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Maschi che perdono i capelli (e l'autostima) da giovani

La calvizie è un problema molto comune, riguarda l'80% degli uomini. Quando però si iniziano a perdere i capelli già prima dei trent’anni, il cambiamento fisico può essere più difficile da accettare e suscitare un disagio più o meno accentuato. Ne abbiamo parlato con la tricologa Rosa Giannatiempo.

La calvizie è un problema molto comune, riguarda l'80% degli uomini. Quando però si iniziano a perdere i capelli già prima dei trent’anni, il cambiamento fisico può essere più difficile da accettare e suscitare un disagio più o meno accentuato. Ne abbiamo parlato con la tricologa Rosa Giannatiempo.

Imbattersi in un uomo calvo è tutt’altro che raro. Anzi, le stime sostengono che addirittura l’80% degli uomini (e il 50% delle donne) soffra di una qualche forma di alopecia androgenetica nel corso della vita. Percentuali parecchio alte che sono figlie anche di alcuni fattori genetici per i quali, va da sé, nessuno ha colpa. Quando però si inizia a perdere i capelli già prima dei trent’anni, il cambiamento fisico può essere più difficile da accettare e suscitare quindi un disagio più o meno accentuato. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Rosa Giannatiempo, medica tricologa specializzata in alopecia androgenetica maschile e femminile, che riceve in Campania, Puglia e Sicilia.

Perché si perdono i capelli da giovani

Sempre più giovani si rivolgono al mio studio. Anche grazie all’utilizzo costante dei social network, infatti, i giovani pongono sempre di più – e sempre prima – l'attenzione su piccoli cambiamenti a carico dei capelli”, conferma la dottoressa Giannatiempo. 

Ma come mai ci sono ragazzi che iniziano a perdere i capelli già a vent’anni o poco più? La genetica incide moltissimo sull’alopecia androgenetica e va di pari passo con la sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni (cioè maschili) presenti nell’organismo. Ma non è tutto qui. Sulla caduta, spiega la dottoressa, possono influire anche fasi di stress intenso, carenze di oligoelementi – come selenio, ferro, zinco, vitamina C e vitamina H (anche nota come biotina) – e patologie correlate. “Tra le prime cause di caduta precoce c’è l’aumento di sindromi metaboliche e patologie autoimmuni”, puntualizza la dottoressa. 

Se la perdita di capelli fa crollare l’autostima



Sappiamo bene che questa condizione è molto comune. Sappiamo anche che il corpo perfetto non esiste, se non nelle foto patinate, artefatte e pesantemente ritoccate. Ciò non toglie che la perdita dei capelli sia molto visibile e, spesso, crei disagio. Soprattutto per ragazzi under 30 che, magari, speravano di doverci fare i conti molto più avanti con l’età. 

“I giovani pazienti hanno spesso ansia, paura e angoscia. La problematica impatta molto sulla componente psicologica e sull'autostima”, conferma la dottoressa Rosa Giannatiempo. Che ci ricorda una cosa: questo problema non è una prerogativa maschile. “La calvizie in età precoce non colpisce solo gli uomini; negli anni si è visto un aumento delle giovani donne con diradamento e caduta. In entrambi i casi, le persone tendono a sentirsi più insicure e a incontrare maggiori difficoltà nel relazionarsi con il sesso opposto”. 

Ma li condiziona di più lo specchio o il giudizio esterno? “Entrambi. Sono molto autocritici: è necessario il supporto fotografico nel corso delle visite perché, molto spesso, si manifesta una vera e propria dismorfofobia”, cioè una preoccupazione eccessiva e priva di fondamento. 

Terapie e interventi per l’alopecia androgenetica

Di solito, il trapianto di capelli viene descritto come la strada realmente risolutiva. L’International Society of Hair Restoration Surgery (ISHRS) fa sapere che nel 2021 ne sono stati eseguiti più di 703mila in tutto il mondo, un numero quasi triplicato nell’arco di dieci anni. Per un giovane under 30, sostiene però la dottoressa Giannapietro, non è questa la strada consigliabile.

Piuttosto, suggerisce, “le terapie tricologiche sono semplici terapie domiciliari che possono migliorare notevolmente la situazione”. Questi trattamenti vanno rigorosamente prescritti da uno specialista, a seguito di un’accurata anamnesi, di un esame obiettivo e di una serie di test, da ripetere a intervalli regolari. Quando c’è di mezzo la salute, la regola d’oro è quella di non affidarsi mai al fai da te o al passaparola!

Foto apertura: longstockingpippi / 123rf.com