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PEOPLE: L'ATTUALITA'
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Sesso dopo i 50 anni: come cambia la sessualità di lui

Come cambia la sessualità maschile dopo una certa età? Come sostenere un partner che manifesta problemi tra le lenzuola? Quali sono i segreti di una sessualità serena e soddisfacente? Ne abbiamo parlato con il dottor Nicola Macchione, urologo e andrologo dell’ospedale San Paolo di Milano.

Come cambia la sessualità maschile dopo una certa età? Come sostenere un partner che manifesta problemi tra le lenzuola? Quali sono i segreti di una sessualità serena e soddisfacente? Ne abbiamo parlato con il dottor Nicola Macchione, urologo e andrologo dell’ospedale San Paolo di Milano.

Con l’avanzare dell’età il nostro corpo cambia e con esso la sessualità. Ognuno, uomini e donne, affronta l’aging a modo suo: c’è chi rinuncia gradualmente ad avere rapporti e chi invece continua ad averne in quantità senza problemi. Purtroppo, sono tante le coppie “over” che, pur avendo tutta la voglia di questo mondo, devono fare i conti con delle défaillance tra le lenzuola. È normale, ma si possono prevenire. E, soprattutto, vanno affrontate nel modo giusto. Come cambia il sesso dopo i 50 e come sostenere il partner in caso di problemi? Ne abbiamo parlato con Nicola Macchione, urologo e andrologo dell’ospedale San Paolo di Milano, medical influencer da 53 mila follower su Instagram.

Che cosa succede al corpo umano maschile, dopo una certa età?

«Innanzitutto, considerando che la vita si è allungata, i 50 anni non sono che un primo step dell’aging. Via via che il corpo invecchia, cala il livello di testosterone e perciò il nostro organismo diventa meno reattivo dal punto di vista sessuale. Nell’uomo non c’è una vera andropausa, ma la sindrome “Adam”, da “Androgen deficiency in the aging male”. Non colpisce tutti e nemmeno allo stesso modo. Di sicuro, c’è che il calo di testosteronemia comincia già dai 30 e, correlato alla forma fisica, è inversamente proporzionale all’indice di massa corporea. Decresce dell’1-2% all’anno, fino a dimezzarsi attorno agli 80 anni».

Come si può frenare questo calo?

Premesso che purtroppo contro l’invecchiamento non si può fare niente, si può comunque invecchiare bene. Mangiare sano, non fumare, fare attività fisica cercando di avere poca massa grassa, mantenere sempre attiva la sfera sessuale. Con queste attenzioni si rallenta il calo del testosterone, che viene prodotto dalle cellule dei testicoli: nel momento in cui queste cellule risultano attive, ne perdiamo meno.

Dall’aging non si scappa. Come invecchia il pene?

Insieme al resto del corpo, muta anche l’organo genitale. E la percezione che abbiamo di esso. Il pene perde elasticità ed estensione: si parla di lieve accorciamento, al massimo 1,5 centimetri. Si possono verificare curvature genitali e in generale perde di tono. Ma, ripeto, avete una vita sessuale aiuta. Anche da soli, con  l’autoerotismo: sappiamo che almeno 21 eiaculazioni al mese tengono lontano il tumore della prostata.

E come cambia la sessualità con l’avanzare dell’età?

Diventa più mentale e ragionata, meno fisica. I piaceri mutano: si cerca di esplorare angoli nuovi, per non cadere nella monotonia. Il sesso è appetito, che come si sa viene mangiando: se nel piatto c’è sempre la stessa roba, alla fine ti passa la voglia.

Come si può affrontare un calo di libido?

Magari portando in camera da letto nuovi goal da raggiungere. La gente dà per assodate le relazioni e la sessualità si spegne. Libido e sesso sono collegati, come l’uovo e gallina è difficile dire chi nasce prima. Fare sesso aumenta il desiderio, avere desiderio ti porta a fare più sesso. Consiglio di sperimentare, tenere la mente aperta, non adagiarsi sulle classiche posizioni.

Quanto è importante il dialogo con il partner?

Il sesso è una cosa naturale, così come dovrebbe esserlo il dialogo. Parlare è fondamentale, ma in tanti non lo fanno. Magari la moglie vorrebbe fare sesso anale, ma si vergogna a chiederlo al marito, che non lo farebbe mai con la moglie, perché certe cose sono da poco di buono. E allora va con l’amante. E la moglie pure. Di sesso è bene iniziare a parlare subito all’interno della coppia, perché sennò poi non lo fai più. Ti faccio un esempio.

Prego.

Un paziente 65enne, ad esempio, mi ha detto di amare l’idea del massaggio prostatico, che però non è mai riuscito a farsi fare dalla partner, che alla richiesta ha reagito male. Per questo, non riuscendo più ad avere rapporti sessuali con lei, andava alla ricerca di posti in cui poter ricevere il massaggio alla prostata. Questi comportamenti chiudono le porte alla sessualità.

Dunque, donne, mente aperta…

Spesso le partner non sono accondiscendenti, non accompagnano gli uomini alla ricerca della sessualità. C’è da dire che pure loro, alle prese con cambiamenti importanti dovuti all’età, subiscono un contraccolpo psicologico: con la menopausa si verificano atrofia vaginale, riduzione della lubrificazione, dolori all’apparato genitale e spesso incontinenza, che certo non favorisce l’avvicinamento del compagno.

Come cambiano le fantasie?

Non c’è nulla di più dinamico della sessualità. Cambiano desideri e fantasie. Questa mutevolezza o la assecondi e te la godi, oppure la vivi male e finisci per “castrarti”, con conseguente caduta a picco della libido. Diciamo che “si può solo peggiorare”: con l’avanzare dell’età le fantasie si fanno sempre più strong. Quindi, se le donne hanno fantasie forti, il consiglio è di proporle ai compagni. Nel sesso sai come inizi, ma non sai come finisci. Anche perché adesso sei un uomo sessuale fino alla fine dei tuoi giorni, dal mornig wood mattutino da ragazzo al rigor mortis il giorno della morte. Prima il nonno era asessuato, si limitava a stare dietro ai nipotini. Ora invece vuole ancora godersi il sesso con nonna.

Può darsi che, seppur con dialogo e desiderio, si verifichino problemi di erezione. Cosa fare in questo caso?

Età, stress, stanchezza, ansia. Le cause di défaillance possono essere molteplici. Innanzitutto la donna non deve né incolpare il partner, né se stessa, pensando magari che lui sia attratto ormai da donne più giovani. Mai giudicare, mai chiedere “Perché non ti sta su?”, mai cercare soluzioni rapide a una problematica che può essere seria. Inutile insistere, perché non finirà che peggiorare la situazione. La donna deve guidarlo l’uomo nel percorso di recupero, letteralmente, accompagnandolo dallo specialista senza fargli pesare la cosa, ma perché interessata alla sua salute: l’erezione è infatti il termometro dell’attività cardiaca. Se il pene non va, almeno nei soggetti anziani, probabilmente anche il cuore ha qualche problema.

Insomma, se compare una condizione legata non tanto al deficit di desiderio quanto alla difficoltà di erezione, occorre rivolgersi a uno specialista. Che magari potrà anche consigliare dei medicinali, giusto?

Sì, è sempre bene rivolgersi a un medico. Attenzione a giocare con Viagra e Cialis, tanto per fare due nomi, che potrebbero solo mascherare veri problemi senza aggiustare niente.

Ci sono esercizi specifici per il pene?

Da soli, l’unico esercizio per il pene è la masturbazione (ride, ndr). Meglio dell’autoerotismo non c’è niente. È un dramma quando l’uomo mette il pene in disuso: si tratta di un organo con una componente muscolare che andrebbe sempre allenata. Se non lo usiamo, i vasi tendono a sclerotizzarsi e la componente di elastina si riduce, insomma si verifica tutta una serie di problemi, che porta alla difficoltà a gonfiarsi.

Facciamo un bel passo indietro, dal punto di vista dell’età. È vero che sempre più giovani hanno problemi di questo tipo?

Sì, per colpa di una grave mancanza di educazione alla sessualità. Oggi è tutto un “io lo faccio meglio”, “io duro di più”, “io ce l’ho più lungo”. I giovani scoprono il sesso su Pornhub, che però ne propone una versione irreale, anzi surreale. Su Internet vengono mostrati tanti estremi e poca realtà: attori con membri di 25 cm, mentre la media italica è di 13 cm. I ragazzini si guardano pensando che il loro pene dovrebbe essere il doppio, questo li fa sentire inadeguati e ciò si traduce in deficit erettivo.

Il pene questo sconosciuto, verrebbe da dire.

Il pene è esattamente il grande sconosciuto della sessualità. Fino ai 15 anni non sai nemmeno di averlo, poi diventa oggetto di condanna: non ti puoi masturbare, non puoi avere erezioni, la mamma smette di entrare in bagno se c’è il figlio nudo all’interno. Ma è un discorso che riguarda tutto il sesso: amplesso in tv, si cambia canale. C’è una condanna del sesso a tutto tondo, con i giovani abbandonati a loro stessi. L’ipersessualizzazione della società sarebbe anche positiva, se solo fosse educata.

Torniamo agli “over”. Sfatiamo tre luoghi comuni riguardanti il sesso in terza età.

Il primo è che gli uomini di una certa età non fanno sesso. Falso: dopo la pensione pensano solo a quello. Il secondo è che sono piuttosto tradizionalisti. In realtà, alla faccia di osteoporosi e altri acciacchi, amano fare sesso anche in posizioni piuttosto particolari. Infine, non è vero che non usano sex toys. Li utilizzano eccome: sono giocattoli e gli adulti in fondo sono dei bambini cresciuti...

Da un luogo comune a una bufala: ovviamente non c’è alcun nesso tra vaccino e impotenza, giusto?

No, non c’è alcun nesso. Anzi, c’è uno studio che dimostra il contrario: i vaccinati avrebbero il 27% in più di desiderio sessuale rispetto ai no vax.