Gravidanza
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Perché si può soffrire di tachicardia in gravidanza?

Gravidanza e leggera tachicardia: un disturbo abbastanza frequente che però non deve essere sottovalutato.

Gravidanza e leggera tachicardia: un disturbo abbastanza frequente che però non deve essere sottovalutato.

Una leggera tachicardia in gravidanza è un fenomeno abbastanza frequente e normale: soprattutto durante gli ultimi mesi di gestazione, infatti, si sommano diversi fattori che possono incidere sul disturbo. La crescita del bambino comporta un incremento del peso, il “pancione” diventa più voluminoso, aumenta il sangue circolante e, molto spesso, a tutto questo si somma anche una componente emotiva che incide sulla frequenza del ritmo cardiaco della futura madre.


Cosa si intende con tachicardia?

Una persona adulta, in condizione di riposo, generalmente ha una frequenza cardiaca compresa fra i 60 e i 100 battiti al minuto. Oltre questa soglia, dunque, si parla di tachicardia. Il cuore può aumentare il numero di battiti per una molteplicità di fattori: ansia, stress, sforzo fisico, febbre, assunzione di farmaci, patologie o durante la gestazione.

Anche assumere caffeina o bevande eccitanti, inoltre, può determinare tachicardia, senza contare che un’eccessiva vasodilatazione fa pompare il cuore più velocemente.


Tachicardia in gravidanza: perché non deve essere sottovalutata

Una leggera tachicardia durante la gravidanza è normale. Tuttavia, questo disturbo non deve essere sottovaluto: un battito eccessivamente accelerato può essere un campanello d’allarme in caso di pressione arteriosa non ottimale. Se la pressione bassa aumenta il rischio di eventuali svenimenti, infatti, l’ipertensione gravidica può a sua volta essere rischiosa sia per la madre che per il bambino. 

La tachicardia, inoltre, può essere indice di una carenza di ferro e di bassi valori di emoglobina, nonché una spia importante per evidenziare squilibri ormonali, disturbi tiroidei o altre patologie che necessitano di un parere medico.

Foto:Kjetil Kolbjornsrud-123.RF

Come comportarsi durante la gestazione in caso di tachicardia

Se durante la gravidanza la tachicardia diventa un disturbo eccessivamente frequente o invalidante, è bene rivolgersi ad uno specialista per analizzare le possibili cause scatenanti. Tuttavia, una corretta e sana alimentazione è il primo passo per ridurre il rischio di anemia e alterata frequenza cardiaca (anche) in dolce attesa.

Inoltre, è importante cercare di ridurre ansia e stress, magari affidandosi a delle tecniche di rilassamento come il training autogeno respiratorio. Durante i mesi che precedono il parto, inoltre, può essere utile ridurre il consumo di sostanze stimolanti (come tè e caffè), evitando di fumare e di assumere bevande alcoliche. Via libera a tisane ed infusi rilassanti, sempre sotto supervisione del proprio medico di fiducia per capire quali sia più indicato assumere durante la gravidanza.

Foto apertura: Andriy Popov-123.RF