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Come Misty Copeland ha infranto gli stereotipi della danza classica

Misty Copeland, in punta di piedi contro il razzismo e le discriminazioni: la storia di chi non ha mai lasciato perdere.

Misty Copeland, in punta di piedi contro il razzismo e le discriminazioni: la storia di chi non ha mai lasciato perdere.

Lascia perdere.

Sono le parole di chi non crede in te.

Forse è il tuo colore di pelle che le muove.

Ti arrivano addosso, ne senti il peso, ma poi chiudi gli occhi e ti metti in punta di piedi.

Ballare ti fa stare bene. Trovare armonia col mondo. Con altri esseri umani.

Ti senti libera. Sei te stessa. Leggera come il vento. Delicata come il profumo dei gelsomini.

Lascia perdere sono parole che non hanno fermato Misty Copeland, oggi stella del più rinomato corpo di ballo americano, l’American Ballet Theatre. Vi raccontiamo la sua storia, piena di coraggio e di perseveranza.

Chi è Misty Copeland

Misty Copeland è una ballerina, nera, definita dal settimanale americano Time una delle persone più influenti al mondo. Non a caso, le è stata dedicata anche una Barbie, per fare in modo che la sua storia venga conosciuta il più possibile. Parlarne è un imperativo categorico. Si deve fare.

Origini e infanzia

Afroamericana nata nel 1982, a Kansas City, nel Missouri. È la quarta di 6 figli. La sua famiglia è povera e sua madre cambia spesso compagno. Il colore della pelle da un lato, le condizioni economiche dall’altro, rendono i suoi primi passi nel mondo della danza più traballanti che mai. Le dicevano che non sarebbe mai riuscita a diventare una vera ballerina. La consideravano troppo povera, troppo muscolosa, troppo nera per la danza classica.

La scoperta della danza

Misty inizia a frequentare un corso di danza classica a 13 anni. La sua passione è smodata, la sua forza di volontà di acciaio. Misty lotta contro la povertà e le disparità, a colpi di piroette.

L'incontro con Cynthia Bradley

A 14 anni vive in povertà, in un motel di Los Angeles. L'incontro con Cynthia Bradley le permette di iniziare a credere in sé stessa: è lei la sua prima insegnante di danza, che comprende subito il suo innato talento, dandole anche lezioni private.

Disciplina e spirito di sacrificio

Solitamente, si inizia a fare danza classica da giovanissimi, tra i 3 e i 7 anni. A 13 anni sei considerato vecchio, da rottamare. Eppure, Misty vince anche la battaglia contro il tempo. La sua bravura, accompagnata da un’eccezionale combinazione di tenacia e spirito di sacrificio, la porta a raggiungere, in pochissimo tempo, risultati contro ogni aspettativa.

L'American Ballet Theatre

Quello dei 19 anni è un momento fondamentale per lei: fa infatti il suo ingresso nel corpo di ballo dell’American Ballet Theatre di New York. Il razzismo non ci mette troppo tempo a metterle i bastoni tra le ruote.

L'unica ballerina nera del corpo di ballo

Degli 80 ballerini dell’American Ballet, lei è l’unica con la pelle nera. Il suo sogno si sgretola in pochi attimi quando, a parità (e a volte superiorità) di talento e nonostante un impegno senza eguali, non riesce a ottenere gli stessi riconoscimenti degli altri.

I pregiudizi sul corpo

A condizionare la percezione che gli altri hanno di lei è anche il suo corpo: è minuta, ma formosa. Curvilinea, muscolosa, con i polpacci possenti. I pregiudizi razzisti le arrivano ogni giorno con piccole microaggressioni. Minuscole, ma taglienti come lame. Affilate come una katana.

La svolta

Il body shaming diventa una presenza fissa e costante. Misty combatte ogni giorno contro gli stereotipi, sbriciolando poco alla volta il cliché della ballerina di danza classica pelle e ossa. Le sue curve, la sua femminilità marcata, il suo corpo statuario non le impediscono di eseguire alla perfezione tutte le coreografie classiche.

Misty Copeland rivoluziona così i canoni estetici della danza, portando la sua eleganza in ogni esibizione e un po’ di speranza a tutte le ragazze nere che, come lei, si erano sentite dire queste parole: Hai un corpo sbagliato per il balletto.

I ruoli più importanti

Il sogno si fa sempre più vero, ballare la forza per alimentare un fuoco che, in Misty, non aveva mai smesso di ardere. I ruoli importanti arrivano uno dopo l’altro: nel 2012, danza ne’ L’uccello di fuoco, attirando l’attenzione e l’ammirazione di Roberto Bolle; è poi il turno di Giselle, Manon, La bayadère, Coppelia.

La consacrazione: prima ballerina dell'American Ballet Theatre

Nel 2015 è la protagonista del classico dei classici, Il lago dei cigni. Il 30 giugno di quell’anno, sulla sezione dedicata alla cultura del New York Times c’è proprio lei. Misty Copeland, la principal dancer dell’American Ballet Theatre.

L'attivismo

Il riconoscimento della critica e il successo di pubblico sono accompagnati dalla pubblicazione del libro Life in Motion, vita in movimento. Una Barbie creata a sua immagine e somiglianza diventa il mezzo per ricordare alle bambine afroamericane che i sogni si possono realizzare. Anche se sei nera e hai un corpo muscoloso.

Misty decide anche di portare la danza classica in giro per il mondo. Come attivista, infatti, cerca di diffonderla nelle comunità degli Stati Uniti che si trovano in condizioni di povertà e nei Paesi in via di sviluppo, dove il ballo si trasforma anche in un modo per far andare i bambini a scuola.

La vita privata 

Misty rivoluziona la danza classica e i suoi stereotipi e diventa una paladina dell’uguaglianza. I will what I want è il suo motto, una frase da ripetere con convinzione, una fonte di motivazione, un motivo per resistere e crederci.

Il marito

Misty Copeland è sposata con Olu, uno studente di legge, vegetariano e cultore del corpo. È stato proprio lui a suggerirle di fare degli esercizi cardio, in modo da aumentare la sua resistenza, senza far ingrossare i muscoli. Sempre lui l'ha anche aiutata a migliorare la sua alimentazione per permettere al suo corpo di sgonfiarsi, senza perdere la bellezza delle forme che la rendono così unica e, al contempo, così leggiadra.

Tipsby Dea

Misty Copeland

Misty Copeland è una delle protagoniste di Together, un libro di Chiara Pasqualetti Johnson pubblicato da White Star a ottobre 2022 nella collana Personaggi del nostro tempo.