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Moda e Coronavirus, il fashion renting è la soluzione

Il noleggio di abiti permette di ricevere direttamente a casa capi disinfettati da lavanderie specializzate. Niente code, niente camerini, prezzi contenuti: è questo il futuro dei fashion addicted? 

Il noleggio di abiti permette di ricevere direttamente a casa capi disinfettati da lavanderie specializzate. Niente code, niente camerini, prezzi contenuti: è questo il futuro dei fashion addicted? 

Dopo lunghe settimane trascorse in casa, tutti abbiamo voglia di togliere la tuta e tornare a curare il nostro look, indossando un bel vestito. È un modo tra i tanti di tornare alla normalità, di farsi una coccola, di sentirsi più bell*.

Nel Nuovo Mondo, quello post-lockdown legato all'emergenza Coronavirus, uno dei problemi che molti stilisti e commercianti di abbigliamento si pongono è: come fare a far sentire al sicuro i clienti mentre entrano in negozio, scelgono e provano i capi?


Cos'è il fashion renting? Ecco il (probabile) futuro per gli appassionati di moda

Una soluzione potrebbe essere il fashion rentingPrendere in prestito capi di abbigliamento è il modo migliore per ricevere abiti disinfettati: è una procedura da sempre applicata a questo segmento di mercato. Inoltre, i vestiti arrivano direttamente a casa, cosa che ci fa evitare le pericolose code fuori dai negozio. I prezzi? Assolutamente abbordabili.

Foto: Itsra Sanprasert-123RF

Moda e Coronavirus: cosa dice la legge?

Al momento la legge Quadro approvata dal Consiglio dei Ministri per le riaperture del 18 maggio prevede che i negozio di abbigliamento obblighino a rispettare la regola del metro di distanza e a indossare la mascherina. Tutti i clienti all'ingresso del negozio dovranno indossare dei guanti con cui toccare i vestiti che si intende provare. Gli ingressi saranno contingentati ed è consigliato il pagamento con bancomat e carta di credito invece dello scambio di contanti.

Moda, i dati post-lockdown

Secondo una ricerca elaborata a livello globale da McKinsey & Company le entrate del mondo della moda registreranno una contrazione del 27-30% rispetto al 2019. I capi invenduti rappresentano una delle principali preoccupazioni degli operatori del settore. Cosa fare con le merci accumulate durante la stagione appena trascorsa? Poi ci sono i costi d'affitto dei negozi, del personale e l'ascesa vertiginosa dell'e-commerce che ha soddisfatto i nostri desideri durante la quarantena.

«L'e-commerce, già in ascesa del 19% medio annuo in Italia dal 2015 al 2020, ha fatto un ulteriore balzo in avanti - sostiene la professoressa Chiara Mauri, SDA Fellow di Marketing and Sales presso la SDA Bocconi School of Management - In una situazione di vendite al dettaglio tendenzialmente stabili (+1,1% medio annuo negli stessi anni), i negozi fisici stavano già perdendo terreno. Ora potrebbero perderne in misura persino superiore. Le persone avranno più timore, quindi il ritorno alla normalità richiederà molto tempo, secondo alcuni non meno di 6 mesi. Potrebbe essere che i negozi di abbigliamento, costretti dai maggiori costi di sanificazione e dai minori ricavi per il minor numero di visitatori (contingentati dal rispetto delle distanze), riducano le ore di apertura e anche il personale».

Un altro fattore di rischio è il prezzo dei vestiti. Anche il segmento del lusso potrebbe cedere alla corsa al ribasso dei prezzi per svuotare i magazzini. Il pericolo è quello di svendere il brand, danneggiando l'immagine. «Il costo degli abiti sarà più importante in relazione al generale impoverimento previsto - spiega la professoressa Maura Franchi, docente di Sociologia dei Consumi all’Università di Parma - ma emergerà soprattutto una diversa domanda di abbigliamento che risponderà più al confort che al desiderio di ostentazione di marche o abiti. La prima preoccupazione sarà quella economica, la seconda riguarderà la sicurezza».

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Motivi per cui scegliere il fashion renting

Noleggiare abiti invece di acquistarli permette di avere abiti già sanificati da tintorie specializzate. È una routine da sempre applicata a questo settore. Per questo sarai assolutamente cert* di ricevere a casa vestiti trattati nel modo giusto, sicuri. In più, non devi nemmeno lavarli prima di indossarli: sono già sanificati al 100%, al contrario di ciò che avviene per i normali e-commerce. Il terzo vantaggio del fashion renting è che puoi provare tutto comodamente a casa tua. Niente file, niente fobia del contatto o del contagio, niente guanti, niente mascherina.

Lo sapevi che noleggiare un abito è molto più conveniente dell'acquistarlo? Scopriamo perché.

  1. prezzi sono contenuti rispetto a quelli dei negozi. Ad esempio, sui vari portali dedicati al fashion renting come DressYouCan, Drexcode o Front Row Tribe si può accedere a un vestito firmato spendendo solo circa 150 euro contro i circa 1.800 euro necessari per l'acquisto in negozio. 
     
  2. Noleggiare un abito è green. Il circuito del fast fashion offre tanti capi a basso prezzo. Ha bisogno di venderne grandi quantità, aumentando i ricavi con l'abbassamento dei costi su forza lavoro e materia prima. Spendendo una cifra giusta - né troppo alta né troppo bassa - si potrà indossare un capo firmato e poi donargli una nuova vita, invece di archiviarlo in armadio e dimenticarlo. Gli stessi brand - famosi o meno - possono così far rivivere i capi invenduti della precedente collezione.

«In questo momento il fashion renting permette di soddisfare il proprio bisogno di indossare nuovi abiti in totale sicurezza – spiega Caterina Maestro, fondatrice della startup di fashion renting DressYouCan – Per tante, però, l’idea di entrare in un negozio e provarsi abiti in camerino può essere poco allettante, ecco perché scegliere un capo online e riceverlo a casa, con la garanzia che sia stato sottoposto a lavaggi specializzati, rappresenta un’ottima soluzione».