L’amore a distanza non è di certo una novità: ma se fosse solo quello e non ci fosse mai un incontro faccia a faccia? Benventutə nel favoloso mondo delle textlationship.
L’amore a distanza non è di certo una novità: ma se fosse solo quello e non ci fosse mai un incontro faccia a faccia? Benventutə nel favoloso mondo delle textlationship.Oggi conoscere persone nuove a distanza e costruire buone relazioni online è molto più semplice rispetto al passato. Dai contatti diretti sui social network alle app dedicate, le chat diventano spazi in cui confrontarsi, conoscersi, amarsi. Ma se a 13 anni avere una relazione a distanza tramite SMS con una persona che non avevi mai visto dal vivo poteva essere tutto sommato romantico, cosa succede se a 30 anni ti piace una persona, ma tra voi si instaura unicamente una relazione (platonica o amorosa) portata avanti da conversazioni in forma scritta? Oggi ti parlo di quella che prende il nome di textlationship. Quella in cui si messaggia, a volte si fa l'amore "online", e basta.
Cosa significa texlationship
Textlationship nasce dalla fusione tra text (testo) e relationship (relazione). Si tratta di un rapporto che nasce e si sviluppa in forma scritta, senza la parte in cui ci si incontra dal vivo. Facile stancarsi a distanza, potresti pensare.
Svegliarsi ogni mattina e dover interagire con una persona a suon di "buongiornissimo caffè" potrebbe risultare noioso. E invece no. Perché è proprio in questa dimensione a metà tra "scriviamo la sceneggiatura di una storia d’amore e poi la facciamo diventare realtà" e "ho una dipendenza da notifiche, ma non so di che colore diventano i tuoi occhi quando piove", che appare tutto più semplice. Ed è un attimo che non se ne riesca più a fare a meno.
Perché moltə scelgono di avere una textlationship
Una relazione che evolve, si costruisce e attecchisce unicamente tramite chat potrebbe andare avanti per le lunghe. Almeno fino a quando le intenzioni dei soggetti coinvolti siano le stesse. La distanza crea unione perché mancano i "pesi" dei rapporti vis-à-vis. Ci si sente più leggeri, in un porto sicuro, ma senza il pericolo di naufragi improvvisi.
Le textlatiosnhip sono forse le figlie naturali del nostro tempo. Una generazione di coach potato (inglesismo per indicare chi è estremamente pigro) delle relazioni. Che scelgono la sicurezza e la comodità di una chat all'ansietta di dover trovare uno slot per incastrare un incontro.
Chi vuole portare avanti una textlationship si mette al riparo dall’impegno delle relazioni totali, quelle che non generano solo speranza e attesa, eccitazione e dopamina, ma ci mettono addosso pure disillusioni, dolore, preoccupazioni.
Non c’è bisogno di mettersi in gioco, perché il gioco è tutto qui: non contaminarsi troppo e restare a qualche centimetro da terra. Senza radici.
Il lato oscuro delle relazioni a distanza
Questo tentativo di evasione dalle incombenze della vita, può creare una vera e propria forma di dipendenza dalle notifiche. Guardare il telefono centinaia di volte al giorno, illuminarsi nel leggere il "suo" nome tra gli altri, farsi prendere dal panico quando le risposte non arrivano o tardano ad arrivare.
E in un rapporto che diventa assuefazione, al quale si possono aggiungere anche momenti da "relazione vera" con sessioni di sexting condite da scatti piccanti e frasi peccaminose, alla fine potrebbe venire fuori che uno dei due è già impegnato e che il non vedersi sia solo un modo per evitare un tradimento (quasi certo) carnale.
Le textlatioship, poi, possono anche dire qualcosa in più su chi le vive. Difendersi dietro "le ferite del passato" (che spesso sono alibi) può essere sintomo della difficoltà a lasciarsi andare emotivamente. Una fragilità che si protegge a colpi di foto, vocali e messaggi a tutte le ore. Ma la conseguenza è, inevitabilmnte questa: l'intimità viene vissuta a metà, perché manca una parte fondamentale. La presenza fisica.
Come finiscono le relazioni virtuali?
Le textlationship possono finire per motivi diversi. Di base, comunque, la causa è più o meno sempre la stessa. A uno dei due l’adrenalina da montagne russe virtuali a un certo punto non basta più.
Queste relazioni, inoltre, spesso si trasformano più nella ricerca di erotismo (a distanza) che di altro, e possono essere quelle nelle quali ci si sente più liberi di sperimentare dal punto di vista sessuale (anche se di fatto si riduce tutto a fantasie e a masturbazione in simultanea via SMS).
L’amante virtuale può comunque pure tramutarsi nella persona alla quale si riesce a comunicare tutto, sempre in forma scritta. Ma chi, in fondo, sa di avere bisogno di un’altra forma di intimità - quella che è non solo dialogo e condivisione, sincerità ed empatia, ma anche passione e desiderio di viversi davvero e toccarsi - potrebbe decidere di rinunciare a tutto questo.
Ché il/la partner digitale potrebbe davvero diventare il perno di tutto. Solo che resterebbe comunque uno scambio monco, permeato, il più delle volte, da un senso di vuoto e di insoddisfazione.
Quindi concludo con questo dialogo tratto dal film Léon (e che film!):
- Mathilda: Ami la tua pianta?
- Léon: È la mia migliore amica. Sempre felice, niente domande ed è come me, vedi? Senza radici.
- Mathilda: Se la ami davvero, dovresti portarla in mezzo ad un prato in modo che le metta le radici!
Immagine di anteprima: diana.grytsku su Freepik