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Cos’è l’anilingus

Cosa significa la parola anilingus e i migliori consigli per praticarlo, in sicurezza. 

Cosa significa la parola anilingus e i migliori consigli per praticarlo, in sicurezza. 

C’è chi lo pratica come preliminare per fare sesso dal lato b, chi come pratica sessuale fine a se stessa che può far raggiungere altissimi livelli di piacere: l’anilingus non è più un tabù. E menomale, aggiungerei.

Il sesso anale è stato finalmente sdoganato dalla prigione di imbarazzo e degrado che lo ha caratterizzato per anni: così non c’è più niente di assurdo nel parlare di sesso anale a tre, così come di anilingus o di bondage. Insomma, di tutte quelle cose che la generazione che ci ha preceduto ha trattato per troppo tempo come roba da pervertiti.

In cosa consiste nello specifico? È vero che con l’anilingus si rischia di contrarre l’HIV? Vediamo insieme di cosa si tratta, come si pratica e sfatiamo alcuni dei falsi miti più diffusi sull’argomento.

Che cos'è l'anilingus (o rimming)?

L’anilingus, chiamato con minore frequenza anche con il termine rimming (che significa anello, ma anche girare attorno a) sta a indicare un rapporto orale – il quale può essere sia attivo sia passivo – che prevede il contatto della bocca con l’ano o le zone perianali del partner. Una forma di sesso orale che non coinvolge, però, i genitali né dell’uomo né della donna.

L’anilingus è una forma di sesso anale che piace agli uomini ma anche alle donne: lo sfintere anale e tutta la zona perianale sono sone erogene richissime di terminazioni nervose e la loro stimolazione provoca grandissimo piacere.

Per provare qualcosa di ancora diverso nei rapporti sessuali si può praticare un Rusty Trombone, che consiste nel praticare contemporaneamente l’anilingus e un handjob su un uomo. Spoiler: potrebbe creargli dipendenza.

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Foto: Arman Zhenikeyev © 123RF.com

Sesso orale: come fare un anilingus perfetto

Probabilmente chi si trova a praticare sesso anale per la prima volta (che si potrebbe fare anche con l'uso di sex toys) non avrà neanche avuto modo di sperimentare l’anilingus, quindi potrebbe avere bisogno di qualche consiglio per praticarlo.

Quali sono gli step per praticare un anilingus? Non ci sono regole, ma qualche suggerimento potrebbe tornare utile. 

Come praticare un anilingus step by step 

Il punto di partenza è – banale ma non troppo – la pulizia dell’ano, che deve essere impeccabile. Un altro aspetto da non dimenticare è legato alla depilazione dell’ano: non è indispensabile, ma potrebbe rendere il rimming più piacevole per chi lo dovrà praticare sull’altro.

Ecco quali passi seguire:

  1. si può iniziare leccando con delicatezza le zoni perianali, per valutare la reazione del partner;
  2. anche se il rimming non prevede il coinvolgimento dei genitali, toccarli mentre lo si pratica contribuisce a fare aumentare il piacere;
  3. non si dovrebbe essere aggressivi pensando che l’ano siano meno sensibile dei genitali: bisogna comunque procedere con cautela e cercare di assecondare - in un crescendo assicurato - il piacere dell’altro;
  4. all’inizio ci si può limitare a leccare il bordo dell’ano, mentre in un secondo momento, quando la pratica diventa più comune e genera meno opposizioni (anche involontarie) si potrà procedere infilando la lingua o le dita direttamente nell’ano.

Anilingus: le migliori posizioni per praticarlo 

Si potrà ricevere un aniligus sia rivolti verso l'altro, sia dandogli le spalle. Potranno riceverlo entrambi i partner, dandosi il cambio e rendendo questa pratica stimolante per tutti e due, attivamente e passivamente. 

Tra le posizioni sessuali migliori per praticare l’anilingus è quella del facesitting (chiamato anche queening o kinging) che consiste, come suggerisce il termine, nel fatto che uno dei due partner si sieda sul volto dell’altro per facilitare “l’operazione piacere”.

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Rimming: ci sono rischi per la salute?

Il rimming può essere pericoloso se lo si pratica con partner sessuali che non si conoscono e senza le giuste precauzioni igieniche.

Come tutte le pratiche sessuali, può provocare l'insorgere:

  • di infezioni, quali candidosi, cytomegalovirus, clamidia;
  • o di malattie sessualmente trasmissibili, quali epatite A, herpes, papilloma virus e sifilide.

Quali precauzioni prendere

L’ano è una zona nella quale sono presenti numerosi batteri: per questo l’anilingus deve essere praticato con un occhio di riguardo nei confronti dell’igiene e di se stessi.

Bisognerebbe quindi:

  1. lavare sempre con cura il lato b sia prima sia dopo l'anilingus (o un rapporto anale);
  2. evitare di passare da un cunnilingus o una fellatio a un anilingus, ma di praticarli in due momenti distinti;
  3. cercare di diffidare dai partner occasionali. 

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Foto apertura: kintarapong © 123RF.com