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Shampoo senza sale per capelli radiosi: i migliori

Perché scegliere shampoo senza sale fa la differenza: guida completa agli shampoo salt-free per capelli radiosi e protetti.

Perché scegliere shampoo senza sale fa la differenza: guida completa agli shampoo salt-free per capelli radiosi e protetti.

Quante volte ci siamo ritrovate con capelli che sembrano paglia dopo il lavaggio, nonostante continuiamo a spendere una fortuna dal parrucchiere? Come nelle peggiori relazioni, ci siamo convinte del: “Non sei tu, sono io”. E invece no, qualche volta il problema è proprio lui: lui, lo shampoo. La causa dei nostri problemi tricologici, infatti, potrebbe essere più semplice del previsto: quello shampoo che, silenziosamente, sta devastando la vostra chioma. Sostanze come i sali nascosti nelle formule tradizionali non sono altro che parenti stretti dei detersivi per i piatti, e trattano i nostri capelli di conseguenza. Ecco perché potrebbe essere opportuno utilizzare uno shampoo senza sale. Ne avete mai sentito parlare?

Perché usare uno shampoo senza sale

Pensateci: quando lavate i piatti con il detersivo, le vostre mani diventano secche e screpolate, vero? Ecco esattamente cosa succede ai capelli con gli shampoo tradizionali. I solfati - questi famigerati "sali" - fanno tabula rasa di tutto: dal sebo naturale (che protegge la cute e anche i capelli), all'umidità naturale presente sul nostro cuoio capelluto, e persino i pigmenti che danno colore. È come usare una spugna abrasiva su un tessuto pregiato: tecnicamente pulisce, ma a che prezzo?

Per chi ha capelli trattati, colorati o naturalmente secchi, passare agli shampoo senza sale non è solo una scelta di bellezza, ma una vera necessità. I trattamenti chimici rendono infatti la cuticola più porosa e vulnerabile agli attacchi esterni: utilizzare prodotti aggressivi per l’igiene dei capelli significa vanificare investimenti in colorazioni e trattamenti come stirature o permanenti, e quindi accelerare lo sbiadimento e il deterioramento della struttura capillare.

Come riconoscere uno shampoo senza sale

Shampoo senza sale

Foto: Unsplash - taiamint

Si ok, ma come si riconosce uno shampoo senza sale? Dimenticatevi l'idea che leggere l'INCI sia roba da chimici: diventare detective degli ingredienti (quantomeno dei più nocivi, come i sali) è meno difficile di quanto possiate pensare. Dopotutto, se siamo abituati a controllare l’elenco degli ingredienti dei prodotti alimentari, perché non dovremmo acquisire familiarità con quelli che ci spalmiamo addosso giorno dopo giorno?

I veri “nemici” della salute della nostra chioma e del cuoio capelluto hanno nomi che sembrano usciti da un laboratorio di Breaking Bad, ma una volta imparati non li dimenticherete più. Il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) è il cattivo numero uno, seguito dal suo cugino "addolcito" Sodium Laureth Sulfate (SLES) - che gentile non è per niente, fidatevi.

Ma attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio: tra i tensioattivi (le sostanze che tipicamente sono presenti nei detergenti schiumogeni, come gli shampoo e i bagnoschiuma, e che servono a rimuovere lo sporco, legandosi sia con l’acqua che con le componenti lipidiche) esiste anche il Sodium Coco Sulfate, un ingrediente cosmetico delicato e derivato dal cocco, per quanto comunque sia pur sempre un solfato (e, per questo motivo, potrebbe non essere ben tollerato dalle pelli più sensibili). 

In linea generale, i nomi amici sono quelli che finiscono in -glucoside o che contengono il termine isethionate: questi sì che puliscono, senza però fare la guerra ai nostri capelli. Un altro segnale infallibile? Se lo shampoo fa poca schiuma, tendenzialmente siete sulla strada giusta. La presenza di una schiuma molto abbondante, infatti, potrebbe indicare che stiamo rimuovendo qualcosa di più rispetto allo sporco: in poche parole, è come se stessimo iper detergendo i nostri capelli.

La soluzione, oltre ovviamente a lavare i capelli in modo corretto, è tenere sempre a portata di mano una lista dei solfati da evitare, ad esempio sulle note dello smartphone. Un semplice elenco degli ingredienti “buoni” e “cattivi” diventerà il vostro salvacondotto per scegliere i giusti prodotti di bellezza e non tornare a casa con l'ennesimo flacone sbagliato, attirate da packaging seducenti e promesse di marketing truffaldine.

I migliori shampoo senza sale

Quali sono gli shampoo senza sale da provare subito? Per aiutarvi nel primo approccio verso i migliori shampoo senza sale, senza che vi sentiate soverchiati dalla ricerca di formule prive di queste sostanze, abbiamo selezionato per voi alcuni prodotti super interessanti.

Lavera Basis Sensitiv - Shampoo Idratazione e cura

Lavera Basis Sensitiv - Shampoo Idratazione e curaFoto: lavera.it

Ecco il segreto degli scaffali bio che costa meno di un aperitivo e che tratta con i guanti bianchi il cuoio capelluto sensibile. Formulato con aloe vera bio e olio di jojoba bio, tensioattivi delicati, quindi addio ai solfati aggressivi che trasformano i capelli in stoppa. La sua texture non è pesante, ed quindi perfetta per chi ha capelli che si sporcano facilmente. Trovate questo shampoo Lavera nei negozi bio e in alcune catene di supermercati, e fidatevi: non vi farà sentire la nostalgia degli shampoo tradizionali.

Garnier Ultra Dolce - Shampoo Solido Delicatezza d'Avena

Garnier Ultra Dolce - Shampoo Solido Delicatezza d'AvenaFoto: garnier.it

Se non avete mai provato i cosmetici solidi, potete iniziare dallo Shampoo Solido Delicatezza d'Avena della linea Garnier Ultra Dolce. Questo shampoo senza sale supermercato ha il vantaggio di poter essere reperito con facilità, di poter essere portato con sé anche in viaggio e di essere un’alternativa economica e plastic-free ai classici prodotti in flacone. Una sola confezione vale infatti come due flaconi medi di shampoo. Grazie alla tecnologia a risciacquo rapido, è particolarmente adatto anche per chi segue una beauty routine water saving. La formula delicata e in prevalenza vegetale lascia i capelli nutriti e facili da districare, senza l’utilizzo di conservanti, sali e siliconi.

Kérastase - Bain Fluidéaliste Gentle

Kérastase - Bain Fluidéaliste GentleFoto: kerastase.it

Nel panorama degli shampoo senza sale Kerastase, questo è la Rolls Royce che vi meritate dopo anni di sofferenze. La formula con Morpho-Kératine (un complesso di agenti morfo-costituenti + polimeri di morphing superficiale) dello shampoo Kérastase Bain Fluidéaliste Gentle è pensata per prendersi cura dei capelli crespi, che lavaggio dopo lavaggio saranno più morbidi e nutriti. Il profumo sofisticato e la texture preziosa fanno sì che sia quasi un peccato risciacquare questo shampoo senza sale. Se avete capelli molto danneggiati da decolorazioni o stirature, valutate questo piccolo investimento per la bellezza della vostra chioma.

Shampoo senza sale: come sceglierli

La scelta dello shampoo perfetto dipende, come sempre, dalle specifiche esigenze della vostra chioma e dalle vostre abitudini di styling. Non tutti gli shampoo salt-free sono uguali: alcuni privilegiano l'azione nutritiva, altri si concentrano sulla riparazione o sulla protezione del colore. Identificare le vostre priorità vi aiuterà a orientarvi, evitando acquisti impulsivi e delusioni.

Capelli colorati e trattati

I capelli che hanno subito trattamenti chimici vanno trattati con particolare cura: la parola d'ordine è delicatezza estrema. Indirizzatevi verso formule che, oltre a essere senza sale, contengano:

  • Proteine idrolizzate: riempiono le porosità e rinforzano la struttura
  • Ceramidi: sigillano le cuticole e mantengono l'idratazione
  • Antiossidanti: proteggono dai raggi UV e dall'inquinamento
  • pH bilanciato: mantiene chiuse le squame del capello per preservare il colore.

L'ideale è alternare uno shampoo riparatore a uno specifico per capelli colorati, creando una routine personalizzata che risponda a tutte le esigenze della vostra chioma. Per una coccola extra, abbinate l’uso di un balsamo lamellare e di cristalli liquidi. Ricordate che i capelli trattati hanno bisogno di cure costanti: utilizzare occasionalmente prodotti senza sale non basta, serve una conversione totale della routine per vedere risultati duraturi.

La transizione: cosa aspettarsi (e perché non mollare)

Passare a uno shampoo senza sale è una scelta saggia, ma che può non donarvi immediatamente i risultati sperati. All'inizio sembra tutto sbagliato, poi però vi chiederete come avete fatto a vivere senza fino a quel momento. I primi lavaggi potranno lasciarvi lasciarvi: dov'è finita quella montagna di schiuma che vi faceva sentire pulitissime? Tranquilli, è normale. La vostra testa non è sporca, è solo che finalmente state trattando i capelli come meritano (e non come il pavimento della cucina).

Alcuni capelli inizialmente sembrano più pesanti o meno "sgrassati", soprattutto se arrivate da anni di shampoo aggressivi. È il famoso "periodo di disintossicazione": i capelli stanno riacquistando la capacità di trattenere l'umidità naturale. È come quando smettete di usare fondotinta coprente tutti i giorni: all'inizio la pelle sembra strana, poi diventa più bella che mai.

Concedetevi almeno tre settimane di pazienza, prima di gettare la spugna (da bagno). Dopo questo periodo, potrete trovare una chioma completamente nuova: più morbida, più lucente, più gestibile. E il colore? Durerà settimane in più, così potrete magari diradare gli appuntamenti dal parrucchiere.

Foto di apertura: Gpointstudio su Freepik