News
News

Aule natura WWF, un progetto per portare nelle scuole il verde che manca

Per attrezzare gli spazi all’aperto degli edifici scolastici WWF Italia ha lanciato il progetto Aule Natura che ha l’obiettivo di realizzare, in via sperimentale, alcune aule all’aperto all’interno di istituti scolastici da nord a Sud della penisola che diventeranno baluardi di natura per il benessere dei bambini.

Per attrezzare gli spazi all’aperto degli edifici scolastici WWF Italia ha lanciato il progetto Aule Natura che ha l’obiettivo di realizzare, in via sperimentale, alcune aule all’aperto all’interno di istituti scolastici da nord a Sud della penisola che diventeranno baluardi di natura per il benessere dei bambini.

Siepi e bordure fiorite come pareti, stagno, giardino, fiori come lavagne multimediali “viventi” su cui studiare le meraviglie della Natura e della vita. E poi un nido per api solitarie, le cassette nido e mangiatoie di legno per uccelli, le Bat Box rifugio per i pipistrelli. È la speciale aula natura che il WWF Italia sta donando a tante scuole di Italia e che, dalla prima esperienza in provincia di Bergamo nel mese di settembre 2020, ha già toccato anche la provincia di Bari e a breve arriverà anche in Sicilia a Catania, in Veneto a Venezia e in tante altre primarie d'Italia, con l’obiettivo di offrire ai bambini un angolo di natura in cui imparare e star bene.

L'idea del progetto

Dobbiamo ripartire dalla scuola per investire sulla conversione ecologica del futuro: ecco perché abbiamo deciso di lanciare questo progetto in un momento di grande difficoltà per le istituzioni scolastiche strette nella morsa dell’emergenza sanitaria e la necessità di misure di sicurezza stringenti e l’inadeguatezza del patrimonio edilizio scolastico che oggi ha mostra tutti i propri limiti”, aveva dichiarato la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi qualche mese fa.

Una riflessione che parte anche dalla constatazione numerica delle potenzialità che hanno le scuole italiane. Attualmente in Italia ci sono, infatti, più di 40.000 cortili scolastici: tantissimi sono completamente inagibili o non fruibili, oppure sono fazzoletti di cemento, utilizzati soltanto per una breve ricreazione e, in alcuni casi, per l’attività motoria. Inoltre, da una stima elaborata dal WWF emerge che negli edifici scolastici esistono più di 64,5 milioni di metri quadrati di spazi esterni che, se adeguatamente attrezzati, potrebbero essere utilizzati per migliorare la sicurezza e la qualità della didattica. Secondo i dati attualmente disponibili sappiamo che solo nei comuni capoluogo di provincia per ogni alunno sono disponibili circa 8,5 metri quadrati di giardini scolastici con una distribuzione maggiore al Nord (11 metri quadrati per alunno), tendenzialmente in linea con la media nazionale al Centro (8,7 metri quadrati per alunno) e un po’ inferiore al Sud (circa 6 metri quadrati di verde scolastico per alunno).

Con un rapido calcolo sulle superfici medie, garantendo uno spazio di sicurezza di 3,5 metri quadrati per alunno i cortili scolastici permetterebbero di accogliere in sicurezza più del doppio della popolazione studentesca del nostro Paese.

Da queste statistiche e dalla consapevolezza che il verde scolastico permetterebbe un evidente vantaggio pedagogico per la formazione dei cittadini di domani è nato il progetto Aula Natura.

Che cos'è un'aula Natura

Un'aula natura è una struttura da allestire negli spazi esterni della scuola di supporto alla didattica in grado – in tempo di pandemia, anche di garantire la sicurezza degli alunni attraverso un opportuno distanziamento interpersonale - di arricchire la didattica in un’aula letteralmente “fatta di natura”. Lo spazio, da ricavare nei cortili o nei giardini didattici prevede una superficie di area verde di non meno di 80 metri quadrati per un gruppo classse di un massimo di 23 alunni (almeno 3,5 metri quadrati per alunno).

L'aula natura riproduce differenti microhabitat (stagno, siepi, giardino) in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione che li collega tra loro e a noi. Essendo un’aula fatta di natura permette una didattica multi e interdisciplinare e permette di affrontare con particolare concretezza le tematiche ambientali e quelle relative alla sostenibilità

Quali sono i moduli educativi 

I moduli educativi,  adattabili a seconda dei contesti, possono essere costituiti da una Siepe (un tempo usata per delimitare le proprietà di campagna, può servire a delimitare l’aula natura ed è ricca di spunti didattici), dal Condominio per insetti (piccole strutture create con materiali naturali adatti a offrire rifugio a questi piccoli animali fondamentali per l’impollinazione, per il controllo di altri insetti, come “base” di molte catene alimentari), dalle Cassette nido per uccelli - Bat Box, Mangiatoie per uccelli, da piante da frutto (drupacee e pomacee), da Piante aromatiche, dal giardino delle farfalle (scegliendo le piante giuste si soddisfano le esigenze anche di altri importanti impollinatori come bombi e api), da uno stagno o laghetto (un piccolo fossato impermeabilizzato), da un gazebo ombreggiante, da sedute in legno; da un tavolo, da Sentieri, da Pannelli didattici, da un orto didattico (all’interno di cassoni pieni di terra si potranno piantare vari ortaggi), da una piccola serra, da un banco da lavoro.

Didattica, cosa impareranno gli studenti

Le opportunità di approfondimento e conoscenza scientifica che gli studenti avranno grazie alle Aule Natura sono tantissime - spiega Maria Antonietta Quadrelli, responsabile ufficio educazione Wwf - ma soprattutto potranno imparare come la natura sia sempre fonte inestimabile di insegnamento e di benessere. Il nostro è il paese di Maria Montessori che già 100 anni fa parlava dell’impotanza del legame speciale che esiste tra infanzia e natura cogliendone le immense potenzialità educative. Oggi lo stile di vita dei nostri bambini è sempre più sedentario, con minori gradi di autonomia, basata su esperienze virtuali tanto che la moderna letteratura scientifica si confronta su un una nuova categoria di disturbo ovvero il Disturbo da Deficit di Natura. Purtroppo c'è anche un grosso problema culturale che porta a pensare che la scuola all’aperto sia meno efficace di quella all'interno e che all’aperto ci siano rischi per l'incolumità dei bambini. E invece sarebbe davvero importante fare il salto in avanti nell’ambito dell’outdoor education”. 

Basti pensare che, secondo le ricerche di Nancy Wells e Gary Evans, l'immersione nel verde dei panorami di campagna e la presenza dei boschi riducono lo stress nei bambini che sono stimolati a sviluppare maggiori qualità intellettive, salute e serenità. Esistono lezioni indispensabili, che ogni bambino deve apprendere per poter vivere una vita sana che è possibile ricevere solo a contatto con la natura. 

Come si scelgono le scuole che possono ospitare un'Aula Natura  

Possono candidarsi ad ospitare un’aula natura le scuole primarie o gli istituti comprensivi di aree metropolitane caratterizzate da situazioni di scarsità di verde e/o in territori che devono affrontare particolari problematiche ambientali o sanitarie. Le scuole con una consistente percentuale di alunni in situazione di fragilità o svantaggio; quelle che abbiano inserito nella loro programmazione attività e progetti di educazioni ambientali e che in passato abbiano realizzato progetti significativi su tematiche ambientali o legate alla sostenibilità.  

Per poter candidare un istituto è necessario che ci sia il parere favorevole del Dirigente scolastico e dell’Amministrazione Comunale, che si disponga di uno spazio esterno libero di almeno 80 metri quadrati e che ci si impegni a garantire l’utilizzo e la manutenzione dell’aula una volta consegnata. Visita la pagina dedicata al progetto per scoprire come inviare la candidatura.  

Foto di apertura ©Alex Persico_Archivio_Wwf