Vivere eco
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La Natura è la nostra casa: prendiamocene cura

Ogni 14 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'Educazione Ambientale per sottolineare l'importanza delle attività educative volte a costruire conoscenza, competenza, sensibilità e consapevolezza sulla protezione del Pianeta.

Ogni 14 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell'Educazione Ambientale per sottolineare l'importanza delle attività educative volte a costruire conoscenza, competenza, sensibilità e consapevolezza sulla protezione del Pianeta.

Educare cittadine e cittadini di ogni età e provenienza al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità è oggi più importante e urgente che mai. Per sottolineare l’importanza di questi insegnamenti, è stata istituita, nel 2017, la Giornata Mondiale dell'Educazione Ambientale che si celebra ogni 14 ottobre e mette al centro l’importanza della sensibilizzazione di tutti rispetto alla cura della Natura. 

Che cos’è la Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale

La Giornata mondiale dell’educazione Ambientale è una celebrazione condivisa a livello internazionale il cui coordinamento è curato dalla rete mondiale di educatori ambientali che, ogni due anni, danno vita al principale congresso in materia (il WEEC, World Environmental Education Congress). La Giornata è nata per sottolineare l'importanza delle attività educative volte a costruire conoscenza, competenza, sensibilità e consapevolezza sulla protezione ambientale e sulla necessità di  nuovi stili di vita o nuovi modelli di produzione e consumo. La scelta della data in cui celebrare la giornata mondiale dell’educazione ambientale non è, ovviamente, casuale ma si riallaccia al 14 ottobre 1977 quando si svolse a Tbilisi, la capitale della Georgia, una Conferenza Onu sull’educazione ambientale, organizzata dall’UNESCO e dall’Unep. Il risultato di quella conferenza – cui parteciparono i delegati di 66 stati membri - fu una Dichiarazione, che vide la luce il 26 ottobre 1977 e i cui princìpi sono ancora oggi di grande attualità.

Normalmente, il 14 ottobre è solo la data simbolo della giornata che fa parte di due settimane fitte di appuntamenti in cui scuole, parchi, centri di educazione ambientale, enti pubblici, associazioni, musei cercano di evidenziare l'importanza di sviluppare un'azione educativa per costruire competenze trasversali. In pratica si tratta di raccogliere in un unico momento eventi e attività legate all'educazione ambientale e alla sensibilizzazione delle persone a partire dai piccolissimi, visto che, sappiamo bene, il rispetto verso l'ambiente si impara sin da bambini.

Che cos’è la Dichiarazione di Tbilisi nel 1977

La Dichiarazione di Tbilisi che venne stilata il 26 ottobre 1977 raccomandava di adottare alcuni criteri che avrebbero guidato i tentativi di sviluppare un’educazione ambientale sia a livello locale sia a livello globale. La carta lanciava quindi un appello agli Stati membri affinché dessero il giusto peso, all’interno delle loro politiche educative, alle tematiche relative alla conservazione dell’ambiente. In quell’occasione l'educazione ambientale venne definita come il fine «di portare gli individui e la collettività a conoscere la complessità dell'ambiente sia di quello naturale che di quello creato dall'uomo, complessità dovuta all'interattività dei suoi aspetti biologici, fisici, sociali, economici e culturali... [allo scopo di] acquisire le conoscenze, i valori, i comportamenti e le competenze pratiche necessarie per partecipare in modo responsabile ed efficace alla prevenzione, alla soluzione dei problemi ambientali e alla gestione della qualità dell'ambiente». 

Che cos’è l’educazione ambientale 

L'educazione ambientale è l’intento, appunto, di insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente naturale ed educare gli esseri umani a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile. L'espressione "educazione ambientale" è spesso usata per intendere l'auspicato insegnamento di questo tema all'interno del sistema scolastico ma è anche usata per indicare tutti gli sforzi per educare tutti al rispetto per l’ambiente. Basti pensare a progetti come i campi di volontariato che permettono di sperimentare e imparare tanti concetti legati alla natura, o ai percorsi di educazione alla differenziata e al riciciclo tenuti da varie associazioni sul territorio.

L'espressione environmental education fu usata per la prima volta nel 1969 da William P. Stapp della School of Natural Resources and Environment (SNRE) della Università del Michigan, che elencò i tre pilastri basilari: la conoscenza dei problemi ambientali, definizione dei possibili rimedi e attivazione per la soluzione.

La "Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente umano" del 1972 a Stoccolma fu, poi, la prima importante conferenza indetta dall'ONU riguardo a tale questione e segnò l'inizio della cooperazione internazionale in politiche e strategie per lo sviluppo ambientale. Nel 1980, facendo seguito ai temi trattati nella Conferenza di Tbilisi, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura pubblicò il suo documento “Strategie per la conservazione del mondo”, seguito nel 1982 dalla Carta per la natura, che richiamò l'attenzione sul declino dell'ecosistema globale. In quel frangente si lavorò per provare a risolvere l'apparente conflitto fra tutela dell'ambiente e sviluppo. La commissione giunse alla conclusione che l'approccio allo sviluppo avrebbe dovuto mutare e divenire sostenibile ovvero raggiungere «equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie». Tra gli strumenti per il raggiungimento di questo obiettivo veniva indicata l'educazione ambientale.

La rete dell’educazione ambientale in Italia

In Italia non esiste una materia d'insegnamento riguardante in modo specifico l'educazione ambientale nelle scuole anche se dal 2020, l'educazione civica - divenuta materia trasversale - ingloba anche argomenti relativi a sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. La sensibilizzazione del pubblico su questi argomenti è affidata soprattutto a media e ad altri organismi preposti alla salvaguardia dell'ambiente che possono essere di tipo istituzionale come il Ministero oppure associazioni ed organizzazioni non governative.
L'intervento dello Stato, ad esempio, consiste nella costituzione di parchi nazionali, parchi regionali, riserve naturali, zone umide, aree marine, protetti e tutelati dallo sviluppo umano e dall'inquinamento.

Nell'ambito delle associazioni si distinguono il WWF Italia (che ha da poco lanciato anche il programma Aule Natura) Legambiente, Lipu e tante altre piccole associazioni. Un'azione di networking e di supporto a tutti gli attori pubblici e privati del settore è, invece, svolta dalla rivista di riferimento italiana Eco, l'educazione sostenibile, edita dall'Istituto per l'ambiente e l'educazione, onlus che pubblica anche la rivista scientifica Culture della sostenibilità e Pianeta azzurro, rivista dedicata all'acqua in tutte le sue forme. L'Istituto ospita anche il Segretariato internazionale della più grande rete mondiale di educazione ambientale, che organizza ogni due anni i World Environmental Education Congress (WEEC).

Cos’è il WEEC, World Environmental Education Congress

Legato alla giornata mondiale, è il WEEC: un congresso internazionale che mira a diffondere tematiche legate all’educazione all’ambente e alla sostenibilità. L’evento -  biennale - rappresenta un punto di incontro per chi lavora nell’ambito dell’educazione all’ambiente ed è un’importante opportunità per apprendere gli sviluppi recenti e le ultime novità in materia di sostenibilità ambientale , di discutere e confrontarsi con persone provenienti da tutto il mondo, di condividere i propri aggiornamenti in merito e apprendere quelli degli altri. Si tratta, in poche parole, di un’ottima occasione per creare un network internazionale sull’educazione ambientale. Il primo Congresso Mondiale di Educazione Ambientale si è svolto in Portogallo nel 2003 con il patrocinio dell'UNEP e dell'UNESCO. È stato il primo di una serie di eventi globali che offrono una piattaforma internazionale per educatori, esperti scientifici, ricercatori, studiosi, politici, tecnici, attivisti, media e insegnanti per discutere questioni chiave a livello mondiale nell'Educazione Ambientale (EE) in un prospettiva integrata. 

Foto di apertura ping198© 123RF.com