no, non è semplicemente un "chiacchierone")

Il logorroico non è soltanto una persona che parla molto o che è abituata a parlare velocemente. Nel suo costante bisogno di comunicare, si nasconde la sua incapacità di saper stare in silenzio. La parola logorroico deriva dal greco ed è formata dall’unione di logos, che significa appunto parola, e di reo, che ha il significato di scorrere.

L’eloquio del logorroico è accompagnato da un’eccessiva verbosità e da stati di irrequietezza che non sono facili da controllare. A differenza del chiacchierone, in pratica, il logorroico non è capace di ascoltare la persona che ha di fronte.

Per questo motivo, le “prede” preferite dei logorroici sono le persone silenziose, incapaci di dire al proprio interlocutore di darci un taglio. Si tratta in genere di persone piene di sé, terribilmente egocentriche e fastidiosamente saccenti.

Le cause (possibili) della logorrea

Chi è il logorroico in psicologia e quali sono le cause del suo comportamento? A discapito delle apparenze, la logorrea cela grandi insicurezze da parte del soggetto che ne è affetto.

Al contempo denota un forte desiderio di emergere e di farsi notare dagli altri. Sebbene non venga considerata un disturbo a sé stante, la si trova in genere come tratto caratteristico di diversi disturbi psichiatrici e neurologici, quali per esempio la demenza, i disturbi d’ansia, il disturbo bipolare o quello schizo-affettivo.

Consigli preziosi per gestire un logorroico

Chi prova a “dialogare” con un logorroico, si trova nella condizione di voler abbandonare la conversazione il prima possibile, ma non sa come farlo senza rischiare di passare per maleducato. 

Ci sono alcuni trucchetti ai quali si può ricorrere per uscire indenni dalla presenza di un logorroico e farlo smettere di parlare.

Ne citiamo un paio che potrebbe essere davvero molto utili:

  • spostarsi e rivolgere lo sguardo verso qualcos’altro, segno inequivocabile di disinteresse nei confronti di ciò che l’altro sta dicendo;
  • non dire mezza parola e lasciare che il logorroico si renda conto da sé che con voi “non attacca”.

Nei casi più gravi, ovvero quelli in cui si ha il sentore che il logorroico possa in realtà avere qualche distrurbo neurologico o psichiatrico, si dovrebbe cercare, con tutto il tatto possibile, di indirizzarlo verso un professionista che possa fornirgli il supporto più adeguato.