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Come imparare il linguaggio segreto dei gatti

I gatti ricorrono a una serie di segnali, corporei e vocali, per comunicare le proprie esigenze ed emozioni: scopriamo qualcosa di più sul loro linguaggio segreto.
 

I gatti ricorrono a una serie di segnali, corporei e vocali, per comunicare le proprie esigenze ed emozioni: scopriamo qualcosa di più sul loro linguaggio segreto.
 

Per comunicare i propri bisogni ed emozioni, i gatti ricorrono a un insieme di linguaggi vocali e corporei: ringhio, soffio, fusa e miagolio sono solo alcuni dei versi usati dal micio per farsi capire. Ma ci sono anche atteggiamenti e posizioni della coda, delle orecchie e del corpo che il gatto usa per interagire con noi e gli altri animali.

In tutto il mondo ci sono studiosi, come ad esempio la professoressa Susanne Schötz, docente di fonetica all’università svedese di Lund, nota in tutto il mondo perché autrice del best seller “Il linguaggio segreto dei gatti”, che cercano di decifrare il codice del linguaggio felino.

Tutti i mici, dai gattini piccoli ai gatti più grandi, si avvalgono di un linguaggio costituito da segnali abbastanza semplici da interpretare e di facile comprensione, anche per chi non è abituato a vivere con loro.

Segnali di paura e stress

Drizzare il pelo, soffiare e inarcare la schiena sono i tipici comportamenti attraverso cui un gatto avverte che sta provando paura o stress. Se poi la coda è dritta e gonfia significa che, oltre alla paura, il gatto si sta preparando alla lotta.

Segnali di fiducia

Rotolarsi mostrando la pancia è un atteggiamento che indica grande fiducia: in questo modo il gatto si dimostra vulnerabile esponendo i suoi punti deboli.

Segnali di socializzazione

Se un gatto si strofina contro le gambe di un ospite sta dando un segnale di benvenuto: si tratta di un momento di socializzazione in cui il gatto percepisce l’odore del nuovo arrivato mischiandolo con il suo.

Farsi le unghie sul divano

Per tenere gli artigli ben affilati e per marcare il territorio, i gatti si allenano a estrarre e ritrarre le unghie, strofinandole su divani e poltrone: infatti i polpastrelli delle zampe anteriori contengono ghiandole sudoripare che secernono ormoni.

“Fare la pasta” con le zampe anteriori

Tra i comportamenti più noti dei gatti c’è quello di impastarecon le zampine anteriori: si tratta del residuo di un comportamento infantile che alcuni gatti mantengono e che ricorda loro il momento in cui stimolavano il ventre e le mammelle della madre per favorire la produzione del latte.

Quando un gatto è felice

Un gatto sereno e felice è un gatto che svolge regolarmente tutte le sue tipiche attività: se fa i bisogni nella lettiera e li copre, se marca il territorio facendosi le unghie, se gioca e interagisce con i padroni e se mangia senza estrarre cibo dalla ciotola significa che sta bene. Ovviamente per assicurarsi che sia sempre in perfetta forma, occorre somministrare solo cibo di qualità ed evitare alimenti pericolosi per la salute del gatto.

Foto: 123rf.com