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Chi sono i sinkies?

Cosa significa la parola sinkies: come la crisi economica ha influenzato il futuro delle nuove generazioni. 

Cosa significa la parola sinkies: come la crisi economica ha influenzato il futuro delle nuove generazioni. 

I nostri genitori avevano ipotizzato per noi un futuro simile al loro: studi, trovi un lavoro e l'uomo della tua vita, ti sposi, fai dei figli. E il giro ricomincia. La vita, però, non è come la rata del mutuo che paghi in modo fisso ogni mese, la tua certezza trentennale che nessuno, se non la banca, può scalfire. E così che alla nostra generazione è stata affibbiata una nuova etichetta che nessuno avrebbe voluto vedere applicata sulle nostre teste: siamo i sinkies, giovani che pagano il prezzo dei fallimenti e degli sbagli di chi li ha preceduti.

Cosa vuol dire sinkies

Foto: Cathy Yeulet-123RF

Il termine sinkies viene utilizzato per indicare le coppie che vivono insieme, ma hanno già rinunciato all'idea di avere dei figli. Il motivo è che entrambi i membri hanno un lavoro, ma i loro stipendi non sono tali da poter permettere loro di pagare l'affitto, la macchina, le bollette e, al contempo, mantenere eventuali figli. Si tratta di una categoria che non coinvolge soltanto l'Italia, ma riguarda tre giovani europei su 10, ovvero migliaia di giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni. La parola sinkies è stata coniata dalla Caritas Europa, che ha condotto uno studio in ben 17 Paesi dell'Unione europea al fine di comprendere meglio il fenomeno e ipotizzare soluzioni per tentare di attenuarlo. Il termine è un acronimo nato dall'unione della parole inglesi Single, Income, No Kids, ovvero single, con una retribuzione, ma senza figli. In genere la scelta di non avere figli è dovuta non tanto a motivazioni personali, ma a circostanze di tipo economico, che creano un impasse doloroso e dal quale spesso è impossibile uscire.

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I risultati dello studio

Foto: Andrea De Martin-123RF

L'indagine condotta dalla Caritas è stata presentata al Social Summit Europeo: dallo studio è emerso che i giovani di oggi sono la prima generazione che vive in condizioni economiche peggiori rispetto a quelle dei propri genitori e, in alcuni casi, anche dei propri nonni. Le opportunità per avere accesso ai diritti fondamentali, quali la casa, la formazione e la previdenza sociale, sono minori rispetto al passato. Il lavoro non aiuta perché spesso la laurea, specialmente in materie umanistiche, non garantisce più l'accesso a uno stipendio adeguato, come invece accadeva quasi in automatico in passato. Nel documento redatto dalla Caritas è stata introdotta anche la distinzione fra sinkies e dinkies:

  • i primi sono, per l'appunto, le giovani coppie che vorrebbero avere figli, ma che non possono realizzare questo obiettivo per la precarietà economica che caratterizza le loro vite;
  • i dinkies, termine diffusosi negli anni '80, sono invece quelle coppie che scelgono di non avere figli, pur avendo un doppio stipendio e soldi a sufficienza per sfamare un reggimento.

Gli effetti a livello sociale

Foto:Andriy Popov-123RF

Quella vissuta dai sinkies è una situazione davvero atipica, che avrà delle ripercussioni a livello socio-demografico negli anni a venire e che, secondo diversi studiosi, non vede possibilità di miglioramento neanche nel medio-lungo periodo. Dalla crisi del 2008, infatti, la situazione relativa ai salari in Europa è peggiorata, creando un contesto in cui il precariato si scontra costantemente con il rischio povertà. Le nuove generazioni hanno non solo meno possibilità di fare carriera, ma rischiano di ottenere aumenti di stipendio soltanto dopo lunghi anni e in un periodo storico soggetto spesso a inflazione. Uno dei problemi principali è quello relativo alla sovraqualificazione dei sinkies: sono migliaia i giovani laureati che non riescono a trovare una professione calzante rispetto alla propria professionalità e che alla fine lavorano dove capita, ricoprendo ruoli sotto pagati e che richiedono scarsa responsabilità. In una realtà fatta di frustrazioni e fragili speranze verso un futuro migliore, i pochi che ce la fanno a sbarcare il lunario senza doversi trasferire all'estero cadono in un loop ancora peggiore: quello di poter dare ai propri figli una vita ancor più decadente.

Foto apertura:  Joshua Resnick-123RF