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3 racconti erotici per 3 donne diverse

Racconti hot: 3 letture erotiche che potrebbero stimolare la tua immaginazione e accendere la libido.

Racconti hot: 3 letture erotiche che potrebbero stimolare la tua immaginazione e accendere la libido.

La sessualità delle donne è molto più mentale che visiva: non è un caso che il pubblico di blog erotici o di libri erotici sia quasi sempre al femminile.

Leggere un racconto di sesso, infatti, soprattutto nei casi in cui la protagonista potrebbe essere ognuna di noi, ha la capacità di farci eccitare ancor di più della mera visione di un porno.

Non ci credete? Provate a leggere le storie hard di queste tre donne e vedrete che abbiamo assolutamente ragione.

Asia

Non l’avevo mai incontrata dal vivo, ma quando lui mi parlava di lei la immaginavo come una persona del tutto normale. Non riuscivo a capire cosa ci trovasse in lei di così straordinario, ma da quando lavoravano insieme lui era sempre di buon umore. Così decisi di presentarmi nel bar dove lavorava in un giorno in cui lui era di riposo. Volevo vederla.

Quando entrai, stava pulendo il bancone e non si accorse neanche della mia presenza. Era molto più giovane di quel che pensassi. E più robusta. Il suo seno, prosperoso, catturava subito la tua attenzione. Aveva i capelli corti, blu. E un mare di lentiggini.

Quando alzò lo sguardo vidi che anche i suoi occhi erano blu. Fece un mezzo sorriso e mi salutò con un entusiasmo inaspettato.

- Asia. Giusto? Piacere, Camilla.

Fui stupita dal fatto che sapesse il mio nome e che mi avesse riconosciuta subito. Lui doveva averle mostrato qualche foto. Borbottai un saluto veloce e nel frattempo mi resi conto che non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.

Senza che glielo chiedessi mi aveva già preparato il mio cocktail preferito. Un Negroni sbagliato. Sapeva anche quello. Si avvicinò per darmelo e il suo profumo mi fece sentire qualcosa al basso ventre. Sussultai. Se ne accorse.

- Oggi non c’è nessuno. Pensavo di chiudere prima e tornare a casa dalla mia compagna in anticipo.

Le sue parole mi colpirono come un fulmine a ciel sereno. Chiuse la porta di ingresso del bar e si avvicinò senza smettere di guardarmi.

Senza che me ne rendessi conto stavo già accarezzando i suoi seni. Sentii la sua lingua accarezzare il mio collo fino al mento. Si fermò a fissarmi. Ero un fiume in piena. Con lui non mi ero mai sentita così eccitata. Passò qualche secondo a giocare con una delle mie ciocche di capelli. Subito dopo le nostre lingue si stavano intrecciando.

Mi spinse di scatto sul balcone del bar, mi tolse i collant velocemente e scostò leggermente gli slip. La sua lingua iniziò a roteare in mezzo alle mie gambe, mentre brividi di piacere percorrevano tutto il mio corpo. Ci misi pochissimo a venire. I suoi occhi mi erano entrati dentro.

Tornata a casa ero ancora scossa. Carlo mi vide e mi disse: “Vieni qui. Non so dove sei stata, ma sei bellissima”. Quella notte facemmo l’amore. Fu la volta più bella, da quando ci conoscevamo.

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Foto: Volodymyr Tverdokhlib -123.rf

Giada

Prenotare una stanza in un ostello forse non era stata un’ottima idea. Ma quell’estate volevo vivere al massimo e fare cose che non avevo mai fatto. Il tradimento di Giulio era stato troppo doloroso. Dopo mesi passati a piangere davanti alla TV, era arrivato il momento di cambiare le cose.

Quando entrai in camera, mi sembrò di avere le allucinazioni. Le luci erano soffuse e si sentiva ancora l’odore di erba, misto a quello di uno spray alla lavanda utilizzato per coprirlo. Male ovviamente.

C’erano un ragazzo e una ragazza che si stavano spogliando, mentre si baciavano appassionatamente. Ai loro piedi diverse bottiglie di vino scadente, ormai vuote. Non mi diedero neanche il tempo di presentarmi. Nel giro di pochi secondo stavano spogliando me.

Mi ritrovai completamente nuda davanti a due perfetti sconosciuti. Solo che non avevo paura: ero eccitata. Lei iniziò a baciarmi, mentre lui la stava penetrando. Dalle labbra passò ai capezzoli e poi, molto lentamente, al mio sesso. Mentre stavo per avere il primo orgasmo, lui mi mise il suo membro in bocca. Era caldo e vigoroso.

Lei continuava a baciarmi dappertutto. Allora presi l’iniziativa. Le aprii le gambe e iniziai a leccarla. I nostri gemiti erano sincronizzati. Mentre la sentivo contorcersi sotto la mia lingua, sentii un’esplosione bagnarmi le cosce, mentre lui continuava a sbattermi, sempre più forte. I nostri orgasmi si confusero e in quel momento dimenticai tutto il dolore che avevo provato. Il sesso complica le cose, ma a volte riesce anche a migliorarle.

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Foto: Katarzyna Białasiewicz - 123.rf

Valeria

Era lo studente migliore del mio corso. E quel giorno un 30 e lode se l’era proprio meritato. Si meritava anche altro in realtà. 20 anni di differenza, avrebbe mai potuto trovare attraente la sua professoressa di Letteratura inglese?

Faceva molto caldo quel giorno, così sbottonai un po’ la camicetta mentre segnavo il voto sul suo libretto. Lo beccai mentre i suoi occhi erano fissi sul mio seno. Diventò paonazzo e il suo volto si confuse con il colore dei suoi lunghi capelli rossi.

Invece di passargli il libretto, mi alzai e mi sedetti sopra le sue gambe. Sentii il suo membro irrigidirsi, mentre lui era sempre più rosso.

- Avrei voluto farlo dalla prima volta che ti ho visto a lezione.

Affondai una mano tra i suoi capelli e iniziai a baciarlo appassionatamente. Prese coraggio, mi sollevò e mi poggiò sulla cattedra. Gli slacciai i pantaloni, mentre lui le sue mani mi stavano già penetrando. Iniziai a giocare con il suo glande, mentre la sua voglia cresceva a dismisura.

Mi allargò le gambe e in un attimo era già dentro di me. Nel frattempo, aveva già scoperto del tutto i miei seni. Li annusava. Li assaporava con la lingua e li stringeva forte. Esplose poco dopo sul mio volto, con un’espressione di godimento assoluto.

- Professoressa, posso andare?

A quel punto alzati lo sguardo dal libretto, imbarazzata e inumidita.

- Sì, Mattei, vada pure. Buona estate.

Foto apertura: Dmytro Flisak - 123.rf