Neonati
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Come affrontare le notti in bianco col bebè

Alcuni affermano che sia solo questione di abitudine, altri si rassegnano al fatto che smetteranno di dormire per almeno un anno.

Alcuni affermano che sia solo questione di abitudine, altri si rassegnano al fatto che smetteranno di dormire per almeno un anno.

Avrete già capito che stiamo parlando delle notti in bianco col bebè e delle ore passate ad accudirlo tra una poppata e un pianto, tra un cambio di pannolino e una colica.

È innegabile che l'arrivo di un bebè cambi i ritmi dell'intera famiglia, ma è altrettanto vero che non bisogna assolutamente soccombere all'idea che il riposo, una volta diventati genitori, non sia più contemplato.

Notti in bianco col bebè: perché non sottovalutare la carenza di sonno

Quando si parla di notti in bianco si apre un microcosmo di consigli, trucchi e strategie per far dormire il neonato le classiche e canoniche 8 ore. È davvero possibile? Sì, ma col tempo: perché se piano piano si riuscirà ad arrivare al tanto agognato traguardo, è bene che mamma e papà siano consapevoli del fatto che, durante i primi mesi di vita del bambino, le ore piccole saranno la regola e non l'eccezione.

Ore piccole, tuttavia, non significa non dover riposare mai, anzi. Nei primissimi mesi a casa col bebè, la neomamma deve recuperare le energie dopo il parto e deve avere la forza per poter affrontare serenamente l'allattamento, spesso duro e sfiancante. La carenza di sonno, infatti, non va mai sottovalutata: il rischio è quello di sentirsi nervose, sfinite e, soprattutto, poco reattive ai bisogni del bebè.

Ma quali sono i modi per riposare adeguatamente quando nasce un bambino? Abbiamo preparato qualche consiglio utile a tutte le mamme alle prese con le notti in bianco.

Come combattere la carenza di sonno

Come combattere la carenza di sonno: riposa quando puoi e impara a delegare

È molto difficile che le neomamme, di notte, riescano a dormire per molte ore di fila, complici le poppate e/o il biberon, qualora consigliato dal proprio pediatra. Questo, tuttavia, non significa che non debbano dormire mai. L'importante, in questi casi, è riuscire a riposare. Quando di giorno il bimbo dorme, quindi, non c'è nessun bisogno di affaccendarsi per casa: approfittane e sdraiati. Anche se non riuscirai a dormire profondamente, potrai comunque rilassarti e ricaricare le energie per affrontare il resto della giornata.

E se le faccende domestiche proprio non possono aspettare, non c'è niente di male a chiedere aiuto. Diventare mamma significa imparare a delegare, anche se non si è abituate a farlo.

Riposo notturno: dove posizionare il lettino del bebè

Il riposo notturno, tuttavia, è molto importante: durante i primi mesi, quando dovrai - necessariamente - allattare anche di notte, posiziona il lettino del bebè di fianco al lettone

Potrebbe sembrare una banalità, ma non doversi alzare e camminare per raggiungere e accudire il proprio bambino renderà il risveglio meno traumatico e stressante, sia per te che per lui. E, terminata la poppata e fatto il ruttino di rito, sarà molto più facile riuscire a prendere nuovamente sonno e riposarsi in vista della giornata successiva.

Importanza alimentazione e sport per il corretto riposo

Perché mangiare correttamente e fare movimento

Cosa c'entra l'alimentazione col riposo notturno? Molto, perché mangiare correttamente favorisce la qualità del sonno, anche nei casi in cui le ore dormite siano poche. Mamma e papà dovrebbero mangiare di più a colazione, per poi tenersi leggeri a cena: in questo modo si eviterà di appesantire il fisico, riuscendo poi a prendere sonno molto più facilmente quando è ora di andare a letto.

E per rilassare corpo e mente, all'alimentazione corretta va affiancato anche un po' di sano movimento. Fare attività fisica, anche per mezz'ora, permette di diminuire i livelli di stress e di sciogliere quelle tensioni che tengono svegli anche quando si è molto stanchi. Il movimento, infatti, è strettamente correlato alla produzione di endorfine, gli ormoni del buonumore. Entrambi i neogenitori, quindi, dovrebbero concedersi una passeggiata all’aperto - se il tempo lo permette - o un’attività più strutturata come una classe yoga o un allenamento in palestra. A giovarne sarete sia voi che il vostro bambino.

Ma la cosa più importante, quando si tratta di notti in bianco, è quella di non lasciarsi abbattere dalle prime difficoltà: mamma e papà devono imparare a conoscere il proprio bambino e a trovare, insieme a lui, un ritmo che faccia star bene tutta la famiglia. I primi mesi possono essere duri e difficili, ma siamo certi che i sorrisi del vostro bimbo riusciranno a farvi trovare la forza per non arrendervi.