Tempo Libero Tips
Tempo Libero Tips

Elezioni Usa, quando la campagna elettorale è donna

Kamala Harris, Hope Hicks, Melania Trump: sono tante le donne al centro delle Presidenziali Usa del 2020, tutte per motivi differenti.

Kamala Harris, Hope Hicks, Melania Trump: sono tante le donne al centro delle Presidenziali Usa del 2020, tutte per motivi differenti.

Mai come nel 2020, anno della pandemia da coronavirus, le donne hanno influito sull’andamento della corsa alla Casa Bianca, più o meno direttamente.

Mai come in quest’anno, infatti, negli Usa sono rimbalzati i nomi di donne che, in un modo o nell’altro, hanno avuto un ruolo nella campagna elettorale che in questi giorni ha portato al testa a testa alle urne tra Donald Trump, presidente uscente, e Joe Biden. Donne che si allargano in cerchi concentrici dalle figure dei due candidati alla presidenza, e che tengono banco per ciò che dicono e che rappresentano.

Kamala Harris: la futura (speriamo) vicepresidente degli Stati Uniti

Foto: Photo/David Dermer- LaPresse

La prima ad avere rivoluzionato la corsa alle Presidenziali è sicuramente Kamala Harris: senatrice per lo Stato della California dal 2017, è stata scelta dal candiato democratico Joe Biden come candidata a vicepresidente in caso di vittoria. Padre giamaicano, madre di origini indiane, Harris si è laureata con il massimo dei voti in legge ad Harvard, e in caso di elezione diventerebbe la prima donna afroamericana di origini indiane a ricoprire il ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti.

Harris ha recentemente affrontato il dibattito in diretta tv con il rivale, Mike Pence, attuale vicepresidente in carica con Trump, parlando di coronavirus, tasse, ambiente, sostenendo la visione di Biden e attaccando quella di Trump. E' riuscita a mantenere calma e aplomb superando, di fatto, la “performance” di Biden, che nel suo dibattito con Trump ha ceduto a provocazioni, toni di voce piuttosto alterate e battibecchi. La candidatura della Harris è stata inoltre accolta con grande favore dall’ala più progressista dei democratici, raccogliendo il plauso di Hollywood e del jet-set americano, che mai come negli ultimi anni ha preso una posizione in politica appoggiando Joe Biden.

Amy Coney-Barrett: la (quasi) nuova giudice della Corte Suprema

Foto: LaPresse/Usa

Il ruolo di Amy Coney-Barrett nella corsa alla Presidenziali 2020 può apparire marginale, ma è in realtà centrale. Coney-Barrett, infatti, prende il posto di Ruth Bader Ginsburg nella Corte Suprema, rappresentando di fatto la visione di chi l’ha proposta, e cioè Donald Trump. Dove Bader Ginsburg è stata un’innovatrice e un’icona liberale - in materia di diritti civili, diritte delle donne, lotta alla discriminazione sessuale e razziale - Coney-Barrett è invece una conservatrice.

Se venisse confermata dal Senato come nuovo giudice della Corte Suprema Federale, oltre a portare con sé diversi primati (sarebbe la più giovane giudice in carica, la prima nata prima degli anni ’70, e l’unica a non avere frequentato un'università della Ivy League), porterebbe alla Corte Suprema anche le sue idee: antiabortista e conservatrice, estremamente religiosa, applica alla lettera i testi giuridici. La Barrett è, di fatto, un’estensione in ambito giuridico della visione di Trump, che difatti ha caldamente sostenuto la sua candidatura. La sua elezione, insomma, per molti sarà l’indicatore dell’influenza attuale di Trump e potrebbe rafforzare la posizione dell’attuale presidente in carica.

Melania Trump: fist lady in carica

Foto: LaPresse

Il percorso di Melania Trump è decisamente straordinario: inizialmente additata come inadeguata a ricoprire il ruolo di First Lady, Melania vi si è calata con estrema disinvoltura, riuscendo anche a oscurare il più famoso e spesso eccessivo marito nelle occasione pubbliche. Le mani sfilate dalla presa di Trump o addirittura rifiutate, gli sguardi all’apparenza glaciali che rispecchiavano gli atteggiamenti hanno dato molto materiale sia a chi si occupa di gossip sia a chi si occupa di politica. Nel corso della campagna elettorale Melania ha scelto di mantenere un profilo basso, ma non ha esitato a prendere posizione pubblica quando lei e il figlio Barron - insieme con Trump - hanno contratto il coronavirus: “Come troppi americani hanno dovuto fare quest’anno, il presidente e io siamo in quarantena dopo essere risultati positivi al covid”. E in molti hanno letto tra le righe, vedendo in quel “troppi” una presa di posizione contro il negazionismo di cui è spesso stato accusato il marito.

Jill Biden: la moglie di Joe

Foto: AP Photo/Andrew Harnik

Di Jill Biden negli ultimi tempi si legge molto - purtroppo - su look, stile e sulla presunta intenzione di imitare Melania da questi punti di vista. La moglie di Joe Biden, però, è molto di più dell’abito che indossa: insegnante, scrittrice e filantropa, è accanto al candidato democratico da 43 anni. Di origini siciliane, ha dovuto affrontare la perdita del figlio Beau ed è rimasta saldamente vicina al marito consigliandolo attivamente e prendendo parte alla sua campagna elettorale.

Hope Hicks: la fedelissima consigliera di Trump

Foto: Andrew Harrer/Pool- LaPresse

Di Hope Hicks si è letto tanto, tantissimo, soprattutto nel periodo in cui Donald Trump è risultato positivo al coronavirus. Hicks, ex modella, è stata infatti direttore delle comunicazioni della Casa Bianca sino a marzo 2018, ed è tornata nel 2020 per fare da consigliera. È, insomma, il braccio destro di Trump in termini di strategia e comunicazione durante questa campagna elettorale, e stando alle indiscrezioni sarebbe stata lei a infettare il presidente. Hicks ha viaggiato sull’Air Force One con il presidente e il suo staff diverse volte, condividendo diverse occasioni pubbliche, e in certi casi è stata immortalata senza mascherina.

Di Hicks si è parlato molto anche per il presunto rapporto con Trump, più personale che professionale. Si dimentica, però, che è anche grazie a Hicks che Trump è arrivato alla Casa Bianca, perché è stata lei a coordinare la campagna elettorale. Portavoce del presidente dall’inizio della sua campagna elettorale, nel 2016, è diventata responsabile della comunicazione della Casa Bianca, e a marzo 2018 aveva lasciato per un posto a Fox News. Al fianco di Trump è tornata a febbraio, diventandone la fedelissima consigliera.